diyno mixtape gennaio 2024

Diyno Mixtape: Le uscite di gennaio 2024 – i nostri consigli

Le uscite di gennaio 2024 che vi consigliamo nella nostra rubrica mensile Diyno Mixtape

Perché Diyno Mixtape? Diyno è un gioco di parole tra dinosauro (la nostra mascotte è un tirannosauro color magenta) e DIY – do it yourself – dato che questa è la nostra etica, la nostra bussola, il nostro metodo e spirito guida, il nostro mondo. Mixtape è per dare l’idea di un collage, di un insieme variegato di contenuti inerenti non solo a musica, ma anche eventualmente a fanzine, libri, film, progetti vari. Ecco quindi che in questo Diyno Mixtape di gennaio 2024 la nostra redazione rappresentata dal nostro dinosauro andrà a mischiare o mixare un po’ di cosucce tratte dal mondo punk e diy! Oltre a ciò che consideriamo letteralmente imperdibile, in fondo troverete una sezione chiamata “da tenere d’occhio anche…” dove inseriremo altre chicche che ci teniamo a menzionare. Qui troverete ad esempio album che ci sono piaciuti, ma leggermente meno di quelli descritti sopra, ma che comunque vi consigliamo perché potrebbero appassionarvi. Potrete trovare anche demo, video, altri progetti particolari, ristampe, contenuti che non abbiamo avuto tempo di approfondire perché scoperti magari tardi o pubblicati a fine mese e altro ancora.

NB: L’elenco è in ordine alfabetico per band/autore e non è una classifica.
Siate curiosx e se avete consigli o pareri da darci sulle uscite di gennaio, scriveteci pure sui nostri social o via mail!

Se vi interessa la copia fisica di questi album scriveteci pure a info@radiopunk.it dato che alcuni sono presenti in catalogo, altri potrebbero essere disponibili su ordinazione.


Encierro – Doomsday Still Bleeds (Red Bad Habits, So dense were the flies, Subsistencia distro, Encierro crew | LP 12″)

Un album con questo mood glaciale, apocalittico e devastante è perfetto come colonna sonora di questo freddo gennaio. Anche se poi fa piuttosto specie ragionare che a Melbourne in Australia, città di provenienza della band, è praticamente estate. Ma torniamo a noi, la band ci delizia con uno splendido album crust punk tendente moltissimo all’hardcore e con questi riff dalla giusta dose di melodia che fanno subito pensare ai Tragedy. 7 tracce per un totale di 25 minuti circa. Le tematiche, in perfetta sintonia con l’artwork parlano di antifascismo, antirazzismo, anticapitalismo, fine dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dell’uomo sugli animali e dell’uomo sulla Natura, ma dando spazio anche alla speranza come nel finale di “Doomsday”:

Stand strong
We’ll end this fight
We’ll win this fight (A) (E)

Album così danno grande forza per esistere e resistere!


Escuela Grind – DDEEAATTHHMMEETTAALL ( MNRK Records | EP)

Ancora una volta ci spostiamo ai confini del suono punk, forse stiamo bellamente sconfinando nel metal… ma poco importa, l’attitudine degli Escuela Grind ci piace e pure il suono.
Non c’è molto da dire su questo nuovo lavoro del gruppo di Pittsfield… Una valanga di suono travolgente, dall’inizio alla fine non lascia un attimo di tregua.
Impossibile mantenere i battiti cardiaci bassi mentre queste quattro tracce caricano a molla l’ascoltatore.


Fabled Mind – Project Paradise (Lockjaw Records, Thousand Islands Records, Nasty Cut Records | LP 12”)

In formato fisico era uscito nell’agosto 2023, in digitale era stato anticipato da alcuni singoli, e ora è finalmente svelato per intero. “Project Paradise”, concept album della band danese Fabled Mind, è un’opera originale e ambiziosa. Attraverso 13 brani si snocciola un racconto fantascientifico ambientato in un futuro distopico non così lontano. L’intelligenza artificiale ha preso il sopravvento e promette un’esistenza felice e spensierata, ma in realtà il prezzo da pagare è troppo alto e il protagonista intraprende una missione allo scopo di liberare se stesso e il resto dell’umanità dalla dittatura delle macchine. Il racconto dà il via a tutta una serie di riflessioni filosofiche e psicologiche su temi come la felicità, la libertà, la solitudine, in testi ricchi di riferimenti soprattutto alla mitologia greca. Dal punto di vista musicale, i brani apparentemente si susseguono senza soluzione di continuità, ma ciascuno ha le sue caratteristiche distintive che arricchiscono un punk rock veloce e orecchiabile stile anni ’90 in un percorso emozionale che accompagna la narrazione. Notevoli anche le grafiche della copertina dell’album e di quelle dei vari singoli. “Project Paradise” è un disco affascinante e ipnotico, da ascoltare in cuffia, comodamente in poltrona, per coglierne appieno tutti i dettagli e le sfumature.


