Intervista ai Tacita
Chiacchierata con la rock gang romana Tacita che ha da poco pubblicato il nuovo album “Tacismo”
In sordina e con quello che abbiamo considerato come uno dei migliori album del 2021, sono tornati alla carica i Tacita, band romana che ha all’attivo diversi lavori e che ha pubblicato in maniera completamente DIY “Tacismo”, per ora in formato digitale!
Radio Punk: Ciao ragazzi e benvenuti nella nostra ‘zine! Raccontateci un po’ di voi, la vostra storia, come avete iniziato e in che contesto vi siete formati come band.
Tacita: Salute a voi, innanzitutto volevamo ringraziarvi per questa opportunità che in 6 anni di attività non ci aveva mai dato nessuno. Senza polemiche, ma con la voglia di far conoscere più a fondo, al pubblico, quali sono tanti dei nostri punti di vista sull’universo, che magari solo tramite canzoni, non riescono totalmente ad uscire fuori. Dopo questo piccolo preambolo, possiamo raccontarvi che il progetto Tacita è nato per una gran voglia di rimettersi in gioco musicalmente, da parte dei primi componenti della band: Lele Duap, Maurello dei colonna, Nicola e Gargiulo. Una sera in un concerto all’Intifada, bevendo una birra ci siamo detti, perché no! Sicuramente ci potremo divertire. Da lì è nata quest’avventura che dura fino ad oggi, e che non ha mai avuto particolari pretese o ambizioni. Siamo solo dei vecchi skinhead del cazzo che si divertono a suonare insieme, e a portare avanti i propri valori ed il proprio vessillo, perché su una cosa possiamo essere sicuri, che la parola di un solo membro del gruppo è sempre stata, è e sarà condivisa da ognuno di noi. È difficile, di questi tempi, trovare persone con le quali centrare un punto d’incontro ideologico totale, ma come per magia nel nostro gruppo succede esattamente questo, forse è la cosa della quale andiamo più fieri.
Radio Punk: Parlateci un po’ del nuovo album, ha una carica addosso incredibile, quando nasce e cresce “Tacismo”?
Tacita: Tacismo nasce alla fine della registrazione del nostro secondo album. Nel gruppo ci sono stati dei cambiamenti, con l’uscita di Andrea Brancatelli come chitarrista e con una conseguente modifica del sound. Questo non vuol dire che siamo diventati un altro gruppo, musicalmente parlando, ma di sicuro il lavoro su Tacismo è nato con una voglia assurda di tornare ad un tiro un po’ più punk. Il nome dell’album invece, vi possiamo dire che è nato due giorni prima del lancio del disco! Doveva chiamarsi “come sotto così sopra” , ma guardando bene la copertina (il fantastico disegno del nostro chitarrista Giacomo Pompei) , che rappresenta un Tao il nome Tacismo è venuto da se. Perché malgrado qualcuno avesse potuto pensare, che Tacismo fosse il nome di una nuova terza via ideologica, purtroppo rimarrà deluso perché è solo la trasmutazione di Taoismo (che tra l’altro come dottrina filosofica ci piace molto).
Radio Punk: Cosa pensate che abbia questo nuovo lavoro rispetto agli altri?
Tacita: Come vi dicevamo prima, siamo tornati un po’ alle origini, o almeno abbiamo provato a migliorarle, perché forse mancavano di un po’ di amalgama ed esperienza. Ormai sono 6 anni che suoniamo insieme, è come se ognuno di noi sapesse già cosa vuole l’altro, poi sinceramente senza falsa modestia nel nostro gruppo c’è gente davvero molto brava nel suonare. Discorso che esclude il cantante, che non è questo drago nelle armonizzazioni e nell’intonazione, ma come diceva Lindo Ferretti in certa musica l’importante è l’anima e non la bravura . Riteniamo comunque che Tacismo sia l’album più ben fatto tra tutti i nostri lavori, poi speriamo di avere conferme di questo da parte del pubblico.
Radio Punk: Quanto contano l’aspetto DIY e quello politico, ovviamente non inteso come partitico, ma come insieme di valori antifascisti, anticapitalisti, antirazzisti, antisessisti,…insomma, ci siamo capiti ahah!
Tacita: Questo è un argomento che sarebbe meglio poter affrontare in discussioni più alte, più profonde, con contraddittori e voglia di crescita culturale reciproca. Cercando di farvi capire a grandi linee il nostro pensiero, possiamo dirvi che nonostante abbiamo tutti un’estrazione culturale e sociale anarchica e comunista, ci siamo un po’ rotti il cazzo di dover manifestare la nostra cultura ed appartenenza politica, che è fatta da ideali, contenuti, valori, comportamenti ecc., con il prefisso anti!
Noi siamo!
Quindi non abbiamo bisogno di andare contro nulla per affermarlo. Preferiamo esprimere i nostri pensieri perché il mondo possa ascoltare la nostra voce.
Per come la vediamo noi, andare contro, di qualsiasi cosa si tratti, metterà in risalto quella cosa e non la tua proposta alternativa al problema. Se vuoi mandarmi nella giusta direzione, indicami la via corretta, non limitarti a dire quale strada non devo prendere.
Per quanto riguarda il fai da te come produzione, possiamo dirvi che, quella di mettere gratis il nostro lavoro su internet è stata una scelta fortemente voluta. Nelle nostre esperienze precedenti, siamo sempre stati aiutati da qualcuno per far uscire il disco, stamparlo e distribuirlo, poi abbiamo capito che era più un “favore” dato dall’amicizia che ci legava. Appurato ciò, abbiamo ritenuto giusto camminare con le nostre gambe, senza gravare su nessuno. Comprendiamo anche che in un momento generale come quello odierno, è difficile gestire i rapporti umani e le incomprensioni si possono protrarre per anni, quindi vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare chi comunque, ci ha aiutato con i nostri precedenti lavori, cioè Roberto di Hellnation.
