Leftover Crack – Constructs Of The State – Recensione

Sbam! I Leftöver Crack ci regalano questo splendido album targato Fat Wreck Chords, niente di meno che un nuovo calcio nel fondoschiena del sistema, che sin dalla copertina esemplifica ciò a cui stiamo per approcciarci: una fila di scheletri derelitti si dirige verso un campo di concentramento fronteggiata da sbirri e affaristi. Da sempre impegnati nella denuncia delle ipocrisie ed ingiustizie del capitalismo da un punto di vista libertario (percorso che alcuni componenti intrapresero già con i Choking Victims ad inizio anni novanta), presentano uno stile dal punto di vista musicale che passa da tinte di puro crust allo ska (o entrambe le cose assieme), dal punk rock melodico a inconsuete espressioni di folk e rocksteady. Insomma, crustanarchohardcoreskapunk. Ed è un termine riduttivo. Più interessante la loro auto definizione, crack rocksteady. Il nuovo assalto al capitalismo viene attuato tramite pezzi di grande caratura ed impeccabile tecnica come “Archaic Subjugation”, violentissima sparata crust che con un ottimo intreccio di voci (come nella miglior tradizione anarcho punk sono una femminile ed una maschile) tiene ben desta la nostra attenzione, la grintosa e rabbiosa “System Fucked”, la slayerana “Slave To The Throne”, la potenza munita di tastiere mai così gradite di “The War At Home” e la festosa ed al tempo stesso incazzata “¡Poliamor Fiesta Crack!”. Insomma, una vera molotov scagliata nel cuore dell’imperialismo, la cui efficacia è sostenuta da militanti di notevole spicco del punk politicizzato: Penny Rimbaud dei Crass, Jesse Michaels degli Operation Ivy, Joe Jack Talcum dei Dead Milkmen, Kate Coysh dei Reivers oltre che componenti dei punk folkettari Blackbird Raum (di cui vi è una cover, “Last Legs”) e Mischief Brew, Bouncing Souls, Dark Dark Dark, Days N Daze, Chewing On Tinfoil, Riverboat Gamblers, Rats In The Wall, Intro5pect, All Torn Up e Conquest For Death.
Insomma, una patchanka eversiva e devastante che non lascerà indifferente individuo alcuno.

TRACKLIST CON VOTI:
1. Archaic Subjugation 7
2. Don’t Shoot 7.5
3. Loneliness & Heartache 7.5
4. System Fucked 7.5
5. Slave To The Throne 7.5
6. Bedbugs & Beyond 7.5
7. Corrupt Vision 7
8. Last Legs 7.5
9. The Lie Of Luck 7
10. ¡Poliamor Fiesta Crack! 8.5
11. Vicious Constructs 6.5
12. Amanecer De Los Muertos 7
13. The War At Home 8.5
14. Bonus (untitled instrumental) //

VOTO ALBUM: 8

FRASE CHIAVE:
“To live without a heart
As another migrant family is torn apart
The xenophobia’s here
But life inside a bubble that is full of fear
Will crush your soul inside
Another empty shell full of national pride
To live inside a cage
Cutting grass or washing dishes
For a slavery wage” –

Recensito da A.E.
Tradotto da E.C. e J.L.