Mycosium: il regno dei funghi raccontato dal collettivo autogestito
Mycosium ci racconta il suo progetto di divulgazione scientifica autogestita e diy sul regno dei funghi
Qui di seguito vi lasciamo un’interessante presentazione del collettivo autogestito Mycosium che si occupa di divulgazione scientifica riguardo ai funghi. Alla fine abbiamo fatto loro qualche domanda per approfondire alcuni aspetti del progetto. Buona lettura!
Mycosium è un progetto di divulgazione scientifica nato circa un anno fa come iniziativa di un gruppo di studenti e studentesse dell’Università di Bologna, spinti e spinte dalla necessità di esplorare un Regno di viventi spesso poco considerato e relegato a gruppo di secondaria importanza rispetto a piante e animali: i Funghi.
I funghi sono organismi straordinari e affascinanti, a cui purtroppo si dedica solitamente poca attenzione, in particolare all’interno della ricerca accademica.
La nostra intenzione è dunque duplice: da una parte vogliamo gettare luce su questo argomento e dare spazio alla micologia, in quanto materia non solo molto interessante, ma anche innovativa, eterogenea e ricca di applicazioni. Tale disciplina viene infatti considerata di nicchia e sono poche le università, soprattutto in Italia, a concedere spazio a questi organismi. Dall’altro lato abbiamo sentito la necessità di proporre argomenti scientifici e fare divulgazione anche in ambienti totalmente diversi e apparentemente lontani dalla sfera universitaria e dall’ambito prettamente scientifico, cercando un modo per destare interesse in alcune situazioni che siamo soliti frequentare come singoli individui: spazi autogestiti, festival, circoli, mostre.
Mossi da queste riflessioni abbiamo maturato il desiderio di dare nel nostro piccolo un contributo che in modo spontaneo e naturale ha iniziato a concretizzarsi nel progetto Mycosium, e vorremmo dimostrare che le esperienze autogestite non solo funzionano, anzi, possono essere parte fondamentale del sistema di organizzazione di una istituzione quale l’università, spesso vissuta in maniera asettica e passiva dagli studenti.
Attraverso simposi, incontri, fanzine e un pizzico di social, cerchiamo di comunicare il fascino di questi organismi, esplorandone la biologia, ripercorrendone la storia evolutiva e portando all’attenzione il fondamentale ruolo dei funghi nell’ecologia del pianeta e nel rapporto che l’uomo ha stabilito con essi.
Se anche voi siete spinti dalla curiosità e dalla voglia di conoscere meglio questi organismi, Mycosium vi accompagnerà in un viaggio in cui potrete fare la conoscenza di corpi fruttiferi dalle forme curiose che in autunno spuntano tra le foglie sui prati o lungo i tronchi degli alberi; miceli che si accrescono sotto ai nostri piedi tra radice e radice, estendendosi in una complessissima rete fungina (Wood Wide Web) che mette in contatto alberi lontani in un continuo scambio di “informazioni chimiche” e nutrienti; inquietanti ed intriganti funghi parassiti, come quelli del genere Ophiocordyceps, in grado di alterare il comportamento di alcuni insetti attraverso un’intima interazione con il loro sistema muscolare… insomma, avrete modo di scoprire come i funghi nascondono un mondo sorprendente e affascinante in grado di ribaltare le nostre prospettive e certezze.
Ma il fascino dei funghi non riguarda solo fossili antichi, chimica complessa e strabilianti strategie ecologiche. L’interesse per questi organismi si estende anche ad altri campi dell’agire umano e nel nostro progetto divulgativo abbiamo fin da subito tentato di rivolgerci a sensibilità e interessi diversi in modo da raggiungere una comunità diversificata.
Addentrandosi nei diversi campi della micologia, emerge evidente la grande importanza della relazione che noi esseri umani abbiamo con i funghi. Con Mycosium cerchiamo di indagare questo rapporto e nei nostri incontri rivolgiamo lo sguardo anche all’utilizzo dei funghi, dal campo medico a quello delle produzioni alimentari, tentando di aprire dialogo e confronto sulle possibili e promettenti applicazioni future. Il viaggio alla scoperta del nostro rapporto con questi organismi prosegue poi attraverso l’incontro con il suggestivo ruolo sacro dei funghi nelle diverse culture a noi più o meno lontane, un rapporto mistico che si estende nel passato, fino agli albori della civiltà.
