40127, IntoTheBaobab, Guerra al Vecchio Son – report e foto
Foto gallery e report della serata al Vecchio Son di venerdì 27/9/19
A grande sorpresa, dopo la serata al Sottotetto di Bologna City Rockers, decidiamo di rimanere per vari motivi in Emilia, così già che ci siamo, come si può mancare al release party dei 40127, che si svolge in uno dei posti più belli di Bologna? E quindi, privi di indugi ci fiondiamo al Vecchio Son, associazione musicale culturale che ha diverse sale prove, studio di registrazione e ospita e organizza diversi concerti, come questo oggetto del report odierno, organizzato in collaborazione con Bologna Punx.
Dopo aver sistemato la distro e aver scambiato qualche chiacchiera con Steno, Marianna e vari amici ci dirigiamo subito in sala concerti, dove cominciano i Güerra. La band forlivese ha registrato proprio qui l’album di debutto, che vedrà tra i coproduttori anche noi di Radio Punk. Nella speranza che le stamperie di vinili siano il più veloci possibile, ci godiamo, come tutti il loro set, che dopo un inizio carico ma con poca gente a darsi da fare sotto-palco, termina con gli ultimi brani piuttosto partecipati. Il loro mix tra l’oi di stampo old school e punk rock melodico e mid tempo ormai è sempre più consolidato e niente, non vediamo l’ora di poter vedere, o meglio, ascoltare cosa hanno combinato in studio in questi ultimi mesi!
Tornando a fare un giro tra le distro, abbiamo il piacere di parlare con Depressione Proletaria, crew che diffonde goliardici e cazzutissimi slogan antifascisti e anticapitalisti su maglie, felpe e co. Ovviamente non possono mancare gli habituè delle serate in cui siamo presenti: ovviamente parliamo degli amici Ivan e Paolo di DisASStro,(ancora non hai cliccato sul link?! Emmuoviti!) che quest’oggi si presentano oltre che con le loro classiche autoproduzioni, anche con delle toppe ricamate glitterate. ‘Na sciccheria!
Tra cicole e ciacole [diy(aletto) or die] giunge l’ora degli IntoTheBaobab. Tempo fa ci è stato comunicato che siamo di fatto l’unica memoria scritta della band nell’internet, il che fa parecchio piacere. Una band che, come dicono in tantissimi, più la si ascolta, più la si vede in sede live e più piace. Lo scorso anno li abbiamo visti in ogni salsa. Eppure, nonostante la scaletta non sia particolarmente nuova, ogni canzone ti viene da ballarla, cantarla e sudarla come si deve. Là davanti lo sanno bene, infatti per tutto il concerto voleranno punk, urla, sedie, piatti e bicchieri. Se proprio devo dirne una, spero che lavorino al più presto a nuovo materiale, da menti come quelle dei nostri 3 baobabbi, possono venire solo nuovi capolavori.
Dopo questa partecipata esibizione, tocca ai 40127. I 4, oltre ad essere dei ragazzi giovani e di gran cuore, sono anche degli ottimi facchini! Idiozie a parte, i regaz sono dei gran musicisti e lo abbiamo anche confermato nella recensione del loro primo full-length, presentato proprio oggi. I 40127 cominciano con Linea 61, uno dei miei brani preferiti e subito si scatena l’arcano! La band è in forma strepitosa e va avanti senza fermarsi e prende un attimo fiato su Senza Te, feat. Max dei Diario Di Bordo, frontman di carisma e qualità. Sotto-palco intanto volano persone che si aggrappano ai tubi, cose da pazzi, mentre la band continua a smitragliarci il proprio mix tra street punk, rock n roll, blues e tante idee originali. Questi ragazzi hanno tanta grinta e passione e sanno tenere il palco come dei veterani, fanno una scaletta strepitosa e su Indietro, Non Si Torna, pathos a mille, così come su Proletario San Donato e sul finale della cover Johnny B. Goode, che raggiunge picchi inauditi. Tanta roba. Chapeau!
Finito il live si ride e si scherza e piano piano cominciamo ad avviarci verso casa. Vogliamo ringraziare, salutare e abbracciare le distro presenti, chiunque sia venuti a sostenerci, conoscerci e salutarci, Steno, Marianna, Grug e tutti coloro che danno vita al meraviglioso Vecchio Son, le band e infine tu che stai leggendo e magari ti stai chiedendo: “ma è successo veramente tutto questo venerdì scorso? Minchia quant’ero sbronz*!” eh sì, proprio tu sei il principale motivo per cui scriviamo, “sallo”!
Anche questa volta, come sabato scorso, eravamo in sobrietà. Quindi il report è quello che è. Never trust a sobrio. Ci vediamo in Scintilla a Modena sabato. Ciao!
Live report di Tom
Foto di Zoe – Radio Punk
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