Diyno Mixtape: Le uscite di giugno 2024 – i nostri consigli
Le uscite di giugno 2024 che vi consigliamo nella nostra rubrica mensile Diyno Mixtape
Anche in questo mese di giugno abbiamo scoperto e ascoltato tanta roba, selezionando per voi le uscite che trovate in Diyno Mixtape. Vi porteremo a fare un viaggio che attraversa tanti Paesi come Svezia, Polonia, Singapore, Francia, Inghilterra, Colombia, USA, Croazia, Grecia, Slovacchia, Italia, Cina, Georgia. Come sempre largo spazio a diversi sottogeneri: troverete infatti sonorità hardcore, crust d-beat, post-punk, punk rock, ska, powerviolence/grindcore, anarchopunk e altro ancora. Allacciatevi le cinture!
Attenzione: Diyno mixtape ad agosto va in vacanza e vi dà appuntamento a settembre per le uscite di luglio e agosto!
NB: L’elenco è in ordine alfabetico per band/autore e non è una classifica.
Siate curiosx e se avete consigli o pareri da darci sulle uscite di giugno, scriveteci pure sui nostri social o via mail!
Se vi interessa la copia fisica di questi album scriveteci pure a info@radiopunk.it dato che alcuni sono presenti in catalogo, altri potrebbero essere disponibili su ordinazione.
Alarm! – S/T (Armageddon Label | LP 12″)
Da Stoccolma arriva una nuova band con membri di gruppi leggendari come Victims e Outlast. Questo nuovo quartetto ci propone 9 tracce impregnate di un hardcore punk rabbioso che, insieme a quel pizzico di melodia mischiato a echi crust punk e al tipico sound scandinavo, rende il disco un concentrato di potenza. Oltre a pezzi velocissimi ce ne sono alcuni più lenti ma ugualmente carichi: in pratica la rincorsa prima dell’assalto finale. I testi sono politici, (vedi “Alerta!” per fugare ogni dubbio) e sono cantati con una voce tagliente e incazzata che ci sta alla grande. L’artwork è una bomba e i suoni, specie quello del basso, sono un qualcosa di strabiliante. Un disco che va ascoltato in loop, capolavoro assoluto!
Boneharm – Choices and Consequences ( DIY Koło | CD)
I Boneharm dalla Polonia, precisamente da Kielce, escono con “Choices and Consequences” un album composto da 10 tracce. Disco d-beat/hardcore molto personale poiché intriso di elementi screamo, post-hc, crust e emo-core, caratterizzato inoltre da gelidi riff tipici della scuola scandinava. Insomma, quello che avete tra le mani non è un semplice disco crust ma un vortice musicale nel quale regna il caos ma allo stesso tempo tutto sembra avere il suo esatto posto. La voce urlata e graffiante, si contrappone a cori puliti, un piccolo dettaglio che dona quel tocco emo insieme alle calmierate parti melodiche della chitarra. Allo stesso tempo la sezione ritmica non dà nemmeno il tempo di respirare, solida, veloce e potente spinge questo disco ad un livello davvero incredibile. I Boneharm sono stati capaci di creare un disco straordinariamente peculiare, davvero una bomba!
Cave Sex – S/t ( Symphony of destruction | LP 12″)
I Cave Sex da Singapore, debuttano con 4 tracce su 12″ one sided. Il loro è un post-punk molto aggressivo arricchito dai suoni del synth e dalla fredda batteria elettronica, due caratteristiche che ci riportano subito a quelle tipiche sonorità anni ’80. Il basso cupo e la chitarra affilata e decisa si insinuano tra le melodie del synth e la voce, distante e riverberata, denuncia gli orrori della società. Le tematiche infatti si rifanno ad un altro genere caposaldo degli anni ’80 ovvero l’anarco-punk con inni contro la guerra e l’oppressione sociale. Infine l’artwork aggiunge una vibe post-apocalittica con un’inquietante immagine che sembra rappresentare un complesso industriale e allo stesso tempo una città bombardata. Un album davvero sorprendente!
