Intervista a Christian di Anfibio Records
Chiacchierata con Christian Bolzoni della storica etichetta Anfibio Records
Anfibio Records nasce nel 2001 all’interno del CSA Dordoni, storico spazio sociale di Cremona. Specializzata in oi!, street, hc, punk e ska ha organizzato concerti e prodotto negli anni band italiane come Ghetto 84, Klasse Kriminale, Mele Marce, Attaccabrighe, S-Contro, Azione Diretta, Tear Me Down, Bloody Riot, The Strike ma anche estere come Sham 69, Peter And The Test Tube Babies, Bootstroke, Last resort, Skarmento, Rpg-7. Solo per fare qualche nome. Che sia produttore unico o coproduttore insieme ad altre etichette, Christian è sempre stato sul pezzo nella scena DIY, dimostrando quanto siano importanti realtà come la sua per tenere viva la nostra controcultura.
Radio Punk: Ciao Christian, grazie di essere qui sulle nostre pagine. Ci racconti quand’è stato il tuo primo approccio con la cultura skinhead e punk? E cosa ti ha spinto poi a fondare Anfibio Records? È stato il tuo primo e unico progetto?
Christian: Ciao ragazzi grazie a voi per questa intervista, ho incominciato il mio percorso musicale fin da giovanissimo, avevo circa 13 anni quando ho incominciato ad ascoltare musica thrash metal, hc e punk, mentre l’approccio più culturale e stilistico skinheads lo avuto molto più tardi verso i primi anni 90. Era l’anno 2001 e in collaborazione con alcuni ragazzi del collettivo gestionale del c.s.a. Dordoni abbiamo deciso di fondare una distribuzione di dischi, fanzine, libri ecc all’interno dello stesso, ma poi in poco tempo sono rimasto da solo e ho deciso di proseguire perché pensavo che in quel periodo le etichette che si occupavano di questo genere musicale erano veramente poche a farlo in maniera abbastanza professionale da qui il nome Anfibio Records (inventato da mia moglie Emanuela) e il logo fatto apposta per noi da Zerocalcare. Per rispondere all’ultima domanda, infine, sì, come etichetta è il mio unico progetto.
Radio Punk: Il CSA Dordoni è stato un luogo cruciale per Cremona e per la scena italiana. Com’era la situazione quando hai iniziato nella scena della tua città? E adesso invece come è cambiata?
Christian: Sì, il Dordoni è stato per 20 anni un posto molto attivo per numerosi festival e concerti che oserei definire memorabili dove arrivavano molti kids da tutta Italia. Quando ho iniziato a Cremona c’era una bella scena metal e hc molto attiva, noi eravamo una decina di skinheads e punk anche noi molto attivi e ci riconoscevamo nell’allora s.h.a.r.p. sez. cremona, eravamo molto presenti sia politicamente che nella gestione del Dordoni. Oggi purtroppo tutto è finito non esiste più niente, neppure il Dordoni!
Radio Punk: Quando il tuo progetto è nato non è stato il tuo unico lavoro, infatti facevi un mestiere nobile e faticoso come il panettiere, raccontandoci di trasferte per portare la distro con orari allucinanti. Quali consigli daresti a chi vuole provare a mollare tutto e buttarsi nel campo delle autoproduzioni, vivendo/sopravvivendo con il “punk”?
Christian: Panettiere oi!… Sì, sono stati anni durissimi, praticamente gestivo entrambi con molta dedizione e dopo 14 ore in panetteria mi dedicavo a fare pacchi, rispondere alle e-mail ecc. Il fine settimana mi spostavo in giro per concerti a fare il banchetto e rientravo all’alba. In alcuni momenti avrei voluto mollare, ma l’amore e la passione per quello che facevo e faccio ancora oggi è troppo forte. Vivere con il punk non è sicuramente facile, ci vuole molta dedizione e voglia di fare insieme a un grande amore per quello che fai! Crederci sempre!
Radio Punk: Hai portato il tuo banchetto praticamente ovunque negli anni. Qual è stato il momento più alto della scena skin/punk italiana e qual è la città a cui sei più affezionato, oltre alla tua Cremona?
Christian: Sono andato quasi ovunque in Italia e alcune volte pure all’estero, penso che gli anni 90 fino ai primi anni 2000 siano stati i migliori anni in Italia per la scena skinheads dove la s.h.a.r.p. Tre Venezie trainava il carrozzone organizzando parecchi festival in Veneto. Senza dimenticare anche città quali Firenze, Torino, Genova, Roma, Savona, Rimini e molti altri. Ma oggi dobbiamo ringraziare i ragazzi della Bologna City Rockers che con il loro impegno ci hanno fatto vedere festival immensi con band super.
