Bologna City Rockers – Edizione 9

È un sabato che sa già di autunno quello del 24 settembre 2016.
La valente cricca di “Bologna City Rockers” sciorina l’ennesimo concerto per palati poco fini in quel del Circolo “Sottotetto”. Questa volta gli ospiti sono i parigini Lion’s Law, accompagnati da una line-up di tutto rispetto, che farà registrare a fine serata diverse centinaia di presenze tra skinheads, punk e gente stradaiola.
Tutto pronto dunque, orari di scaletta rispettati con tedesca precisione ed ecco ad aprire le danze i varesini Bad Revenge, l’urlo appassionato e rabbioso della provincia, fautori di un punk Oi! grezzo ed efficace. Attivi dal 2009, tengono molto bene il palco e richiamano a più riprese nei loro pezzi il grigiore della provincia, riscattato da una buona mezzora tirata e convulsa, chiusa in bellezza con la cover degli Agnostic Front “Gotta go” che fa innalzare qualche timido “pointing finger” tra il momentaneo scarno pubblico a seguire. Bella performance, per chiudere.
Tocca ora ai perugini Azione Diretta, Oi! ruvido ed essenziale, con sfuriate hardcore che tagliano l’atmosfera in maniera netta e decisa. La band propina i pezzi dello split con i Frangia Violenta, assieme a vari anthem da stadio, tra cui “Sciarpe rosse”, un inno esplicito alla Curva Nord del Curi di Perugia. Sul palco i salti indemoniati del cantante e l’impatto sonoro agitano gradatamente anche il crescente pubblico accorso al Sottotetto, che inizia a muoversi e partecipare.
Avvicendamento al volo ed ecco sul palco i meneghini Sempre Peggio, formati da circa un anno e con all’attivo già diverse decine di concerti. Vita di strada, periferie, compagni e amici che non ci sono più, odio verso i potenti; sono alcuni dei temi graffianti che escono dal microfono di Martin, il cantante bassista. Ritmiche belle serrate e tanti cori per pezzi che sono già degli anthem, come “Vincenzo”, “Giornalista” e “Come fate”; chiudono in bellezza con “Sta su de doss”, cavallo di battaglia della band in dialetto milanese, e “Al bar di Gola”, ormai un inno, cantato a squarciagola da buona parte dei presenti. Una garanzia.
Largo ora ai padroni di casa, la storia del punk e dell’Oi! italico, sempre un piacere vederli on stage, seppure con formazione leggermente cambiata, ma sempre forte del suo mentore Steno. Parliamo dei Nabat, chiaramente. Il Sottotetto è ormai una bolgia di “skin & punk”, così come il gruppo canta da sempre e anche stasera non manca, accompagnato dai cori dei presenti. Il clima è rovente, la partecipazione è massima. “Scenderemo nelle strade”, “Tempi nuovi”, “Potere nelle strade”, fino alla perennemente attuale “Laida Bologna”, che fa tremare l’intera periferia bolognese. Non si tratta di nostalgia, anche perché i Nabat sono più presenti che mai.
Siamo quasi agli sgoccioli e tra l’ennesima birra, uno sguardo ai numerosi banchetti presenti alla serata, tra cui “Anfibio Records” e “Hellnation”, ci si prepara per l’epilogo di questo bel festival.
Si giunge dunque ai Lion’s Law, band oi!/street punk di stampo classico: zero fronzoli e brani che ti entrano in testa fin dal primo ascolto. Attivo dal 2012 il quintetto di Parigi formatosi dall’unione di band quali Komintern Sect, StreetKids, Maraboots e Burning Heads dimostra che sul palco sa starci piuttosto bene grazie anche a Wattie, cantante con presenza e carisma importanti; il live procede senza intoppi e la gente segue alla grande le canzoni della band cantando, pogando e facendo il macello in pezzi come “For My Clan” e altri tratti da “A Day Will Come”. Complimenti sinceri per questa band e speriamo di rivederli presto.
Serata finita? Macchè! Ce n’è ancora per 2-3 ore buone, con i ritmi in levare che escono dalle casse a opera dei dj Gorak / Rev / Lorenz, che fanno ballare e skankeggiare gli eroici presenti rimasti, per passare gradualmente a sonorità anni ’80 e varie.
Con estremo coraggio ci si avventura man mano fuori dal Sottotetto, calpestando il pavimento reso ormai appiccicoso dalle birre rovesciate, con cuore e testa colmi della bella serata appena trascorsa. In nome di punk, Oi! e strada, come sempre!
Alla prossima!

Live Report a cura di Nicolò Rondinelli con la partecipazione di T.S.
Traduzione a cura di Nicolò Rondinelli