Odio, Amore e Anarchia in “Contre-courant” dei 22 Longs Riffs
Il terzo album dei francesi 22 Longs Riffs colpisce dritto al cuore
Per chi come me in questi giorni festeggia (si fa per dire) un anno senza concerti, si fa sempre più pressante l’esigenza di provare forti emozioni in ambito musicale. Poiché ci è negato trovarle nel sudore del rito collettivo di un live, ci attacchiamo al magico pulsante del play, grazie anche a quegli artisti che coraggiosamente in questo infausto periodo lanciano nuovi dischi non sapendo quando potranno presentarli su un palco.
In questa spasmodica ricerca di nuova linfa vitale per le orecchie e per l’anima, segno virtualmente sul calendario la data del 15 febbraio 2021, in cui è prevista l’uscita di «Contre-courant», terzo album dei 22 Longs Riffs. Della band, proveniente dalla meravigliosa Bretagna, ho già apprezzato e consumato i primi due lavori, «À bout portant» e «Balle populaire». E le mie alte aspettative saranno tutt’altro che deluse.
La copertina del disco, come il nome stesso del gruppo, allude alla potenza della musica utilizzata come arma. E difatti i 9 brani di quest’album puntano dritto al cuore e travolgono come una raffica di colpi, senza lasciare scampo.
Durante l’ascolto si è investiti da una serie di emozioni contrastanti, ma ugualmente potenti, coinvolgenti e dirette.
L’odio e la rabbia. Contro i padroni del mondo, il capitalismo, la violenza poliziesca, chi sfrutta gli altri esseri umani, chi inquina e distrugge il pianeta. Un odio feroce che giunge a ipotizzare soluzioni estreme, come in «Bang!», supportata dal video di forte impatto realizzato da Edza Films.
L’amore. Sì, questo disco è sì carico di odio ma anche di amore. Per la vita, per il pianeta, per i compagni e le compagne, per gli oppressi, per gli incarcerati, per se stessi, per gli ideali, per la libertà. Amore che sfocia in malinconica tenerezza nel piccolo, commovente gioiellino che è «L’étincelle»: la scintilla delle persone care che hanno lasciato questo mondo ma non smettono di accompagnarci con una silente ma costante presenza al nostro fianco. Amore che sfocia in solidarietà per chi rischia la vita per esistere dall’altra parte del mare («De l’autre côté») e per i lavoratori precari, sottopagati e sfruttati («En silence»).
La compresenza di odio e amore che caratterizza i testi si manifesta anche sul piano musicale. Chitarre aspre e taglienti si scontrano fino a fondersi con melodie dolci e orecchiabili, mettendo d’accordo gli amanti dell’hardcore con chi predilige delle sonorità meno aggressive e una vocalità sì graffiante, ma più cantata che urlata.
E’ difficile inserire «Contre-courant» dei 22 Longs Riffs in un sottogenere. E’ un disco semplicemente, profondamente punk, che del punk sintetizza i valori e l’essenza. Per citare la title track, «La bandiera nera è il mio emblema, l’uguaglianza la mia volontà».
Elvira Cuomo
Per approfondire:
Se ti sei perso il nostro articolo sul punk in Bretagna, leggilo qui.
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