Maximum RocknRoll annuncia la fine delle pubblicazioni cartacee
Chiunque sia cresciuto ascoltando punk, hardcore e abbia a cuore questa controcultura e l’etica di autoproduzione/autogestione, conosce o almeno ha sentito parlare di Maximum RocknRoll. Purtroppo, ci giunge la triste notizia della fine delle pubblicazioni cartacee della fanzine, tramite comunicato interamente tradotto qui sotto. Non temete però punx di tutto il mondo, continueranno le pubblicazioni online e non è assolutamente finita qui la storia di questa leggendaria realtà. Non ci resta altro che ringraziare e augurare lunga vita a Maximum Rocknroll!
Comunicato tradotto:
“Con grande rammarico annunciamo la fine di Maximum Rocknroll come fanzine mensile cartacea. Ci saranno altri tre numeri della fanzine nel suo formato attuale; dopodiché inizieremo a pubblicare online le recensioni dei dischi oltre alla nostra trasmissione radio settimanale. I lettori troveranno ulteriori contenuti online, aggiornamenti sul progetto di archivio avviato nel 2016, e altri progetti MRR non ancora annunciati, così come nuovi modi per coinvolgere i punk di tutto il mondo. Domenica 20 gennaio, alle 14:00, ci sarà un incontro pubblico presso la sede di MRR per discutere del futuro – scrivete a mrr@maximumrocknroll.com per maggiori dettagli.
Maximum Rocknroll iniziò come programma radiofonico nel 1977. Per i fondatori di Maximum Rocknroll, l’impulso trainante dietro il programma radiofonico era semplice: un amore senza compromessi per il punk rock. Nel 1982, spinti dalle scene DIY punk e hardcore in tutto il mondo, i fondatori dello show – Tim Yohannan e compagni – lanciano Maximum Rocknroll come fanzine cartacea. Quel primo numero ha tracciato una linea di demarcazione tra i cosiddetti punk che imitavano i peggiori attributi della società – l'”apolitico, antistorico e anti-intellettuale”, l’ignorante, razzista e violento – e la dedizione di MRR per promuovere una vera alternativa alla stagnazione del mainstream. Tale dedizione includeva ideali anticorporativi, una politica di sinistra, e l’incessante entusiasmo per gruppi e scene DIY punk e hardcore di ogni continente abitato del mondo. Nel corso dei decenni successivi, quello che è iniziato come un lavoro fai-da-te per passione tra una manciata di amici e compagni di viaggio si è esteso fino a includere letteralmente migliaia di volontari e centinaia di migliaia di lettori. Oggi, quarantadue anni dopo quel primo programma radiofonico, ci sono stati ben oltre 1600 episodi di MRR radio e 400 numeri di Maximum Rocknroll fanzine – oltre ad alcuni spazi espositivi, negozi di dischi e distro iniziati lungo la strada – che hanno catturato l’atmosfera e il suono del punk rock internazionale DIY: selvaggio, vivace, irriverente e antagonista.
Inutile dire che il paesaggio del punk underground è mutato nel corso degli anni, così come il mondo della stampa. Anche molti dei nomi e dei volti di Maximum Rocknroll sono cambiati. Eppure, ad ogni cambiamento, MRR ha continuato a ricordare ai lettori che il punk rock non è una sola persona, una sola band o anche una sola fanzine. E’ un’idea, un’etica, un vaffanculo allo status quo, la convinzione che sia possibile realizzare un diverso tipo di mondo e un diverso tipo di suono.
Questi cambiamenti non significano che Maximum Rocknroll stia per finire. Siamo ancora il posto a cui rivolgersi se vi interessano le girl band svedesi, il thrash brasiliano, le pubblicazioni anarchiche italiane o gli adolescenti filippini che fanno pogo punk antistatale, se siete interessati ai media fatti dai punk per i punk, se credete ancora nel potere e nel potenziale della cultura underground autoprodotta. Sicuramente lo facciamo ancora, e attendiamo con ansia le sorprese, le sfide e le gioie che questo prossimo capitolo porterà. Lunga vita a Maximum Rocknroll.”
Qui sotto il comunicato originale:
“It is with heavy hearts that we are announcing the end of Maximum Rocknroll as a monthly print fanzine. There will be three more issues of the fanzine in its current format; later in 2019 we will begin publishing record reviews online alongside our weekly radio show. Readers can look forward to more online content, updates regarding the archive project initiated in 2016, and other yet-to-be-announced MRR projects, as well as new ways for punks around the world to get involved. We will be having a public meeting at 2:00pm on Sunday, January 20 at the MRR compound to discuss the future — please write mrr@maximumrocknroll.com for details.
Maximum Rocknroll began as a radio show in 1977. For the founders of Maximum Rocknroll, the driving impulse behind the radio show was simple: an unabashed, uncompromising love of punk rock. In 1982, buoyed by burgeoning DIY punk and hardcore scenes all over the world, the founders of the show — Tim Yohannan & the gang — launched Maximum Rocknroll as a print fanzine. That first issue drew a line in the sand between the so-called punks who mimicked society’s worst attributes — the “apolitical, anti-historical, and anti-intellectual,” the ignorant, racist, and violent — and MRR’s principled dedication to promoting a true alternative to the doldrums of the mainstream. That dedication included anti-corporate ideals, avowedly leftist politics, and relentless enthusiasm for DIY punk and hardcore bands and scenes from every inhabited continent of the globe. Over the next several decades, what started as a do-it-yourself labor of love among a handful of friends and fellow travelers has extended to include literally thousands of volunteers and hundreds of thousands of readers. Today, forty-two years after that first radio show, there have been well over 1600 episodes of MRR radio and 400 issues of Maximum Rocknroll fanzine — not to mention some show spaces, record stores, and distros started along the way — all capturing the mood and sound of international DIY punk rock: wild, ebullient, irreverent, and oppositional.
Needless to say, the landscape of the punk underground has shifted over the years, as has the world of print media. Many of the names and faces behind Maximum Rocknroll have changed too. Yet with every such shift, MRR has continued to remind readers that punk rock isn’t any one person, one band, or even one fanzine. It is an idea, an ethos, a fuck you to the status quo, a belief that a different kind of world and a different kind of sound is ours for the making.
These changes do not mean that Maximum Rocknroll is coming to an end. We are still the place to turn if you care about Swedish girl bands or Brazilian thrash or Italian anarchist publications or Filipino teenagers making anti-state pogo punk, if you are interested in media made by punks for punks, if you still believe in the power and potential of autonomously produced and underground culture. We certainly still do, and look forward to the surprises, challenges, and joys that this next chapter will bring. Long live Maximum Rocknroll.”

