Diyno Mixtape: Le uscite di maggio 2024 – i nostri consigli
Le uscite di maggio 2024 che vi consigliamo nella nostra rubrica mensile Diyno Mixtape
Anche in questo mese di maggio abbiamo scoperto e ascoltato tanta roba, selezionando per voi le uscite che trovate in Diyno Mixtape. Vi porteremo a fare un viaggio che attraversa tanti Paesi come Italia, Brasile, USA, Francia, Cile, Catalogna, Canada, Inghilterra. Come sempre largo spazio a diversi sottogeneri: spazio infatti per sonorità Hardcore, Ska, Garage, oi!, Grindcore, punk rock e altro ancora. Allacciatevi le cinture!
NB: L’elenco è in ordine alfabetico per band/autore e non è una classifica.
Siate curiosx e se avete consigli o pareri da darci sulle uscite di maggio, scriveteci pure sui nostri social o via mail!
Se vi interessa la copia fisica di questi album scriveteci pure a info@radiopunk.it dato che alcuni sono presenti in catalogo, altri potrebbero essere disponibili su ordinazione.
Apoptosi – Verso un Futuro di Completa Anestesia (DIY | CD / Do you Care? Zine | cassetta)
Dopo averli visti dal vivo siamo rimastx piacevolmente sconvoltx: l’età di chi compone la band è giovanissima, ma definire gli Apoptosi una mietitrebbia non crediamo renda a sufficienza l’idea. Vedere per credere! Parlando dell’album queste 17 tracce sono qualcosa di impressionante, un miscuglio letale di odio, ira, lucido delirio verso il potere e l’apatia che divora gli esseri umani. Canzoni velocissime, cortissime e dannatamente efficaci musicalmente collocabili tra punk caotico, grindcore e hardcore italiano anni ’80, un nome su tutti i Nerorgasmo. Il senso di inquietudine che ti resta alla fine è palpabile, merito anche dell’artwork minimale in bianco e nero. Davvero un capolavoro, da ascoltare a ruota!
Asfixia Social – Bleeding in the sun (DIY)
L’angosciante immagine di copertina – uno di quei viaggi della speranza che troppo spesso finiscono in tragedia – introduce il tema principale dell’album della band brasiliana: il pianeta sta attraversando una crisi globale, e a farne le spese non siamo tutti allo stesso modo. Dalle strade di San Paolo al mondo, “Bleeding in the sun” è una chiamata alla resistenza in mezzo alle avversità della vita contemporanea, messa in musica in un originale mix di rap, ska, punk, musica brasiliana, funk e dub. Le 8 tracce, tutte cantate in inglese tranne una, vedono anche i featuring di Joe dei canadesi D.O.A. e della cantante scozzese Sahala. Una menzione particolare per “Vai Vendo”, l’unica traccia cantata in portoghese, che farà la gioia di chi ama giocare con le parole: il testo tecnicamente è un tautogramma, cioè tutti i vocaboli che lo compongono cominciano con la stessa lettera, in questo caso la V! Valutazione? Veramente Valido!
Autodifesa Proletaria – Autunno Caldo (DIY)
A distanza di pochi mesi, dopo l’uscita di “Assalto al Cielo”, torniamo a parlare della band che naviga sull’asse Bolognina-Ostia-Lecce come parrebbe intuire da una delle canzoni contenute in questo nuovo album. La band è impegnata politicamente: i testi contro padroni, sbirri e inneggianti a quei compagni e quelle compagne che non ci sono più e che hanno lottato contro il capitalismo sono “abbastanza” chiari. Ancor più evocative sono la copertina, i titoli, le citazioni sparse qua e là nei testi e le due cover. Musicalmente si riprende il discorso interrotto con la demo, oltre ai tre brani contenuti in essa, la proposta non cambia facendoci immergere in un mondo di oi!/combat rock/punk hardcore con suoni potentissimi. Anche qui infatti si strizza l’occhio ad Azione Diretta, Erode, Banda del Rione e Plakkaggio, ma se le influenze sono le top di gamma, la vera bravura della band è mantenere alto il livello altissimo creando qualcosa di assolutamente personale. Devastanti!
Cut Piece – Your Own Good (Total Punk Records | LP 12″)
Faucheuse – Rêve Électrique (Symphony Of Destruction | LP 12″)
Incasellare in un sottogenere “Rêve Électrique” dei Faucheuse è davvero impossibile, ma noi ci proviamo: la band di Bordeaux mescola i ritmi forsennati del d-beat al punk hardcore in modo davvero originale. Al primo ascolto vi sembrerà di essere entrati nella mente di una persona folle che si muove in modo sconclusionato ma anche armonico, quasi come se fosse fulminata da una scossa elettrica. Difficile non menzionare come prima cosa la voce di Emilie, acuta e squillante ma allo stesso tempo melodica e intonata, che funge quasi da quarto strumento musicale. Anche la linea di basso è super sfaccettata e interessante e si sposa molto bene con la chitarra e i suoi assoli. L’energia che sprigiona questo disco è unica e inconfondibile e siamo sicurx che conquisterà anche chi non è abituato ad ascoltare d-beat! Lavoro davvero stupendo!
