Red and Anarchist Black Metal (RABM): 12 dischi fondamentali
Guida pratica a cura di Semirutarum Urbium Cadavera
Alcun tra noi dannat del collettivo black metal con velleità rivoluzionarie “Semirutarum Urbium Cadavera” condividono la sventura di vivere a Bologna, città che ospita le instancabili menti e braccia dietro al progetto Radio Punk. Ai margini di un concerto troppo costoso e di un corteo funebre senza scontri, ci siamo detti “beh dai, almeno ci resta la musica di merda” e “ma una collaborazione la facciamo?”. Inutile dire che ci rivendichiamo che la musica che supportiamo, il black metal, sia ben peggiore di quella promossa da RadioPunk, e quindi è ovvio che saranno Tommaso e Zoe ad ospitare i nostri deliri.
Ci siamo quindi riunit per riflettere su cosa fare: all’inizio l’idea era di produrre una retrospettiva su un progetto entheogenic black metal, ma abbiamo pensato che fosse una scelta un po’ troppo mainstream.
E quindi eccoci ad aver sgravato una ORIGINALISSIMA lista di dischi RABM (Red and Anarchist Black Metal) che però ci sta che conosciate, così SE PROPRIO dovete interessarvi alla nostra merda (non fatelo, siamo orgogliosamente gatekeeper) potete evitare di fare la figura dei poser dando i soldi ai MGLA* porcod.
Ecco la classifica dei dischi RABM da ascoltare una volta, di cui comprare la maglietta e aspettare un live che non ci sarà mai.
* sì, sono nazisti ma tranqui, hanno fregato anche noi all’inizio
#666 SORGSVART – “FORTAPT FRA VERDEN I VAKKERT SELVMORD”
SorgSvart, dalla Norvegia, è stata una one-man band anarchica, fondata nel lontano 1999 da Sorg, ed uno dei principali e pionieristici gruppi della scena RABM.
Questo disco è formato da cinque tracce tutte piuttosto lunghe ed influenzate da prominenti elementi folk e viking. Notevole l’influenza di progetti suoi connazionali come Isengard e Storm.
Peccato che dopo la pubblicazione di un solo altro ottimo disco (“Vikingtid og anarki”) il progetto vedrà la fine.
#666 INVERTED CANDLES – “NOCTURNAL DEMONSTRATION”
Demo d’esordio di questa band del Texas, fortemente influenzata da un black di chiaro stampo finlandese.
Riff gelidi ma non privi di uno spiccato senso melodico accompagnano l’ascolto già dalle prime battute del disco. Ottimo lavoro consigliato a tutti gli amanti del black metal più classico e primigenio.
#666 BOOK OF SAND – “OCCULT ANARCHIST PROPAGANDA”
Un album dissonante e dal suono grezzo, ed eppure atmosferico ed ipnotico, che soddisferà coloro che si trovano attratti dalle nicchie più strane del black metal e dalle loro gemme di follia. Dopo anni (ed anni, ed anni) di “magia hitlerica”, nazi-occultismo, neo-paganesimo razziale e “ariani magici”, questo album rappresenta un tentativo di reclamare l’occulto, la magia, l’esoterico. Si sente nella musica, aggressiva ma anche esoterica e ritualista, come ascoltare (ed osservare) un gruppo di praticanti di magia nera caricare a volto coperto mentre urlano maledizioni a tutto ciò che fa schifo: gerarchie, nazi e sfruttamento.
#666 OPERATION VOLKSTOD – “ANTI-FASCIST BLACK METAL”
Fin dal titolo e dalla copertina, raffigurante un proletario crocifisso ad una svastica, questa one man band anarchica di Francoforte chiarifica subito la sua posizione politica.
Il sound è figlio diretto dell’attitudine del compagno, grezzo e minimale, magari non per tutt ma sicuramente onesto e sincero.
Adatto a chi ama sonorità stile Iskra.
#666 IRON COLUMN – “POWER FROM BELOW”
Sempre dalla Germania, arriva questo progetto anarchico caratterizzato da un suono che deve molto alla seconda ondata black norvegese ma connotandola in chiave melodica.
Un disco che scorre piacevolmente e si denota per riff superbi che non annoiano e tengono incollato l’ascoltatore. Veramente notevole.
#666 NON SERVIAM – “LE COEUR BAT”
I Non Serviam sono un collettivo di Parigi, militante, molto prolifico e protagonista di svariati esperimenti musicali anche molto lontani dal campo del metal estremo (vedi Biollante).