Komando Skizzo – Ritmos Suicidas

La città di Madrid è assai prolifica di band e dischi interessanti, soprattutto nel campo dell’oi!. Questo è indice di una scena molto vivace, e nel caso del disco di cui andiamo a parlarvi, anche di un movimentato ricambio generazionale. Si tratta infatti del full-length di debutto di una band composta da ragazzi giovanissimi ma che sanno già il fatto loro. Per ora disponibile solo in digitale, ma presto in arrivo anche in formato fisico, questo album contiene 11 tracce potentissime che colpiscono fin dal primo ascolto. C’è tutta la rabbia, l’energia e la “rebeldía” che possiamo aspettarci da una giovane band, ma anche una performance musicale di tutto rispetto che non ha niente da invidiare a musicisti con maggiore esperienza. Gli assoli, veloci e potenti, sono un pugno nello stomaco, così come i testi, diretti e feroci. E poi arriva quello che non ti aspetti in un disco oi!, in “No volverán”, l’ultimo dei singoli usciti ad anticipare l’album: un sax, che spiazza e affascina al tempo stesso. Tenete d’occhio questa band, perché promette benissimo, a giudicare dall’esordio pazzesco, o, come si direbbe a Madrid, “brutal!”.


The Pist – Is Risen (Ryvvolte Records, Havoc Records, Profane Existence, Dismantled Records | LP 12″, Cassetta)

“P.I.S.T. Protect Include Support and Teach
P.I.S.T. Punk Isn’t Some Trend
P.I.S.T. People Instinctively Seek Truth
P.I.S.T. Powerful Ideas Should Transcend”

Dal 1996 non uscivano nuove canzoni di questa band di riferimento per l’hardcore politicizzato. La formazione del Connecticut prima di questo nuovo “Is Risen” aveva pubblicato svariati lavori tra full-length, demo ed EP e in questo 2024 torna in pompa magna con ben 19 canzoni che vedono la collaborazione di alcune tra le più importanti etichette dedite a spargere il verbo dell’hardcore più impegnato. Giusto per inquadrare meglio la band stiamo parlando di componenti che hanno suonato in band del calibro di Mankind? e Aus-Rotten e di altri gruppi della scena del nord-est statunitense. Insomma, un disco realizzato da persone che non sono di certo le ultime arrivate. Tuttavia quando una band torna dopo così tanto tempo è lecito avere dei dubbi. Come sarà andata? Beh, i Pist spazzano via ogni timore con 34 minuti di canzoni-inno a cavallo tra l’hardcore anni ’80, l’anarcho-punk e qualche eco oi! che fa subito pensare agli scozzesi Oi Polloi. Testi semplici e diretti contro ogni tipo di dominio, contro il capitalismo, contro la sbirraglia che vi faranno urlare sotto palco grazie ad una grinta e un sound d’altri tempi. Bentornati Pist, con un capolavoro del genere, vi aspettiamo presto dal vivo, magari anche in Italia!


Potere Negativo – Benvenuto all’Inferno (Trująca Fala, Nunchakupunk, Global Help Records, Distro-y Records, Death Trap Records, Little Jan’s Hammer Records | LP 12″)

La band a cavallo tra Sondrio/Milano realizza 9 tracce in vinile 12″ single-sided con lato B serigrafato ed esce per una cordata di etichette straniere. Hardcore punk vecchia scuola anni ’80 sparato a raffica, con tanto di artwork di Clara Catania e testi che rimandano immediatamente a Impact, Wretched e tornando invece a tempi più moderni, ai nostrani Golpe. L’album è stato registrato, mixato e masterizzato tra il 2020 e il 2021 e indubbiamente l’unica cosa che ci dispiace di questo disco, è non averlo co-prodotto ma ahimè non ne sapevamo nulla e rimedieremo distribuendolo e spargendo il verbo in lungo e in largo. Che altro dire, l’anno 2024 per quel che concerne il punk hardcore caotico / raw punk parte insomma alla grande, con i Potere Negativo che ci fanno gridare al miracolo e che a questo punto non vediamo l’ora di vedere dal vivo!


