Comeback Kid + Short Fuse + Respect For Zero + The Memory @Traffic Club, Roma

Il tour europeo dei Comeback Kid, heavyweight dell’ Hc mondiale, ha toccato l’Italia alla fine dello scorso mese per due infuocati show, uno al rock Planet di Pinarella di Cervia e uno al Traffic a Roma. Il sottoscritto ha ben pensato di avviarsi in treno verso la capitale per il concerto del 27 Gennaio, dove i canadesi hanno condiviso il palco con tre band italiane di supporto davvero cazzute, sia in azione durante lo show sia per la loro attitudine “in your face” e senza compromessi, l’ hc genuino come la lasagna fatta in casa dalla nonna! Il concerto inizia abbastanza presto e gli orari vengono rispettati in maniera certosina dal buon Sandro aka Teschio, che insieme ai ragazzi del Traffic organizza la serata. Dopo le varie chiacchiere di rito con vari amici e compari romani e non, aprono le danze i marchigiani Respect For Zero. Il loro mix di Riff veloci e cupi quasi sul neocrust anni zero e parti Mosh alla americana maniera fa scaldare i cuori e i muscoli dei Kids presenti in sala, col prode Stefano che urla come un ossesso dentro il microfono la rabbia di chi non si rassegna alla vita meccanica e conformista dell’ italica provincia: AGROPUNX PRIDE. Seguono praticamente a ruota i The Memory dal Molise, terra meravigliosa e ingiustamente bistrattata; il loro Hc potente con venature melodiche in stile manco a dirlo Comeback Kid è un piacere da ascoltare e il loro filerebbe liscio come l’ olio se non fosse purtroppo per un tristissimo annuncio fatto direttamente dal palco: Infatti questo è da considerarsi il loro penultimo concerto prima del loro imminente scioglimento dopo nove anni di concerti in giro per l’ Europa, due Ep e un album. La notizia lascia tremendamente l’amaro in bocca a noi amici della band, ma ci consoleremo presto col nuovo progetto in cantiere dove suoneranno i 3/5 del gruppo attuale. Prima degli headliner canadesi vanno in scena i padroni di casa, gli Short Fuse: la loro miscela esplosiva di riff nervosi ma precisi, breakdown e alcune armonie chitarristiche accompagna la voce acuta e incalzante del mio amico Andrea, che si muove sul palco con un’ energia mostruosa e che coinvolge i ragazzi presenti in numerosi stage diving e sing Along dei loro pezzi. Infatti, oltre all’ energia del live, elemento fondamentale per gli Short Fuse è il messaggio contenuto nei loro testi, fortemente critici verso un mondo che mette troppo spesso il profitto e la brama di potere davanti al rispetto della vita, ma che cercano di dare un messaggio di speranza a chi vuole fare qualcosa per cambiare questa società. Alla mezzanotte da bravi “cenerentoli” salgono on stage i Comeback Kid e il locale si riempie: Si parte senza fronzoli con “Do yourself a favor” e altri 4/5 pezzi uno dietro l’altro senza un attimo di sosta, tra canzoni più datate come “False idols fall” e pezzi tratti dall’ ultimo disco “Outsider”. Si prosegue con un mix di vecchio e nuovo con alcuni dei pezzi più amati dai loro fan, tra i quali “Broadcasting” e “Wasted arrows”, durante i quali ci si sgola e si suda nella bolgia per onorare al meglio l’ infuocato live set degli impeccabili hardcorers d’ oltreoceano. Il gran finale sulle note di sale the dead ci manda a casa (o in albergo, come nel mio caso!) con il cuore gonfio di gioia e il sorriso a 64 denti tipo Berlusconi in campagna elettorale, carichi per il prossimo massacro.

Live report di Riccardo Santi