Radio Punk: Vista la tua esperienza nel mondo skinhead e conoscendo anche le origini di questa cultura, come è possibile che ancora oggi la percezione della “gente comune” sia che gli skinhead siano tutti di estrema destra? Sappiamo inoltre, che per te l’antifascismo è un valore importantissimo, difatti le tue produzioni hanno tutte una forte connotazione politica. Credi che in generale valori come antirazzismo, antifascismo e anticapitalismo debbano essere necessariamente presenti nell’oi! e nel punk (che sia nei testi o nella prassi quotidiana delle varie realtà)?
Christian: Oggi come ieri la gente “mangia” con la televisione e solo pochi ricercano un’informazione esatta e credibile, così si affidano ai giornali oppure alla TV dove la parola naziskin va bene per tutto e tutti. Io vivo per questi valori e di conseguenza i gruppi editati dalla mia etichetta si rivedono in essi, poi nei testi non ritengo che sia necessario ribadirli altrimenti si cadrebbe nella noia totale e nel banale. Penso poi che nel quotidiano ognuno porti avanti le proprie battaglie.
Radio Punk: Hai altri hobby o passioni oltre alla musica che coltivi nel tuo tempo libero? Ascolti altro oltre al punk/oi/ska/hc?
Christian: Attualmente, anche se non si direbbe (visto la mia pancia), amo molto camminare nella natura e fare parecchie escursioni, inoltre amo molto il vino e appena posso vado per cantine. Riguardo gli ascolti, diciamo che ascolto un po’ tutti i generi musicali in realtà.
Radio Punk: Tornando alla produzione dei dischi, come scegli le band da produrre, ovvero quando scatta la scintilla che ti fa dire “questi voglio farli uscire”? Che consigli daresti a una giovane band che ha appena iniziato?
Christian: In primis deve esserci un rapporto umano con il gruppo, difficilmente produrrei un gruppo senza conoscerlo. Sicuramente la parte musicale è importante ma deve esserci anche un impegno della band nel promuovere il disco facendo live ecc. Un consiglio che darei è di rimanere sempre umili, non avere subito pretese, sbattersi per la propria band, suonare il più possibile e alcune volte anche autoprodursi.
Radio Punk: Siamo in chiusura, ti facciamo un’ultima domanda. Il futuro oggi più che mai è davvero incerto. Tra ricambio generazionale che stenta a decollare, covid e repressione politica, sarà difficile risollevarsi. Come vedi il domani? Cosa dobbiamo fare per ripartire? Noi siamo carichi e nonostante tutto pensiamo che l’unica soluzione sia continuare a fare e non fermarsi mai!
Christian: Io non voglio essere troppo pessimista, effettivamente è vero, giovani ce ne sono pochi… Poi il covid ci sta provando tutti, privandoci di concerti, rapporti sociali ecc ma penso che quando passerà tutto ci sarà la voglia di incontrarsi, socializzare e bere una birra insieme per concerti e secondo me ci sarà un grande ritorno ai live con tanta voglia di divertirsi!
Grazie a radio punk per questa opportunità che mi avete dato, spero di rivedervi presto sotto a qualche palco!!!
I PREFERITI DI CHRISTIAN:
Abbiamo deciso di inserire i preferiti di ogni intervistato alla fine della chiacchierata. Allo scopo di conoscere qualcosa di nuovo e farsi un’idea sui gusti del nostro ospite che potrebbe stupirvi. Ci sarà spazio per album, film, libri e progetti intesi come ‘zine, programmi radio, progetti d’artigianato, collettivi, altre etichette e altro ancora. Questi i preferiti di Christian!
Album: Raw Power – Screams From The Gutter (su tutti) ma ce ne sarebbero molti altri!
Film: Te ne metto tre: “Apocalypse Now”, “Terra e libertà”, “Il cammino per Santiago (The Way)”
Libro: Qui ce ne sono davvero tanti….ma direi “Oltretorrente”, “Lumi di punk”, “Skinhead” di Riccardo Pedrini, ma anche qui ce ne sarebbero molti altri!
Progetto: Le fanzine cartacee, le amo tutte! Diciamo che ogni progetto d.i.y. che viene dal basso mi piace!
Reminder
Nel ringraziare anche una volta il grande Christian, vi ricordiamo che Radio Punk è un progetto autogestito. Puoi supportarci sia chiedendoci il catalogo distro, sia partecipando alla nostra call con un articolo, un disegno, una foto e altro ancora che riguardi il mondo del DIY. Stay tuned!


