diyno mixtape marzo 2024

Diyno Mixtape: Le uscite di marzo 2024 – i nostri consigli

Le uscite di marzo 2024 che vi consigliamo nella nostra rubrica mensile Diyno Mixtape

Anche in questo mese di marzo abbiamo scoperto e ascoltato tanta roba, selezionando per voi le uscite che trovate in Diyno Mixtape. Vi porteremo a fare un viaggio che attraversa tanti Paesi come Italia, Grecia, Francia, Germania, Inghilterra, USA, Canada, Australia, Singapore, Paesi Baschi e Catalogna. Come sempre largo spazio a diversi sottogeneri: parleremo infatti di punk oi!, post-punk, hardcore, post-hardcore, ska punk, punk rock, crust, d-beat e altro ancora, in più vi segnaliamo alcune uscite cartacee. Allacciatevi le cinture!

NB: L’elenco è in ordine alfabetico per band/autore e non è una classifica.
Siate curiosx e se avete consigli o pareri da darci sulle uscite di marzo, scriveteci pure sui nostri social o via mail!

Se vi interessa la copia fisica di questi album scriveteci pure a info@radiopunk.it dato che alcuni sono presenti in catalogo, altri potrebbero essere disponibili su ordinazione.


Autolyse – Vaincre l’optimisme (Offside Records, L’Ouïe Pleure, Idées Noires Éditions)

Sei canzoni che suonano come dinamite! Sin dall’inizio questa band mette in chiaro il mood generale: suoni ruvidi, cantato in francese rabbioso e canzoni dirette, esplosive e senza fronzoli. Dritte al punto, con un tiro che ti rapisce fin da subito e con una cazzimma ineguagliabile. Stiamo parlando di oi! mescolato ad hardcore con qualche eco raw punk e rock n roll e stiamo parlando di una band francese, territorio che in materia punk è, a dir poco, in forma. La band di Villejuif, città della regione dell’Île-de-France, ha tra i componenti ex membri di À Cran, Récidive e Iron Storm e a livello di tematiche scrive di periferia, ipersessualità, omoerotismo e si scaglia contro la borghesia. Un disco estremamente crudo, tagliente e potentissimo che siamo certi vi sorprenderà, impreziosito da un artwork vecchia scuola e perfettamente calzante!


Blowfuse – The 4th Wall (Infected Records, Epidemic Records, SBÄM, HFMN Crew | CD/LP 12”)

Gran ritorno per la band punk rock/hardcore di Barcellona, che ormai ci ha abituati a riff accattivanti e tanta, ma proprio tanta energia sia live sia negi album. Come i precedenti, “The 4th Wall” è un album carico di tutti quegli stili che contradistinguono la band spagnola. E dunque del sano e veloce punk rock unito a delle melodie anni ’90 quasi nu metal e ovviamente la velocità dell’hardcore.


Call me Malcolm – Echoes and Ghosts (Bad Time Records | CD/LP 12”)

Periodo d’oro per la formazione inglese. Dopo aver firmato con Bad Time Records, infatti, hanno annunciato un tour negli USA con alcune date già sold-out e nel frattempo hanno fatto centro ancora una volta con un bell’album. Come i suoi predecessori, questo “Echoes and Ghosts” è una sorta di concept album, sempre sul tema più caro alla band cioè la salute mentale. Dai precisi riferimenti temporali che appaiono nella prima e nell’ultima, si comprende che le dieci tracce si snocciolano come pagine di un diario che copre l’arco di 24 anni, dal 1998 al 2022. Eppure ciascun brano è potenzialmente un singolo, sono tutti molto efficaci sia musicalmente che a livello di testi. Se amate uno ska-punk “dai denti affilati, infuso di armonia e delicatamente feroce”, con una batteria potente e melodie molto orecchiabili, “Echoes and Ghosts” è quello che fa per voi!


Coxtola – Certi Giorni Sono Peggio di Altri (Mondo Trasho | CD-R, Cassetta)

“Certi giorni sono peggio di altri” fa per te se senti il bisogno di ascoltare qualcosa di tiepido e confortante, qualcosa che ti accarezzi e che allo stesso tempo scavi dentro di te scuotendoti. Con queste 7 tracce di emotivo punk alla Kina, sembra che i Coxtola da Sondrio, abbiano proprio pensato a noi etern* malinconic* e amanti dei giorni di pioggia. Testi introspettivi e dolcemente tristi, che affrontano tematiche relazionali e personali, ma anche sociali come in “Quello che resta”, si intrecciano ad una chitarra melodica e pulita unitamente a basso e batteria che danno il giusto solido supporto senza rinunciare alla propria personalità. La voce poi, viene sfruttata nelle sue sfumature fondendo frasi parlate, cori e cantato pulito a parti urlate ma anche a frasi sussurrate. Davvero unico!


