Recensione: Sproloquio – Canzoni di basso profilo, per chi non ha voglia di ascoltare.
Nuovo solo album firmato Annoying Records
Sproloquio è un percorso di pensieri collegati fra loro da tematiche psico-socio-culturali, rappresentate con rabbia ed energia in un minuto e mezzo per traccia. “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si butta” è infatti uno statement rappresentativo della società di consumismo e capitalismo odierna, nella quale persone suoni e parole rimangono stagnanti e devalorizzate.
Questo è un incisivo release firmato dall’etichetta “Annoying Records”, che combina i lunghi e fantastici titoli delle tracce con canzoni dirette e determinanti. Musicalmente si avvicina al punk americano di metà anni ’80 e dovrebbe interessare specialmente gli appassionati dei primi Black Flag (“Nervous Breakdown” era) ed i Minor Threat. Un’altra referenza musicale da menzionare potrebbe essere la band giapponese Melt Banana, anche loro utilizzano un misto di canzoni corte e dirette con testi e titoli insoliti.
Gli amanti della band di Steve Albini Big Black e della loro cover dei Kraftwerk “the model”, troveranno inclusa in quest’album una cover piacevole di “Radioactivity”.
E’ interessante notare che questo è un progetto solista e, a mia opinione, un “concept album” nel quale la produzione e’ anche ben definita ed incisiva come le canzoni stesse. Molte delle trace creano un banchetto di minature punk contrastate da titoli che trasmettono un senso dell’umorismo alquanto dark.
Raccomando “ Sproloquio” a tutti quelli che cercano un nuovo ed intrigante punto di vista sul classico suono punk/hardcore.
Altri progetti includono:
Gufonero, Igioia, End of a season, Thee loyal wankers, u-mano u-dito (https://soundcloud.com/umanoudito)
Luisa Maraffino