Radio Punk: Avete pensato di fare uscire in formato fisico questo album e se sì, in vinile o CD? Oppure vi siete lanciati carichissimi e avete detto vediamo che salta fuori? Avete pensato ad autoprodurlo in formato fisico o coprodurlo o preferite uscire per un’unica etichetta?
Tacita: A noi piacerebbe stampare il disco… a quale artista non piacerebbe vedere registrato su un solco il proprio lavoro? Purtroppo abbiamo provato a chiedere i tempi per la stampa e sono davvero lunghissimi, inoltre le nostre casse, senza concerti, senza vendita del merchandise sono completamente vuote, nessuno si è fatto vivo per produrre il disco, quindi…
Radio Punk: Chi c’è dietro “Tacismo”, che addetti ai lavori ci sono? Tipo chi ha curato registrazioni, mix, master, artwork?
Tacita: Il disco è stato registrato mixato e masterizzato nello studio “kutso noise home”. Per le chitarre e basso siamo stati seguiti dal piccolo ed indifeso Cinghio. Batteria, voci, cori, mix e master dal grandioso Matteo Gabbianelli. Ai cori ed ai featuring siamo stati accompagnati da amici come Pony, Giallo e Picchio. Abbiamo passato delle belle giornate in studio, ed il lavoro che ne è uscito ci soddisfa pienamente. Per quanto riguarda la parte grafica, visto che Giacomo (chitarrista) non ha mai un cazzo da fare, l’abbiamo fatto lavorare un po’ e commissionato la copertina, perciò artwork made in Tacita.
Radio Punk: Spesso c’è una correlazione tra oi/street punk/skinheads e il panorama ultras. Voi seguite qualche squadra? Diciamo che venendo da Roma e con quel giallorosso in copertina lasciate poco spazio all’immaginazione! Che ne pensate dell’attuale movimento ultras e che cosa ne pensate invece dello sport popolare?
Tacita: Secondo noi ci vuole molta più attenzione nel parlare di Ultras. Nessuno di noi si può definire Ultras, non avrebbe senso e non sarebbe rispettoso. È come, se quello che vedi una volta l’anno al concerto, con i pantaloni arrotolati e la cinta con le bretelle, si definisse Skinhead…gli rideremmo in faccia.
Noi seguiamo le partite si, siamo tifosi, ma lo stadio non lo vediamo da tanto tempo. Essere Ultras vuol dire, vivere per la tua squadra, vivere con la tua gente, vivere avendo come ideale quello del tuo gruppo! Noi siamo Skinhead, chi più chi meno, chi ancora o chi sempre… siamo questo!
Oltre ad essere Skinhead poi siamo 4 Romanisti e 1 Napoletano (Raoul il batterista).
Parlando dello sport popolare, è scontato dire che sia una forma magnifica, di trasmettere ideali ed educare la gente ai valori dello sport e del tifo.
Per il giallorosso in copertina poi che dovemo fa? Semo Romani… è Romano pure il batterista Napoletano, siamo fratelli. Questi sono i nostri valori.
Radio Punk: E adesso che farete, che c’è nel futuro dei Tacita? Porterete in lungo e in largo questo disco? Avete pensato a suonare anche all’estero?
Tacita: Prima dell’estate proveremo a fare 3/4 concerti. Da Luglio Andrea il cantante, si trasferirà e suonare con continuità sarà impossibile. La voglia di stare insieme e divertirci non ci manca, sicuramente 2/3 date l’anno con cachet fotonici, proveremo ad organizzarle😂.
Appena prima della pandemia, stavamo organizzando con i Lenders un tour tra Svizzera e Francia, dopo tutto questo tempo sono cambiate tante cose, vedremo cosa succederà.
Radio Punk: Da gruppo che ha all’attivo diverse uscite ed è formata da persone esperte, che consigli dareste a una giovane band agli inizi?
Tacita: Fate Punk! Fatelo intelligentemente, sugli anfibi e la birra è già stato detto tutto. C’è la guerra, il clima, le divisioni sociali che hanno bisogno di richiamare l’attenzione! Il punk, la musica in generale, serve anche a questo, ad attirare l’attenzione su temi sociali, ingiustizie, stati d’animo e necessità! È un modo per dire la nostra e provare a farci ascoltare, perché se gliela lasciamo dire solo ai giornali ed alla stampa, siamo inculati! Poi, più bravi sarete musicalmente e più verrete ascoltati, forse però, in quel caso smettereste di dire cose interessanti 😂
Radio Punk: Siamo ai saluti! Grazie della chiacchierata e speriamo di vederci presto sotto-palco! Chiudiamo in bellezza, ma da dove salta Cucujanji Ska?! Ma chiudendo con una domanda più spinosa, tutto il disco è bellissimo, ma dovendo sceglierne una, sceglierei “Sottobanda” dedicata a Sigaro. Voi ne avete una preferita?
Tacita: Credo che con Sottobanda ogni singolo componente della band, almeno una volta, abbia avuto i brividi o l’occhio lucido nel suonarla o nel riascoltarla. Chiaramente è la più toccante!Degli altri pezzi che vogliamo dire? Sò uno mejo dell’altro! Ragà seriamente è un albumone, se non lo avete ancora ascoltato, fatelo!
Cos’è il Cucujanji, bisognerebbe chiederlo a José Altafini! è tutto e niente, è quella cosa che ti fa vincere, che ti da la forza, che ti fa arrivare a fine partita… come questo pezzo ska nel nostro album, ci doveva stare, ci ha fatto arrivare a fine partita…
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