Dishönor – Chain Reaction, Mass Extinction (Septic Aroma of Reeking Stench, Aspects of Noise | EP 10″)

La Grecia ultimamente sta comparendo spessissimo nei nostri Diyno Mixtape e oggi infatti ha catturato l’attenzione questo devastante gruppo di Salonicco che assalta le nostre orecchie con un EP di 6 tracce crust punk d-beat. I suoni sono perfetti, così come la voce urlata che conferisce potenza e grande impatto ai testi anti-sistema che suonano come un grido di rabbia contro la guerra, il capitalismo e l’essere umano che sta devastando il Pianeta. La band fa il suo lavoro scrivendo a livello musicale sei canzoni devastanti con una batteria martellante e dei riff dalla giusta dose melodica sparati all’impazzata. Menzione d’obbligo per la grafica minimale ma adattissima al mood del disco, fatta da Khaos Art. Un disco crust d-beat decisamente sopra la media, da avere!


Girth Control – Life’s too short for Girth Control (Insidious Industries | LP 12”)

La copertina di questo disco ha un aspetto molto serio: scritte dorate su fondo verde scuro, sembra quasi un saggio di argomento scientifico o filosofico. Guardatela bene perché è l’unica cosa seria che vedrete o sentirete. Vogliamo parlare del fatto che il disco, disponibile anche nella versione color Doritos, arriva corredato da un profumatore per ambiente gusto pizza? O che le 25 tracce (sì, 25!) vertono su argomenti che farebbero la gioia di Homer Simpson come pizza, birra, Doritos, caffè, oziare sul divano…? Bob, Jay e Mark da Albany, New York, riescono a intrattenerci per ben 47 minuti a ritmo di punk rock e ska-punk e diciamocelo, si divertono un mondo anche loro. E, a pensarci meglio, di serio c’è dell’altro. In primis che sanno suonare, e bene. E, last but not least, che questo disco un messaggio ce l’ha, ed è proprio in quella scritta dorata del titolo: la vita è breve, quindi gustiamocela come una pizza e non sprechiamola! “No, I won’t tolerate a waste of pizza!”.


Gurs – Gerran Bizi Gara (Symphony of Destruction | LP 12″)

Per le persone più attente, storicamente parlando, il nome della band rimanderà immediatamente al tristemente famoso campo di internamento francese ai piedi dei Pirenei, Gurs appunto. La band sceglie questo nome per ricordare le vittime della repressione politica e della discriminazione razziale e decide di rafforzare il connotato politico antifascista di questo disco attraverso il titolo, che significa “Viviamo in guerra” in basco, con le tematiche delle canzoni, cantate in spagnolo e in basco, unitamente all’immaginario suggerito dalla meravigliosa copertina di Aritz Aranburu. Musicalmente parliamo di 8 canzoni post-punk con influenze hardcore e vagamente oi! che ricordano la nuova ondata francese di band come Syndrome 81, Bleakness, Cran ma anche di band come i greci Chain Cult. Brani diretti, cupi, con un basso dal sound maestoso e queste linee di chitarra che ti entrano in testa e ti avvolgono come una nebbia gelida. La grandezza di questo disco e di questa band è che nonostante le numerose reference, mantengono uno stile unico, originale e personale distinguendosi da chiunque altro. “Gerran Bizi Gara” per quel che ci riguarda è già tra i dischi dell’anno!

Per chi volesse approfondire meglio la storia del nome della band vi consigliamo questo articolo di DIY Conspiracy.