Goulamas’K – Sempre Aquí (DIY | CD)
Non era scontato, per questo nuovo album dei Goulamas’K, eguagliare l’altissimo livello dei suoi predecessori, soprattutto di quel capolavoro che è “Luna Roja”, del 2021. E non era nemmeno facile evitare di cadere nell’autocelebrativo, visto che esce in occasione dei 25 anni di attività della band portabandiera del punk occitano. Eppure la storica formazione, ormai rodata con i recenti arrivi in line-up, si guadagna a mani basse un posto nell’Olimpo dei migliori album dell’anno restando fedele a se stessa, con le radici ben piantate nella tradizione e nel territorio locale, ma aprendosi ad abbracciare la modernità e l’internazionalismo con un disco che guarda dritto al futuro. Strumenti antichi e nuovi, e la voce che si fa strumento con parole assonanti e idiomi che si sovrappongono, ritmi che spaziano dallo ska all’hip hop, privilegiando stavolta le suggestioni reggae, senza perdere l’energia travolgente caratteristica della band che dà il meglio di sé dal vivo (visti l’estate scorsa in Francia, devastanti!). “Sempre Aquí” è un viaggio che ispira pace e felicità, spirito di rivolta per le ingiustizie e amore per le cose che ci fanno stare bene, fiducia in un futuro che possiamo sognare, con la consapevolezza di poter cambiare il mondo se sapremo essere la sabbia nell’ingranaggio. Un viaggio a colori caldi e pastosi verso terre lontane da cui però, con in tasca nuovi suoni e nuove parole, si torna sempre, immancabilmente, a casa.
the Hope Conspiracy – Tools of Oppression/Rule by Deception (Deathwish Inc. | LP 12″ / CD)
Questo disco entra di corsa nel Diyno mensile, aspettato fino all’ultimo secondo con trepidazione non ha assolutamente deluso le aspettative. La storica band di Boston ha raccolto in 10 tracce tutta la rabbia hardcore che poteva e ha pubblicato un disco che lascia senza fiato, come era intuibile dai singoli già usciti nei mesi passati (ad esempio “The West is Dead”). Il disco si apre con pochi accordi decisi, una batteria martellante, una sirena da il via e boom: si è travolti nel vortice! Traccia dopo traccia testi di denuncia e di rabbia si accompagnano all’hardcore di ottima qualità. Non manca davvero nulla. Da ascoltare a ripetizione!
Hot Water Music – Vows (End Hits Records (EU), Equal Vision Records (US) | CD, LP 12″)
Il nuovo disco degli Hot Water Music arriva per il loro 30esimo compleanno. Per questo disco il gruppo della Florida ha deciso di coinvolgere molte delle amicizie costruite negli anni. Molti dei brani prevedono infatti collaborazioni (ad esempio la traccia di chiusura del disco con the Interrupters). Nonostante molti voci si sostituiscano a quella di Chuck Ragan lo spirito del gruppo è ben presente in tutte le tracce. L’impronta post-hardcore classica del gruppo si riconosce e si sente, senza finire mai però in auto-celebrazione. Un disco che non annoia, un ottimo prodotto di qualità ma questo non stupisce, in 30 anni questi ragazzi qualche cosa l’hanno imparata!
Invertebrates – Sick To Survive (Beach Impediment Records | LP 12″)
Mettiamo le cose in chiaro subito: se vi piace il caro vecchio hardcore punk anni ’80 questo album vi farà gridare al miracolo! Stiamo parlando di un album che è già seriamente candidato a disco dell’anno nel suo genere. La band di Richmond, Virginia torna dopo un paio di piccole pubblicazioni a devastarci piacevolmente i timpani, sfoderando 10 tracce tirate, velocissime, ferocissime con riff tra i migliori della classe e un basso prepotente sia a livello di giri che di suono. Grazie poi alla voce esplosiva e urlatissima che sembra scuoterti e una batteria che va a mille allora vi sembrerà di essere tornati negli anni ’80 tra Black Flag, Minor Threat e Circle Jerks. Capolavoro assoluto!
