THE CASUALTIES – Resistance – Recensione
La recensione di oggi era in cantiere da tempo, forse anche troppo dato che il disco in questione è uscito nel 2012. Tuttavia, meglio tardi che mai. Quindi diamo l’inizio alla recensione di “Resistance”, nono album dei “The Casualties”.
“Resistance” è il primo album dei Casualties pubblicato sotto “Season of Mist”, fatto curioso dato che è un’etichetta francese specializzata in Black e Death Metal. Questa però rimane difatto una curiosità poichè i pezzi rimangono nello stile che contraddistingue i Casualties. Per chi non li conoscesse, la band da sempre fa un HC/Street Punk con batteria e basso violenti, chitarra con riff semplici ed efficaci, voce carismatica, urlata e piena di rabbia e cori come se piovesse. I testi rimandano ai problemi della società e del governo e come sempre, non manca il pezzo cantato in spagnolo, in questo caso “Corazones Intoxicados”, lingua madre di Jorge Herrera (Cantante).
Detto questo, trovare le canzoni migliori è come cercare un ago in un pagliaio dato che sono tutte una figata. Difatti il disco è tanta roba, ha il grande impatto dei pezzi made in Casualties ed è indubbiamente uno dei lavori più riusciti del gruppo. Assolutamente consigliato!
TRACKLIST CON VOTI:
1. My Blood. My Life. Always Forward. – 8,5
2. Behind Barbed Wire – 8
3. Resistance – 9
4. Modern Day Slaves – 8
5. Warriors on the Road – 8
6. South East Asian Rebels – 8,5
7. Morality Police – 8
8. Brick Wall Justice – 9
9. Always Walk Alone – 7,5
10. Constant Struggle – 9
11. It’s Coming Down on You – 8,5
12. Life on the Line – 8
13. No Hope – 8
14. Corazones Intoxicados – 8
15. Voice of the Outcast – 8,5
VOTO ALBUM: 8,5
FRASE CHIAVE: “BRICK WALL JUSTICE
AGAINST THEIR POWER
BRICK WALL JUSTICE
AGAINST THEIR POWER” – Brick Wall Justice