Katastrophen-Kommando – Nettikettenschwindel (Dackelton Records, Broken Silence | CD/LP 12”)

Questo titolo che sembra uno scioglilingua è in realtà una fusione tra la parola tedesca Ettikettenschwindel (letteralmente truffa dell’etichetta), che significa pubblicità ingannevole, e netiquette, il “galateo” del web. Come ben illustra anche la copertina, un’invitante torta che cela una fetta tagliata in una maniera che urterebbe anche il più flebile senso dell’ordine, questo geniale album del trio di Dortmund è dunque una spietata fotografia della società capitalista contemporanea. L’apparenza che inganna, la confezione che, volutamente e fraudolentemente, differisce dal contenuto. Così i 13 brani di allegro, leggero, divertente punk rock che a tratti sconfina nel rock’n’roll o nello ska, celano testi che affrontano argomenti seri e drammatici. Il bullismo e l’autocolpevolizzazione di chi lo subisce in “Kein Problem”. La sofferenza degli animali di allevamento in “Lasst die Sau raus”, in cui la melodia quasi infantile unita alla crudezza del testo crea un effetto straniante e straziante. L’importanza del consenso anche nei luoghi di divertimento in “Master of Spaß”: “Noi tre – su un palcoscenico come persone privilegiate di sesso maschile – vediamo come nostra particolare responsabilità quella di riflettere sul nostro ruolo e quindi anche di essere parte della creazione di spazi sicuri”, commentano Zecki, Schmalle e Dän. E non possiamo che approvare.


Laura Jane Grace – Hole In My Head (Polyvinyl Record Co. | CD/LP 12”)

Accantonati per ora gli Against Me!, Laura Jane Grace sforna un altro album solista, ancora una volta intimo e graffiante. Ma senza abbandonare la rabbia e l’essenza punk che contraddistingue la cantautrice. Alti e bassi, sofferenza e momenti più calmi, tutto si fonde grazie alla voce e alla chitarra di Laura Jane Grace in “Hole in My Head”.

Nota: Sì, è uscito a febbraio, ma per vari motivi l’abbiamo ascoltato solo a marzo.


Radigals – Unbroken (Hardcore Detonation, Pelir Productions | Tape, CD)

La band di Singapore tutta al femminile è attiva dal 2012 e in questo 2024 bussa alle nostre porte con un EP di 7 canzoni energiche e impregnate di un hardcore potente, diretto e feroce e dalla giusta dose melodica nei riff. I testi esprimono con rabbia e determinazione sentimenti di dolore come ad esempio la perdita di persone care, trovando la forza l’una nell’altra per andare avanti, ma anche la solidarietà, mostrando la propria posizione contro il genocidio in corso in solidarietà al popolo palestinese. Immancabili poi le tematiche contro il patriarcato e il sessismo che imperversa nella società, cercando di motivare le donne a non aver paura e a lottare contro i ruoli e le convenzioni che la società vorrebbe imporre. Un EP che suona come un grido di forza e coraggio che scuote e ricarica le pile a suon di punk hardcore!


STREBLA – Annegare (The Ghost is Clear Records (USA), Vollmer Industries, Rodomonte Dischi, Controcanti Produzioni, Bari Hardcore, Poison Hearts, troppistruzzi, 1a0, Fresh Outbreak Records | CD)

10 canzoni per un totale di 20 minuti che incasellare in un genere o in uno stile è già di per sé un’eresia. C’è talmente tanta urgenza, veleno e voglia di sperimentare che è francamente impossibile dire cosa fanno. Già, perché la band di Bari si muove in un territorio che esplora hardcore, noise rock, post-hardcore, insomma un bel mix di rumore dall’attitudine DIY. Questo secondo album sembra scritto, registrato e buttato fuori di getto, si sente tutto il disagio e il bisogno della band di fare del sano caos e quel che ne viene fuori è meraviglioso, un piacevole arrembaggio con su issata la bandiera della Bari Hardcore. I testi parlano di ciò che la band sente e vive sulla propria pelle, affrontando temi politici e introspettivi e calzano a pennello sia con la voce urlata e irrequieta sia con la strabordante energia della parte strumentale. Un disco clamoroso che ci insegna come l’autoproduzione sia la via migliore per esprimersi!


Terminal Filth – Traces Towards Oblivion (Agipunk | Mini-LP)

Dopo l’impressionante debutto con “Death Driven”, la band di Berlino torna alla carica con questo mini-LP di quattro tracce della durata di circa 20 minuti. Accompagnato da un post che cita l’astronomo Carl Sagan e “Pale Blue Dot”, questo disco va vissuto infatti come un viaggio oltre i confini dell’umanità e del pianeta, cercando di guardare la Terra da lontano, dalla prospettiva di qualcuno (o qualcosa) che la lascia per sempre, essendo l’ultimo residuo di un mondo che non c’è più e voltandosi all’indietro per un ultimo sguardo nel vuoto dello spazio. I testi affrontano temi esistenziali, la relazione con il mondo e lo spazio che ci circonda, mentre musicalmente siamo di fronte a un crust punk / stenchcore (Nomen omen, visto che il nome della band è il titolo del disco culto dei Deviated Instinct, pionieri di questo sottogenere). Riff esplosivi con la giusta dose di melodia, tinte oscure, voce urlata e disperata e delle ritmiche a volte cadenzate a volte più incalzanti rendono questo disco una gran bella gemma, con la ciliegina sulla torta di un artwork magistrale!