Plankton – In Balia Delle Onde (NKTN Rehorz, Malammòre DIY, Valley Distro, Rumagna Sgroza, Radio Punk | CD)
L’album era uscito in punta di piedi lo scorso anno su youtube e su bandcamp con l’annuncio che si cercava una cospirazione DIY per dargli una veste fisica. Così queste nove canzoni escono in questo maggio 2024 in formato CD impreziosite dalla grafica curata da Borga (tatuatore ligure nonché membro di band quali Losers Parade, Downright). Siamo estremamente felici di aver partecipato a questa coproduzione perché l’album è devastante, siamo amici e stimiamo alla follia le adorabili persone che suonano in questa band. Parlando del disco queste nove tracce descrivono alla perfezione la band, che miscela sapientemente la giusta dose di melodia e potenza che crea un forte impatto e gli conferisce un sound assolutamente personale. Le canzoni sono pregne di un punk hardcore vecchia scuola con un certo alone di hardcore melodico/punk rock californiano e questo ibrido si sente anche nei testi, perlopiù politici, visto il modo di affrontarli a metà tra la rabbia, l’urgenza e l’ironia. Album pazzesco!
Da tenere d’occhio anche…
AAVV – Catalunya Explota (Kasba Music | LP 12”). Compilation dell’etichetta catalana Kasba Music in occasione del ventesimo anniversario con 16 brani (2 a testa) di diverse band: Les Buch, Ratpenat, Againsters, Batec, Brot Bord, Nafra, Dalla, Ratpenades. Il meglio del punk hardcore catalano attuale!
Abyecta – Eps Collection (Symphony of Destruction | LP 12″). Iniziato come progetto solista da parte della cantante cilena Carolina, la band cambia lineup a seconda di dove si trova in tour. Punk con riff sparati a raffica dalle influenze un po’ hardcore un po’ metal, voce carismatica e batteria martellante. Una bella raccolta dei loro due EP, da avere!
The Anti-Queens – Disenchanted (Stomp Records | CD/cassetta/LP 12”). Punk rock da Toronto, Canada, melodico ed energico al tempo stesso. Voce graffiante e testi incisivi contro il patriarcato e per l’inclusività. 13 tracce da ascoltare tutte d’un fiato!
Bootcamp – Controlled Burn (Pokeys Records | Cassetta, 7″). 4 canzoni hardcore punk veloci, taglienti e schiette, con testi impegnati politicamente sia sul fronte dell’ambiente sia contro il genocidio in corso e per la libertà del popolo palestinese. Di grande impatto!
Bootlicker – 1000 Yd. Stare (Static Shock, Neon Taste | LP 12″) 10 tracce di punk hardcore con un pizzico di influenze garage / rock ‘n roll nei riff di chitarra. Batteria pestata e urla nel microfono. Un disco potente, violento, rumoroso e veloce, proprio come piace a noi!
Counting Coins – Still Poor. Una melodia ripetuta ossessivamente saltando dallo ska-punk al gipsy all’hip hop e ritorno, diverse volte all’interno della stessa canzone. Il quintetto inglese con disinvoltura fa pogare, skankeggiare e ballare la giga, la polka e il valzer. Per amanti degli esercizi di stile!
Grim Luck – Grim Luck. Concept album, musical, o, come lo definiscono loro stessi, “skapera”, un’opera ska che in 12 brani racconta le piratesche avventure della Grim Luck crew. Un progetto ambizioso della band californiana con una grande varietà di stili e strumenti musicali che non mancherà di stupirvi.
Home Invasion – Enemy (War Records | LP 12″). Arriva da Chicago questa macchina schiacciasassi dedita ad un hardcore massiccio con stacchi portentosi e dai suoni freschi e corposi. 12 tracce deflagranti che vi faranno alzare a palla lo stereo!
Judy and The Jerks / Shitty Life – Split (Earth Girl Tapes | cassetta / Refuse Records | LP 12″). Split fresco ed energico contenente 10 canzoni di Judy and The Jerks, band del Mississippi che propone un hardcore dalle sonorità garage punk, veloce e diretto e 4 tracce degli Shitty Life, quintetto di Parma dedito ad un punk sporco sempre dalle forti sonorità garage e rock n roll. Due band che stanno benissimo insieme sullo stesso disco!
Lion’s Law – Si le ciel vient à tomber (Une Vie Pour Rien Vinyles | LP 12″). Una splendida raccolta di tutti i brani cantati in francese da parte di una delle band più importanti del panorama oi! contemporaneo. Ci sono anche due brani nuovi sempre in lingua francese e la versione rifatta per l’occasione del classico della band “Lafayette”. Disco da avere!
Plague Bomb – Human Obsolescence (No Hope Records | Cassetta). Il quartetto romano è all’esordio come band ma è formato da persone attivissime nella scena da tempo e l’esperienza si sente tutta. Grindcore devastante a due velocità: tupa tupa e blast beat. Se la nota sbarrata è il vostro credo, lo ascolterete a raffica!