Inarrestabili – Contro Il Vostro Niente – Recensione
Grazie ad anni di concerti ed incisioni, per gli addetti del settore, gli Inarrestabili ci vanno giù duro svelando le loro carte e pronti a dimostrare di che pasta sono fatti. Tra nastri fatti in casa e live da cantina tra amici, sono arrivati al punto di fare sul serio, confrontandosi con un mercato discografico sempre piu di spessore e di settore. “Contro Il Vostro Niente”, dimostra di avere una buona maturità compositiva, nonostante l’affinità, sempre presente, con i generi musicali che sono punto di riferimento dei nostri amici. Questo disco è esattamente la prova tangibile della veridicità della band, che li porta a confrontarsi con le mere realtà discografiche del circuito punk rock.
La struttura e i riff dei brani richiama spesso il punk di californiana memoria, ma nonostante questo cominciano a far eccellere arrangi di personalità che ascoltati nei dischi precedenti hanno dato il la al vero sound della band.
Sound forse non proprio originale, ma pur sempre impetuoso e voglioso di comunicare un qualcosa di nuovo in un ambiente macchinoso e il più delle volte guasto. Il punk è morto? Non lo so, rimane il fatto che anche loro sono entrati di diritto nella cerchia di chi ha cercato in qualche modo di rianimarlo, dando vita ad un qualcosa che potremmo definire sardo-losangeliano, per le tante somiglianze con quello sfornato quotidianamente da casa Fat Wreck. Da quel che se ne dica anche nella terra dei 4 mori si può suonare del buon punk rock e in modo egregio, aggiungerei.
Gli Inarrestabili sono una vera band, parlano della vita e dei disagi che derivano dalla vita condotta in un certo modo, portando avanti degli ideali.
Senza peli sulla lingua ma senza mai essere scontati e banali, toccano con efficacia temi quali l’emarginazione, i diritti umani, la libertà di parola ed espressione, quello che emerge poi dalle liriche dei loro testi. Forse è proprio qui la sintesi del pensiero della band: lottare e continuare a farlo, contro anni di pregiudizi e mille ostacoli, senza mai mollare un centimetro, lottando appunto “Contro Il Vostro Niente” e poco importa se in questo disco le proposte non sono tra le più originali, l’importante è essere onesti con se stessi, è con quello che si fa il punk, pura passione.
Recensione di Paolo Antidormi
Traduzione di E.C.