Wise Guise – Kick the Hive (CD)

Debutto col botto per la band femminista e anticapitalista di Toronto, Canada. “Kick the Hive” è un calcio a tutto ciò che ci imprigiona. Soprattutto alla società patriarcale e maschilista che, come nel gioco “Simone dice”, impone alle ragazze ciò che devono o non devono fare e pretende che la scelta di non avere figli non sia un’opzione. Ma anche alla mania dei social, l’apparire e ricevere consensi a tutti i costi che toglie tempo e respiro alla vita vera. Musicalmente, “Kick the Hive” è anche un calcio ai confini di sottogenere in un cambio continuo di ritmi su cui la voce, graffiante ed espressiva, si arrampica e scivola spezzando le parole con un effetto di grande potenza emozionale. Notevole anche la presenza del sax nel brano “Neon God”. L’EP si chiude con “Troubled Young Man”, uscita qualche tempo fa come singolo, contro le giustificazioni (“in fondo era un bravo ragazzo”) per gli autori di crimini a sfondo razzista e sessista. Unico difetto di questo disco? Finisce troppo presto!


Da tenere d’occhio anche…

Across – Blackout (Duff, Tuscia Clan, I Ragazzi Fan Da Sè, Mastice Produzioni, Underground Stars Records, Gi-Kill Autoproduzione, Impeto Records, Flamingo Records, Poison Hearts, Rumagna Sgroza Records | LP 12″). La band cosentina tira fuori un album dalle sonorità hardcore melodiche con una vena a tratti cupa a tratti furente. Gran bel lavoro!

Aingura – Garenaren Arrazoia. Secondo album della band che si definisce “musica per momenti bui, fatta di impegno, amore e passione combattiva”. Sette brani in basco, uno in spagnolo, molto melodici e orecchiabili, in bilico tra oi! e punk rock.

Animal Byproducts – Groundwork (INiiT Records). Un bizzarro quartetto da Manchester che vi incuriosirà. Punk con un basso pulsante, una tromba suadente e improvvisi cambi di ritmo. Ironia, giochi di parole, allitterazioni e un pizzico di poesia.

Brux – Fills De La Nit (La Vida Es Un Mus | 7″). Una splendida combo perfetta tra oi!, punk ruvido e post-punk che dopo l’uscita in cassetta a fine 2023 esce in formato 7″ per la gioia dei fan del vinile!

Future of Despair – S/T (1753 recordings | Cassetta). Da Los Angeles torna alla ribalta questa band che si prodiga in un metal punk che ricorda band come gli Inepsy. 9 tracce deflagranti impreziosite da un artwork evocativo.

Incisions – Living Proof (TNS Records). 5 canzoni hardcore punk che tra riff dalla giusta dose melodica, voce urlata e un tiro arrabbiato riescono a entrarti da subito in testa. La loro proposta è fresca e originale, dategli assolutamente un ascolto!

The Kittyhawks – From brass to bullets (CD/LP 12”). Album d’esordio spumeggiante per la band australiana: ska-punk divertente e orecchiabile tutto da ballare con le due voci che si alternano a creare melodie accattivanti.

Profilo Basso Fanzine #53. Dal 2012 questa fanzine autoprodotta “for the price of a pint” ci conduce in un mondo fatto di musica punk, oi!, british, stadi, sottocultura casual, informandoci anche su prossimi album e prossime date. Un lavoro collettivo di scrittura molto interessante e completamente DIY!

RefuseResist #17. La fanzine raggiunge il quinto anno d’età con questo nuovo numero strepitoso. Tanti articoli interessanti tra interviste e recensioni che vi accompagneranno a scoprire band e artistx del panorama underground italiano, tra metal, punk, hardcore e altro ancora!

Scemo – Ecate (DIY). 6 tracce sparate a raffica di punk hardcore essenziale cantato in italiano che conosce due tempi: veloce e velocissimo! 6 minuti circa di grande impatto sonoro!