top 5 intro di basso punk || top 5intro bass punk

Top 5 intro di basso punk

Le migliori intro di basso nel punk secondo Flamingo Records

Se ascolti punk è solo una questione di tempo, puoi starne certo, prima o poi ti verrà la malsana idea di mettere su una band. Gruppi fallimentari da una-prova-e-addio, gruppi miracolati che si sono ritrovati ad essere alfieri dell’underground o, più semplicemente, gruppi inutilmente orrendi. Il primo approccio con la chitarra è solitamente disastroso, quelle dita che non rispondono e tentano inutilmente e goffamente di disporsi sulla tastiera a comporre quello che dovrebbe essere un accordo, poi: rinuncia, depressione, fallimento.

All’improvviso l’illuminazione: persino tu, che di musica non ne capisci un cazzo, sai che Sid Vicious suonava malissimo eppure era in un gruppo famoso in tutto il mondo, ma cos’è che suonava? Ah, sì, il basso! Cazzo, come avevi fatto a non pensarci prima? Il basso suona una nota per volta, non è ingombrante come la batteria e non spacca il cazzo come un cantante! Così peschi uno che ha una batteria, merce assai rara, ma che ascolta solo i Doors e che pensa più a limonare (tu stai iniziando a suonare proprio per raggiungere il suo stato di limonatore capo) che a suonare, un chitarrista mezzo metallaro ma scarso, l’unica ragazza del tuo liceo con l’eyeliner ed i capelli colorati alla voce e si prenota la sala prove per tentare una disperata ed orrenda cover punk dell’unica canzone nel repertorio del chitarrista: Knockin’ on Heaven’s door.

Ma in fondo tutti da qualche parte devono aver cominciato e, anche se sembra incredibile, c’è chi sto dannato basso ha imparato ad usarlo ed ha composto canzoni indimenticabili, linee storiche ed intro da brividi, perciò ciancio alle bande, eccovi la top 5 (più qualche menzione di merito) delle più grandi intro di basso della storia del punk!

5) Green Day – Longview (Mike Dirnt)

Accordi aperti nei quali si incastrano linee di basso indimenticabili, questa non è certo la formula del successo mondiale e della longevità dei Green Day, ma di certo ne costituisce una bella fetta. Questa intro è forse una delle più celeberrime del bassista californiano e dal 1994, anno di uscita di Dookie, costituisce per i fan uno dei momenti più importanti di ogni esibizione live.

4) MDC – John Wayne was a Nazi ( Mike Offender / Franco Mares)

La premiata ditta di bassisti degli esordi, Mike Offender / Franco Mares, ha generato uno dei migliori pezzi punk di sempre, intro da far sanguinare il naso a chi cerca di riprodurlo fedelmente.

3) Rancid – Journey to the end of the east bay (Matt Freeman)

Il primo bassista del quale abbia (con scarso successo) tentato di ricalcare le linee di basso. Il tocco di Matt è unico e, non a caso, è considerato uno dei migliori bassisti punk di sempre, famoso sia per parti di basso impossibili, tipo il celeberrimo solo di Maxwel Murder, che per melodie indimenticabili come questa,

2) Descendents – Myage (Tony Lombardo)

Affascinato dalla storiella del mio amico Robi Incardone, secondo la quale il primo bassista dei Descendents avrebbe affinato il suo celeberrimo downstroke allenandosi a suonare con degli elastici al gomito, ho ripetuto questa canzone da solo a casa centinaia di volte, sempre con scarsi risultati. Ah, se non ami i Descendents non sei mio amico.
P.S. Bass lines tutte stupende, scelgo questa intro perché assolutamente iconica

1) RKL – Betrayed (Joe Raposo)

Il più grande bassista punk d’ogni tempo, a mio avviso, è sicuramente Joe Raposo, adesso nei Lagwagon Vulture wake ma autore di un paio di album con i mai troppo compianti Rich Kids on LSD. Questa è una delle sue intro migliori, tecnica senza rompere il cazzo con inutili virtuosismi, potente al punto giusto, all’urlo BE-TRAYED il pezzo ti fa scapocciare come se non ci fosse un domani. Solo amore per il piccolo Joe, uno che fa parlare lo strumento ma che ha molta meno fama di quello che meriterebbe, la causa? Probabilmente l’essere quasi sempre subentrato in formazioni già rodate e il non aver fondato una delle band storiche del punk gli è costato qualcosa in termini di fama, ma non gli toglie il merito dell’aver composto la miglior intro di basso punk di sempre.

Bonus

Un pezzo italiano, Frammenti – Scivolando via (suggerimento del Borga)

Ovviamente ho dato la precedenza a canzoni storiche del punk ma ci sono tante intro veramente belle che sono rimaste fuori, scrivici la tua classifica! Qua trovi i nostri contatti!