SCREECHING WEASEL – BABY FAT ACT 1 – Recensione
“Baby Fat – Act 1” è il nuovo album degli Screeching Weasel, uscito il 30 giugno 2015 per la Recess Records. La punk rock band di Chicago, torna in studio dopo quattro anni e lo fa grazie ad un opera di crowdfunding che frutta a Ben Weasel & Co ben quarantamila dollari.
Il lavoro finale è un album di 27 pezzi diviso in tre atti, dichiaratamente ispirato all’ opera teatrale “Rigoletto”, e narra la storia di Baby Fat e Swank. La scelta di adottare questo inconsueto paradigma strutturale, totalmente estraneo alla scena, potrebbe far storcere il naso ai fan della band in attività da ormai più di trent’anni. Baby Fat non è assolutamente un album normale. Ed infatti l’ascolto si apre con “Il tremendo fantasma”, pezzo strumentale che rimanda a sonorità alla Morricone, che poco hanno a che fare con gli SW. Su questa linea spaghetti western sono anche le altre introduzioni alle “scene”.
In pieno stile pop-punk, che si riconcilia con le atmosfere furiose a cui la band ci ha abituato, troviamo invece “Kewpie Doll” e “Poveretta”, di gran lunga le tracce migliori dell’album assieme a “Creeping in Silence”, “All Winter Long” e “Without Belief” che non sono certo da meno. Degne di nota sono le numerose collaborazioni presenti in questo disco: Blag Dahlia dei Dwarves (carattere principale della storia, Baby Fat), Roger Lima dei Less Than Jake, Kat Spazzy delle Spazzys (voce femminile che aggiunge un qualcosa in più a tutti i pezzi in cui compare), Paul Collins, Andrea e Mass dei Manges, Todd Congelliere dei Toys That Kill ecc. Tuttavia non mancano degli orrori pazzeschi: “Disharmony 1” suona di una pesantezza più unica che rara.
In fin dei conti, “Baby Fat – Act 1”, è un album particolare, diverso, che nulla ha a che fare con i lavori migliori degli Screeching Weasel, tuttavia merita di essere ascoltato senza facili pregiudizi e menate varie.
VOTO ALBUM: 6,5
Recensita da T.D.
Tradotta da L.A. e J.L.