Dead Kennedys live a Pinarella di Cervia

Calda serata autunnale a Pinarella di Cervia per il live dei Dead Kennedys, mostri sacri del punk californiano, che ritornano in Italia dopo alcuni anni di assenza.
Aprono la serata i Petrol Girls, giovane gruppo di post hard-core formatosi a Londra nel 2013, potenza allo stato puro; scaldano subito la serata con il locale che va riempiendosi; la cantante ha un’energia ed una voce sorprendente che magnetizza il pubblico, parlantina sciolta tra un brano e l’altro. Complimenti, un sound che dal vivo rende tantissimo strappando applausi meritatissimi alla fine dello show.
Sul palco si accende il simbolo dei Dead Kennedys. le poche creste presenti si avvicinano per scatenare il pogo per l’attesissimo live in cui aleggia sempre il fantasma di Jello Biafra ex cantante e fondatore del gruppo da cui ne è uscito dopo la diatriba sulla casa discografica.
Accogliamo allora i californiani Dead Kennedys con entusiasmo e con la gente pressata sotto il palco, partono i primi pezzi e Ron Greer (ex cantante dei Wynona Riders) fa svanire il fantasma di Jello Biafra e si dimostra al di sopra di ogni aspettativa, bravo coinvolgente ed ironico tra un pezzo e l’altro, senza mai scendere nell’imitazione del suo predecessore mantenendo il proprio temperamento, al confronto della staticità del resto della band, dove l’unico a muoversi è East Bay Ray che sposta un faretto con la chitarra troppo sugli occhi.
Nella serata l’album “Fresh Fruit for Rotting Vegetables” la fa da padrone, con una “California Uber Alles” che fa muovere tutto il pubblico presente. La temperatura sale e si surfa sopra le teste, non meno coinvolgenti “Kill the Poor” e “Nazi-Punk Fuck Off” e non solo per ragioni musicali per questo pezzo che chiude la scaletta.
Richiamati a gran voce per il bis sfoderano pezzi come la cover di Elvis Presley “Viva Las Vegas”, “Holiday in Cambodia” (che commuove un amico che mi ha seguito fino qui) e chiudendo con una “Chemical Warfare” da paura.
Banchetto del merchandising preso d’assalto per una t-shirt ricordo di questa grande serata, l’unica pecca purtroppo un solo bar aperto e preso d’assalto.

Live Report di S.M.
Traduzione di E.C.