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Bologna City Rockers Summer Edition: report e foto

Bologna City Rockers edizione estiva: Nido di Vespe, Urban Vietcong, Rake-Off, Marnero, Sempre Peggio, Affluente, 666 live a La Casona, 13 luglio 2019

Finale di stagione concerti col botto per Bologna City Rockers! Come sempre la ciurma bolognese composta da punk, skinheads, ultras e mods chiude il meraviglioso e faticoso anno di live a La Casona di Ponticelli (BO) nell’edizione estiva, regalandoci dei concerti (+ campeggio) gratuiti per raccogliere a sé quella parte di città e più in generale di kids che orgogliosamente non si omologano alla città e per caricarsi in vista della nuova stagione che comincerà il 21 settembre e vedrà il grande ritorno degli Atarassia Grop.

Noi di mancare non se ne parla proprio, così partiamo belli carichi con la distro al seguito e con la voglia di sbevazzare a livelli inimmaginabili. Arriviamo presto, pure troppo, così cogliamo l’occasione, guarda un po’, per inaugurare la spina de La Casona e dopo aver montato con calma olimpica la tenda andiamo a sentire la presentazione del libro “Un Calcio al razzismo: 10 anni di antirazzismo nel Salento”, frutto del lavoro collettivo come hanno specificato i relatori dei compagni e delle compagne della No Racism Cup. Tutto molto interessante e ci ha aiutati a distrarci dall’afa che manco in Amazzonia e dal sole a picco che manco nel Sahara. L’appuntamento dunque viene dato alla 4 giorni tra dibattiti, sport popolare, concerti e presentazioni varie che faranno giù alla Tenuta Malepane. Noi speriamo tanto di esserci, in ogni caso voi che leggete, non mancate!
Dopo di che andiamo ad appendere la pezza dedicata a Massa, la bandiera col nostro dinosauro e iniziamo ad assemblare la nostra distribuzione.

I primi a salire sul palco sono i Nido di Vespe, band lucchese attiva da molti anni sulla scena e che abbiamo potuto apprezzare a Firenze poco tempo fa. La band thrash/grindcore ha l’arduo compito di cominciare e così, dopo aver radunato il “capo ultras” Tozzini – altrimenti minacciavano di non iniziare – danno il via alle danze impartendo una serie di batoste sui denti con le loro frequenze violente e potentissime. I pochi esemplari di umani sotto palco piano piano vanno a supportare e alla fin fine, nonostante il caldo e l’orario, convincono a pieno, grazie oltre ai loro pezzi anche alla loro esperienza.

Finalmente riusciamo a vedere gli Urban Vietcong, band di cui avevamo parlato nella recensione del loro “Storie tra Bottiglie e Ciminiere”. I livornesi, capitanati da Bebe in tenuta Hawaii, sfoderano il loro particolare mix tra Propagandhi/scuola melodic hardcore specie nei riff di chitarra, con attitudine e potenza street punk. Il live scorre liscio e poche storie, gli Urban Vietcong spaccano e se riuscissero a inserire una seconda chitarra in sede live, non oso immaginare che cosa succederebbe. In ogni caso devastanti!

A seguire altra band da pochissimo passata per il nostro sito: i Rake-Off. I romani infatti hanno sfoderato da poco il loro disco “Goin’ Mental” e se volete qualche info, date una letta qui. La band sale sul palco e butta fuori a tutta velocità il proprio punk hardcore pesantemente influenzato dal thrash metal d’oltreoceano. Potenti, massicci e grande grinta. Live dinamico e compatto, ne sentirete parlare parecchio e non solo per il video con la sigla di Dawson’s Creek!