Il disco in questione è caratterizzato da sonorità molto sperimentali e dilatate e da un’atmosfera cibernetica e sognante al tempo stesso.
Notevole la title-track, un viaggio di 25 minuti nei meandri più profondi dell’animo umano. Molto interessanti anche gli spunti e le analisi prodotte dal collettivo e fruibili sul loro sito Internet.
#666 SILICOSE – “AU FOND DE LA MINE”
Non abbiamo molte informazioni su questo progetto. Sappiamo che viene dalla Francia, che il primo e finora unico disco è un concept album sulla lotta e sulla miseria del lavoro in miniera. La silicosi è una malattia operaia, che colpisce i polmoni di coloro che sono esposti a respirare il silicio. E questa band si è fatta fautrice di una condanna e una denuncia. Quella della condizione di migliaia di operai costretti a scegliere tra la malattia e la fame. Musicalmente propone un black/thrash con tratti epici, figlio diretto di band come Aura Noir.
#666 DODSRIT – “MORTAL COIL”
Black metal epico e melodico dalla Svezia. Come atmosfera ricorda molto da vicino il tipico sound della “nuova ondata” di band come MGLA e Groza.
Doppia cassa, screaming selvaggio e riff taglienti si alternano a parti più riflessive ed introspettive.
Consigliatissimo.
#666 PROFECIUM – “SOCIALISMO SATANICO”
Nel 1994, mentre quegli sfigati dell’inner circle norvegese si facevano condannare perché non erano stati capaci di fare le cose a modo, in Argentina nascevano i Profecium. Nel ‘97 è uscito il loro manifesto di black metal socialista con caratteristiche argentine. Socialismo Satanico presenta una vena sinfonica riscontrabile nei lavori di certi babbi ambigui norvegesi (Troll, Emperor), dei passaggi più thrash e, sicuramente, un’attitudine mangia-bambini irripetibile.
BONUS: POTEVANO STARE OVUNQUE E INVECE SONO O ERANO A BOFOGNA
NACHTSCHWARZ – “ABYSMAL RUIN”
Questa band anarchica propone un black metal serrato ma al contempo molto melodico.
Consigliato ai fans di Naglfar e Dissection dei primi due album, ma senza il cringe satanico-omofobo. Ottimo il song-writing e la produzione, una chicca di cui speriamo ci sia un seguito.
SPETTRO – “SPETTRO”
AAAARGHHHH. Gli Immortal di Bologna però senza face painting. È la band che tutti speriamo trovi una dimensione live ma tanto sappiamo che ogni speranza nel black metal si consuma nelle nere fiamme della pena e del panico. Gli abbiamo prodotto noi le musicassette e le dovete comprare sul nostro bandcamp.
THE MALNATT COLLECTIVE – “PIANURA PAGANA”
Sì okay non è proprio RABM, forse si potrebbe definire nihilistic socialdemocratic black metal. Però spacca. È (al momento) l’ultimo lavoro del collettivo che per anni ha condiviso il nome con l’evidentemente superiore band razzista milanese. Sono persone anziane e che odiano il black metal della seconda ondata, mica come noi che siamo giovani 👀 e odiamo il metal in generale. Organizzargli un concerto è sempre stato il nostro sogno ma loro sono gente da Alchemica ed effettivamente a Bologna non c’è manco un’occupazione da proporgli per beccarci un no facendoci dare delle zecche.
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“Ne approfittiamo per segnalare che come collettivo Semirutarum Urbium Cadavera saremo ospiti a Noise Attack! su Radio Città Fujiko lunedì 24 aprile dalle ore 23. Sintonizzatevi su radiocittafujiko.it per ascoltare le nostre stronzate e dell’altra musica brutta e non necessariamente rivendicabile.”
Seguiteci sui social, ci trovate come @scadavera e su scadavera.noblogs.org o ai concerti punk.
PS: A nostra discolpa quando abbiamo preparato il pezzo non c’erano occupazioni a Bologna. Ora ce ne sono ben tre, di cui una a scopo abitativo (il condominio sociale Raimondi 41).
Le due altre occupazioni sono la Vivaia TFQ in via della Certosa 35 e Il Muro di Via Agucchi, nell’omonima via, al 126.
No Mosh, No Core, No Trends, No Fun, No NSBMcanidivetro
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