Resto Basket – Le Seum (DIY | CD)
“Avoir le seum” è un’espressione del gergo giovanile francese: viene da una parola araba che significa veleno e indica una sensazione di rabbia mista a frustrazione. Questo nuovo album dei Resto Basket, che avevamo già apprezzato nel 2021 con il precedente lavoro “Trajectoire”, dunque, si può definire come la descrizione in parole e musica di questo stato d’animo. Una generazione cresciuta in provincia e fuggita in città che non si ritrova in nessuno dei due ambienti e che mastica rabbia e frustrazione sia per un senso di insoddisfazione personale che per ciò che accade al pianeta: di questo passo, dicono, vedremo i cactus spuntare nella Senna! Sia a livello musicale che a livello di testi, la band si conferma un’interessante realtà nel panorama punk rock d’Oltralpe ma dimostra anche di aver sviluppato una più spiccata personalità e maturità. Il sound, sempre fresco e melodico, è però più energico e deciso e i cori e controcanti aggiungono un effetto molto incisivo dal punto di vista emozionale. Ottimo lavoro, ragazzi!
Retsu – S/T (Retsu Records | LP 12″ / 783 Punx | CD, Cassetta)
Retsu in giapponese significa “Violento”, “Furioso” e risulta perfetto per descrivere il sound e la proposta musicale di questa band di Halifax, UK, che vede Scoot (già presente in band del calibro di Doom, Extinction of Mankind, Hellkrusher e altre ancora) insieme a componenti di The Masochists e altre band inglesi. Interessanti anche i formati fisici proposti: come la cassettina che ha sul lato A stampata la bandiera anarchica rossonera e sull’altro lato la bandiera LGBTIQA+; e come il formato in vinile eco-mix che rende ogni disco colorato diversamente. Musicalmente siamo di fronte ad una ferocia inaudita, con una presenza vocale devastante, riff tra i più fighi della categoria e basso e batteria che randellano di brutto. Insomma un bel mix tra Discharge, crust punk e hardcore con influenze cupe e testi politicizzati, come è giusto che sia. Un album sconvolgente che siamo certi farà parlare molto di sé nella galassia crust/d-beat e non solo. Capolavoro!
Skartone – Ska Revolución (DIY)
Due cose mi emozionano particolarmente nella musica: il suono del sax e i testi politici. Ebbene, in questo nuovo album della band ska-punk di Bogotá, Colombia, di entrambi gli elementi ce n’è a profusione. Non occorre una conoscenza approfondita dello spagnolo per capire di cosa parlano i testi, con titoli espliciti come “Orgullo Obrero”, “¡A Las Calles!” e “A.C.A.B.”, e anche l’artwork di copertina non lascia spazio a interpretazioni! Attiva sin dal 2005, pur con diversi cambi di formazione, la band definisce la sua musica “rivoluzione ska e coscienza reggae”, e attraverso i suoi testi intende promuovere lo sviluppo di un pensiero critico sui temi politici e sociali di scottante attualità. Ska-punk e reggae, dunque, ma anche influenze jazz, blues, dub, acid jazz e musica latina. Il tutto introdotto dalla prima traccia, “Ya no tenemos miedo”, con un testo parlato su un sottofondo musicale, in cui si afferma la forza della resistenza degli oppressi contro gli oppressori perché noi no, non abbiamo paura! Brividi!
Typhoid Rosie – Last Words (DIY | LP 12”)
Se avete voglia di una carica di fiducia e di positività in salsa punk rock / riot grrrl anni ’90, questo è l’album che fa per voi. La band di Brooklyn, attraverso la voce teatrale ed energica della talentuosa frontwoman Rosie Rebel, ci racconta storie a lieto fine che invitano a liberarci di relazioni tossiche, hater e vampiri energetici e a concentrarci sull’autostima e sull’amore per le persone (e gli animali) che ci vogliono bene. Ad esempio, “Something to fight for”, la storia (vera) del cane semi-paralizzato che torna a camminare quando si sente motivato. O la spettacolare “Cover it up (Fuck you, I’m so Beautiful)”, un inno alla body positivity che ci incita a vedere la bellezza nello specchio in barba ai canoni estetici imposti dalla società capitalista. La caccia alle streghe – come suggerisce il notevole artwork in stile vintage – non è mai finita, ma questo ci dà ancor più voglia di far sentire la nostra voce, dovessero essere le nostre ultime parole (da cui il titolo dell’album) prima di bruciare sul rogo!