Intanto dietro di noi stanno grigliando, il che è positivo perchè si magna, ma è negativo perchè fa tipo inverno nucleare su tutte le distro. La cosa diventerà un argomento molto in voga tra i banchettari, ma va beh, andiamo a vederci sti Marnero!
La band bolognese ci tiene a sottolineare che quel tizio improbabile che suona in quell’altra band improbabile doveva suonare come headliner al fest, ma lui era impegnato a cancellare la scritta contro colui che non si può nominare. Non ci avete capito un cazzo eh?! Vabeh, chiedete e vi sarà detto! Comunque che sto tizio vada al diavolo, i Marnero spaccano, portano tutto il loro amore per XM24 (we love xm24 too) e portano anche la burrasca, sia sul palco che fuori, visto che piano piano si affaccia il ciero nero e di lì a poco tirerà un vento allucinante, facendo sbaraccare pressochè tutti i banchetti. Tornando al live della band i Marnero sono tanta roba. Unici, coinvolgenti, compatti e con quei testi poetici e stupendi che fanno venire la pelle d’oca. Cambi di ritmo, distorsioni, arpeggi, urla, parlati, potenza e poi melodia, che band incredibile. In una parola, la prossima volta, essici!

Terminato il set dei Marnero corriamo ai ripari, data la tempesta in arrivo, mettendo in salvo la distro in mezzo a gente che scappa, che urla, che si straccia le vesti e che blatera sulla fine del mondo…Ok stiamo decisamente romanzando il tutto. Però effettivamente tirava una brutta aria. Alla fine scopriremo che Ponticelli è uno dei pochi posti in cui non ha diluviato ma dai basta parlarne che sto excursus sul meteo alla giuliacci ha rotto pure noi che scriviamo.

Sul palco salgono eroicamente i Sempre Peggio con una nuova formazione rispetto all’ultima volta che li avevamo visti. Il trio con Martin bassista e cantante raduna una gran folla davanti a sé e già dalle prime battute si scatena l’arcano. Pogo infuocato, stage diving continui e anche un featuring con super Claude boss degli skinheads. Il merito è dell’incredibile carisma dei tre, dei testi semplici e di forte impatto che ti fanno subito urlare tipo meme del gabbiano e della potenza che riescono a dare ad ogni nota. C’è spazio anche per un altro featuring, stavolta con Dalila degli Ostile che canta “un altro campari per me, per noi, per tutti!”. Così tra goliardate, lanci di motorino dagli spalti e canzoni antifasciste e contro servi, sbirri e giornalisti si conclude questa super scaletta.

Sul palco si avvicendano gli Affluente, band di cui siamo innamorati. La band oggi ritorna a fare dal vivo Bandiera Nera e rispetto alle altre volte in cui li abbiamo visti ha un nuovo split all’attivo con gli A Fora De Arrastu e con una rinnovata scaletta. Abbiamo apprezzato tantissimo che la band abbia eseguito molti brani tratti dagli ultimi lavori, visto che come diciamo spesso finchè canteranno con quella verve e con quei testi diretti che sembrano scuoterti e dirti “eccheccazzo”, saranno sempre indispensabili nella scena punk hardcore. Anche qui live indiavolato con la band in grandissima forma e i punk presi benissimo. Finale con 7 Secondi e Approccio Negativo richiesta a gran voce che scatena talmente tanto delirio che pure il tornado se ne va! Rubiamo una frase stupenda detta da un ragazzo proprio agli Affluente – se ci stai leggendo palesati che ti ringraziamo – per chiudere la descrizione: “Fino a quando ci sono gli Affluente, c’è speranza!”.

A seguire dopo aver rovesciato la birra sulle nostre stesse spille e aver bestemmiato in aramaico ci dirigiamo al simposio di galateo aka concerto dei 666. La nuova lineup della band che suona heavy metal in chiave 883 o viceversa prevede tipo tutti i punk e skins sul palco, tanto che a fatica riusciranno a cantare. Tanta goliardia, tante risate e come sempre tanto divertimento per i presenti che con questo live possono “alleggerire” e staccare dai ritmi frenetici della vita; una sorta di dj set trash però coi musicisti sul palco, mejo de così?!

Ad ogni modo, dopo questo live parte l’immancabile dj set a base di ska/northern soul/rock n roll/rocksteady e che farà ballare i superstiti fino a notte fonda.
Quanto a noi, dopo un ripiglio più o meno completo, riprendiamo la macchina e ce ne torniamo a casa molto soddisfatti e con la testa già al prossimo fest. Grazie come sempre a Bologna City Rockers e Hellnation, alle distro presenti, alle band, a chi è passato a supportare (specialmente ai grandi amici fiorentini) e ai nostri compagni di viaggio Deni e Cica. La sbronza continua, alla prossima!

Foto di Zoe – Radio Punk

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