Come accennato in precedenza, il progetto si è caratterizzato fin dalla sua nascita come un’esperienza collettiva autogestita in grado di coinvolgere persone con diverse esperienze, competenze e interessi. Mycosium rappresenta il tentativo di realizzare uno spazio che, attraverso la divulgazione, favorisca l’incontro tra discipline diverse. A questo proposito la collaborazione con artiste e artisti tenta di aprire spazi di dialogo tra due linguaggi, quello scientifico e quello artistico, che hanno perso luoghi e occasioni di incontro. Rimettere in contatto il pensiero scientifico con le sensibilità artistiche è una sfida complessa, ma che offre l’opportunità di scambi preziosi, soprattutto in questo periodo in cui stiamo assistendo a un rifiorire dell’interesse per il mondo naturale. L’entusiasmo mostratoci e il riscontro estremamente positivo del pubblico, danno prova di come aprire la comunicazione tra ambiti esperienziali e campi di studio diversi sia sempre una scelta vincente ed efficace.
La speranza è che con il nostro esempio anche altre studentesse e studenti possano realizzare che questo tipo di esperienze sono possibili, ma estremamente funzionali; confidiamo sul fatto che, grazie a questi progetti collettivi e autogestiti, si rompa un sistema bloccato in una prospettiva individualista e passiva dell’esperienza universitaria.
Ci auguriamo inoltre che la barriera che si è andata creando tra il mondo della scienza e il resto della popolazione, la quale si sente lontana dal linguaggio scientifico e dalle modalità in cui la ricerca si realizza, possa essere finalmente abbattuta.

Mycosium ci ha regalato questa interessante presentazione del progetto e abbiamo deciso di aggiungere qualche domanda poichè crediamo sia un argomento affascinante e il loro modo di agire è estremamente DIY!
- Radio Punk: per cominciare, un giorno da vicini di banchetto ci avete accennato ad un festival della micologia. Vi va di parlarcene un po’?
Mycosium: certamente! Dal 2 al 6 ottobre ci troveremo a Capo di Ponte, in val Camonica, per dare vita a MicoCosmo Festival, primo festival italiano di micologia. Lo abbiamo concepito come una grande occasione per riunire per la prima volta le diverse anime che caratterizzano e compongono la micologia: ospiterà docenti, ricercatori, coltivatori e appassionati. Si tratta di un progetto sicuramente ambizioso, che vuole dare spazio a una divulgazione scientifica di qualità, grazie alle ricercatrici e ai ricercatori che offriranno la loro disponibilità e la loro competenza. Ci sarà la possibilità di partecipare a numerosi laboratori pratici e workshop che daranno occasione di provare in prima persona le svariate potenzialità che i funghi ci offrono, il tutto arricchito da suggestioni artistiche e musica. Grazie al supporto di esperti micologi avremo anche la possibilità di esplorare i boschi vicini per andare alla ricerca di funghi nel loro ambiente naturale.
Pensiamo che lo spazio unico del festival sia l’occasione per creare quel difficile incontro tra il mondo accademico della ricerca scientifica, il mondo agricolo e quello degli appassionati.
- Radio Punk: abbiamo accennato al vostro banchetto… in quali spazi e contesti possiamo trovarvi e cosa avete in distro?
Mycosium: ogni primo giovedì del mese ci potete trovare al mercatino di autoproduzione presso il parchetto dietro via Fioravanti, ma ogni volta che ce n’è la possibilità, prendiamo parte a tanti altri mercatini organizzati a Bologna e dintorni, così come a eventi in contesti e realtà a noi affini. Seguiteci su Instagram per essere sempre aggiornati! La nostra distro offre vari titoli di libri che riguardano gli aspetti più interessanti della micologia, dalla biologia dei funghi all’etnomicologia. Inoltre, spille, maglie e altra merce che autoproduciamo ci permettono di finanziare il nostro progetto.
- Radio Punk: In che fungo vi identificate e perchè?

Mycosium: il fungo del nostro logo è il Clathrus ruber, volgarmente conosciuto come fungo lanterna. La scelta di questo fungo si deve al suo nome, che vuole rimandare alla luce della conoscenza che è rappresentata dalla candela custodita all’interno del fungo e che noi ci impegniamo a comprendere e proviamo a diffondere e condividere.
Inoltre si tratta di un fungo presente in Italia ma poco conosciuto ai più e con un interessantissimo ruolo ecologico, si occupa infatti di degradare materia organica morta, e una modalità di diffusione delle spore che fa affidamento su molti insetti, come le mosche, che siamo soliti guardare con fastidio e disgusto. Insomma, un fungo che ci mostra interazioni inaspettate e l’importanza di aspetti della natura che non siamo soliti notare o considerare.
- Radio Punk: Visto che come detto andate spesso in luoghi non accademici, cosa incuriosisce di più la gente? Quali sono le domande che vi rivolgono più spesso?
