speedkobra days of madness review recensione radio punk

Recensione: SpeedKobra – Days of Madness

Gli Speed​Kobra tornano con un nuovo LP 

Days of Madness è anche la decima canzone del primo LP degli Speed​​Kobra. Un titolo che si riferisce al loro ultimo tour che fu, come possiamo immaginare, pura follia.

Formato a Berlino nel 2016, il gruppo riunisce membri di Hangover Generation, Suburban Uproar e Hierophant. Ed è costituito da Gaspare (voce), Sandro (chitarra solista), Mauro (basso), Fede (batteria), e Giacomo (chitarra ritmica). Dal 2016 al 2018 alla chitarra c’era Nick, scomparso nel 2018.

Harvester of Hate, Poison, Freedoom, Point of no return. Days of Madness esplora i temi dell’odio di sé, tra mutilazione e solitudine. Con il dolore come unico motore, la musica diventa antidoto.

La copertina dell’album – realizzata dal tatuatore Eduard Proskurin – mostra un giardino dei supplizi dove il condannato e il boia sono spesso la stessa persona: l’inferno sono gli altri o l’inferno sono io ?

Seguendo la linea delle loro precedenti produzioni, Days of Madness è il frutto di una logica 100% DIY e non deluderà le persone che seguono la band sin dai loro primi passi. Tuttavia l’LP guadagna in riff metallari: un pizzico di nitroglicerina nel loro altamente infiammabile Crust’n’roll/Punk Hardcore.

Il vinile di Days of Madness e la cassetta di uno split con i Moratory (Crust D-Beat di San Pietroburgo) sono disponibili sul bandcamp del gruppo, il loro primo EP Human Annihilation (split con Strönt di Compton, LA) è sold out.

Voto: 9/10

Recensione di Lou