Da tenere d’occhio anche…
Backyard Superheroes – Mass Hysteria (Jump up Records | CD/LP 12”). “Questo album – si legge sulla pagina Bandcamp – è dedicato ai nostri animali domestici, i veri eroi”. Il nuovo album dell’allegra brigata del New Jersey parla di problemi personali e globali al ritmo di ska-punk con una nutrita sezione fiati. Il 25% dei proventi va alla locale SPCA, associazione per la difesa degli animali.
Bad Image – II (Noise Merchant Records | Cassetta). 5 canzoni che non lasciano scampo grazie ad un hardcore esplosivo. Riff di chitarra vecchia scuola vecchia scuola, basso e batteria martellanti e la voce di Jaedyn potente e tagliente. Se vi piacciono i Gel amerete anche questa band di Seattle.
Groin – Paid in Flesh (No Time Records | LP 12″, Cassetta). Nuovo lavoro della band powerviolence / grindcore dell’Arizona che con 20 canzoni in 20 minuti scarsi fa deflagrare ogni cosa nelle vicinanze a suon di urla rabbiose, tupa tupa, blast beat e riff taglienti!
Indikator B – S/T (Doomtown Records | 7″). Dopo la demo in cassetta del 2019 torna questa band di Zagabria dedita ad un punk ruvido e potente cantato in croato. Se ti piace l’hardcore finlandese degli anni ’80 e il filone UK82 di band come GBH ti caricherai a manetta!
Kefalokleidoma -ΚΕΦΑΛΟΚΛΕΙΔΩΜΑ – Βαλκανικό Μαυσωλείο (Extreme Earslaughter, Scarecrow, Walk The Line, Punk ‘n’ Loud Records | LP 12″). Da Salonicco arriva questa incredibile band dedita ad un hardcore violence come si autodefiniscono, perfetta sintesi di crust, d-beat, metal violentissimo e hardcore scatenato. 6 tracce pazzesche cantate in greco. Piccola nota, il titolo del mini album significa “Mausoleo Balcanico”.
Litige – 7″ (Echo Canyon Records | 7″) Dopo il full-length del 2020, i Litige da Lione tornano con 3 tracce pienamente nel loro stile. Punk super catchy con limpide influenze post-punk (soprattutto nelle melodie di chitarra) cantato femminile in francese e una batteria molto ritmata che non si ferma nemmeno per un secondo. 7″ sfiziosissimo!
Lucta – Eterna Lotta (Static Shock Records | LP 12″). 9 tracce di punx tetro e tagliente cantato in italiano per questa band di Milano. Se vi piacciono le vibe hardcore punk anni ’80 e gruppi contemporanei come Potere Negativo, Golpe e Astio sicuramente impazzirete per questo lavoro a dir poco sontuoso!
Nä – Fušerinä (DIY) Questo gruppo di Banská Bystrica esce con il loro primo album. Si tratta di un anarco punk cantato in slovacco caotico e delirante con temi politici e sociali tra cui l’odio per i nazisti, per la chiesa e i papi e per chi indossa la t-shirt della propria band sul palco, il tutto condito con una tromba assurda che sbuca qua e la tra le canzoni. Grandi!
The Noname – Fortress Besieged (Pasidaryk Pats, Smith & Miller, Abbruch Records | CD/LP 12”). La band cinese torna con un nuovo album ricco di illustri collaborazioni da tutto il mondo. Ogni pezzo si tinge così di una sfumatura musicale diversa: dallo streetpunk di Non Servium e Perkele al punk rock melodico di The Choices, dall’hardcore degli Acidez allo ska-punk di Big D & the Kids Table. Da avere assolutamente!
OMIXLI – ΟΜΙΧΛΗ – Till The End (Punk ‘n’ Loud Records, Joe Pogo Records, Under Attack Records, Emergency Records). Torna la band di Salonicco con un nuovo album e lo fa alla grande. Pregiatissimo street punk dai testi working class, anticapitalisti e stradaioli con 7 tracce cantate in greco e 3 in inglese. Siamo certi che faranno urlare punx e skins sotto il palco ai prossimi concerti.
Self Prison – S/t. Su internet si trovano pochissime informazioni: sono un quartetto, vengono da Tbilisi (Georgia) e fanno raw d-beat / hardcore punk. Ma l’unica cosa davvero importante da sapere è che questo disco spacca! 1 intro + 4 tracce tutte tirate e caratterizzate da riff taglienti, batteria martellante e basso cupo. Ah, e anche la voce urlata e con una leggera eco è una bomba! Voto 10