Mycosium: Abbiamo notato che molte persone arrivano da noi curiose di sapere come lo studio dei funghi possa essere utile nell’ambito del cambiamento climatico: molte domande che ci vengono rivolte riguardano l’efficacia delle tecniche di mico-rimedio o su quali tipi di funghi siano implementabili per rendere l’alimentazione più sostenibile. Altre persone sono invece curiose di saperne di più sui meccanismi alla base degli effetti psicotropi di alcuni funghi. Solitamente queste sono le curiosità che portano i più ad avvicinarsi ai nostri eventi.
Dobbiamo dire che quello che ci ha però lasciati molto sorpresi ed entusiasti è che al termine degli eventi ci vengono spesso rivolte domande molto varie, che portano a dibattiti interessanti su temi che prima le persone non conoscevano affatto.
Proprio questo far conoscere nuovi aspetti e far nascere tanta curiosità inattesa è quello che ci piace di più e che ci spinge a portare avanti questo progetto.
- Radio Punk: Vi prego diteci tutto di quell’inquietante fungo parassita che intacca gli insetti a cui avete fatto riferimento prima…
Mycosium: Si tratta del genere Ophiocordiceps, tra le diverse specie vi troviamo alcuni funghi parassiti degli insetti. Una specie molto conosciuta e studiata è Ophiocordiceps unilateralis, nota per parassitare le formiche, il cui comportamento viene alterato dal micelio del fungo: la formica infetta viene fatta arrampicare in cima a una pianta e, una volta raggiunto un ambiente favorevole alla fruttificazione, questo fa stringere le mandibole della formica sulla nervatura inferiore di una foglia, portando alla morte dello sfortunato ospite con lo sviluppo del corpo fruttifero del fungo. A questo punto, il micelio si accresce e produce corpi fruttiferi per disperdere nuove spore.
Si tratta di un tipo di parassitismo sicuramente inquietante, ma in realtà abbastanza noto e che ha da sempre affascinato le persone, tanto che anche alcune serie di fantascienza, come The Last of Us, e alcune serie animate, come i Pokèmon, ne hanno preso ispirazione. Al di là dell’essere un ottimo argomento divulgativo, troviamo particolarmente stimolanti le domande che sorgono osservando questo tipo di relazione: considerando che il fungo non prende contatto col sistema nervoso centrale, ma attua il suo parassitismo attraverso il sistema muscolare, come riesce a modificare in modo così preciso il comportamento del suo ospite? Come riesce il fungo a coordinare un processo così complesso?
Un altro aspetto che ci piace sempre ricordare è anche il fatto che si tratta di un tipo di relazione molto antica: fossili riconducibili a questo tipo di parassitismo risalgono anche a 60 milioni di anni fa.
- Radio Punk: Vi ringraziamo e vi lasciamo ad una domanda. Qual è o quali sono secondo voi i migliori modi per fare divulgazione scientifica? Perché credete sia importante portare questi temi al di fuori dell’Università?
Mycosium: Quali siano le migliori modalità per fare una buona divulgazione scientifica lo si può capire attraverso una ricerca continua; capirlo è per noi una sfida che affrontiamo con determinazione, soprattutto essendo all’inizio di questa esperienza. Forse, uno degli aspetti più importanti consiste nell’ascoltare la curiosità dei nostri sostenitori, modificando e adattando le modalità e i contenuti a seconda del tipo di pubblico, senza però rinunciare a stimolare le persone ad uscire dalla loro “comfort zone” e riscoprire più nel profondo la bellezza della vita.
Dalle poche ma significative esperienze che abbiamo avuto come comunicatori scientifici, abbiamo capito che il rapporto col pubblico è sicuramente importante. I momenti più significativi sono quelli in cui si crea un dialogo con chi ci sta ascoltando, mentre una comunicazione nozionistica risulta spesso fine a se stessa, poco efficace e coinvolgente. Ci teniamo molto a valorizzare il rapporto di scambio con chi ci sostiene, a trasmettere la nostra passione e curiosità.
Non è sicuramente una sfida semplice, crediamo infatti che uno dei tanti motivi per cui il dialogo scientifico rimane spesso relegato a pochi spazi sia la difficoltà di cambiare e adattare la propria forma di comunicazione, mantenendola però precisa ed efficace.
Tuttavia, pensiamo che sia fondamentale parlare di scienza anche al di fuori delle università e dei classici canali di comunicazione, perché la divulgazione scientifica è stata spesso presentata come appartenente a una dimensione elitaria, i cui argomenti sono accessibili solo ad esperti o geni e destinati a rimanere oscuri al pubblico apparentemente ignorante e profano. Questo ha favorito la diffusione di un forte clima di sfiducia intorno alla scienza, che potrebbe peggiorare la già carente cultura scientifica. Noi di Mycosium ci impegniamo per combattere questo fenomeno.