Tesson – S/T (Primator Crew | 7″)

Breve, incisivo, rapido e aggressivo. Queste sono le parole che descrivono al meglio questo EP di 4 tracce della band oi! di Bruxelles, una cannonata di pochi minuti ma che rimangono impresse. Questo grazie ad un’ottima linea vocale, riff e suoni di basso e chitarra che si fondono perfettamente tra melodia e potenza e una batteria che tiene il colpo scandendo il ritmo e dando forza ai brani. Il cantato, ruvido e di grande impatto, è perfetto per il sound generale dell’EP. I Tesson, cantano tre canzoni in francese e una in inglese, parlando di vita stradaiola e tematiche working class. Davvero un bell’EP che grazie ad un sound oi! che strizza l’occhio al bovver rock, può piacere ad un pubblico più variegato. Ben fatto Tesson e complimenti alla Primator Crew, etichetta sempre sul pezzo per quel che riguarda questo filone!


Wind In His Hair – Future Primitives (Alerta Antifascista Records | LP 12″)

Il gruppo Wind In His Hair sforna un primo disco di gran qualità, crust ben fatto con forti influenze black metal (ricordano in qualche modo i Fall Of Efrafa, anche nelle tematiche). Un pezzo dopo l’altro la musica racconta del declino della civiltà industriale e la rivincita della natura. L’artwork della copertina è molto evocativo e segue la tematica generale

I più attenti si accorgeranno che questo disco è in realtà già uscito nel 2023, a Gennaio 2024 però sono state stampate le copie fisiche, disponibili in quattro varianti: splatter bianco e nero (variante atomica), bianco, nero e riciclato. Tutti gli inserti sono di ottima qualità!


Da tenere d’occhio anche…

Ataque Zerø – Ciudades (Static Shock Records | EP 12″). Secondo EP per la band a cavallo tra Venezuela, Colombia e Francia che già dall’artwork ci rispedisce indietro nel punk degli 80’s. La carica dell’hardcore, la melodia e il piglio del rock n roll e l’attitudine punk rendono queste 5 tracce un gran bel gioiellino!

Bitter – Desde las Cenizas: La band skatepunk cilena torna dopo ben 20 anni di assenza o meglio, come dice il titolo dell’album, risorge dalle ceneri. Testi in spagnolo per la maggior parte introspettivi, e un emozionante canto di speranza per l’America Latina nel brano “Nunca Más”.

Eevie Echoes and the Locations – The Cons of being a Wallflower (Ska Punk International | LP 12″): Queercore a ritmo di ska-punk senza sezione fiati per questo interessante album di debutto. Testi autobiografici sul tema della transizione di genere nella speranza, afferma Eevie, che per chi ascolta possano essere quello che “Ordinary Life” dei We are the Union o “Transgender Dysphoria Blues” degli Against Me sono stati per lei.

Enemic Interior – III (Mendeku Diskak): Punk hardcore catalano con richiami post-punk. Artwork essenziale e di impatto, proprio come le 5 tracce. Bomba!

In Your Face Fanzine #10: arriva al decimo numero la fanzine hardcore scritta a più mani in lingua italiana. Come sempre troverete recensioni, interviste, retrospettive e report. Da avere e possibilmente recuperatevi tutte le copie, nel caso scriveteci!

Pempti Kasta (Πέμπτη Κάστα) – No Ceasefire (DIY | LP 12″, CD). La band di Salonicco propone 8 tracce di cui la metà cantate in greco e l’altra in inglese con tematiche working class, contro il razzismo e il capitale. Musicalmente ci propongono un punk stradaiolo mischiato all’oi!, all’hardcore e a richiami più melodici che ricordano molto la storica band greca Omixlh (Ο​μ​ί​χ​λ​η).

Up Zine #5: se cerchi una rivista che non sia prevedibile, ma che possa tenerti compagnia pagina su pagina con contenuti diversi e inerenti all’arte e alla musica, specie underground, sei nel posto giusto. Potete ordinarla scrivendoci ma occhio… Crea dipendenza!

Violin – S/T (Iron Lung Records | 7″): A distanza di un paio d’anni la one man band londinese torna a vomitare tutto il proprio odio e disprezzo verso questo mondo con un disco hardcore punk veloce, tagliente e piacevolmente rumoroso. 4 canzoni, meno di 6 minuti di grande impatto!


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