diyno mixtape marzo 2025

Diyno Mixtape: il meglio delle uscite di marzo 2025 – i nostri consigli

Le uscite di marzo 2025 che vi consigliamo nella nostra rubrica mensile Diyno Mixtape

Anche in questo mese di marzo abbiamo scoperto e ascoltato tanta roba, selezionando per voi le uscite che trovate in Diyno Mixtape. Come sempre ampio spazio a diversi sottogeneri e band provenienti da vari Paesi del mondo. Buon ascolto!

Siate curiosx e se avete consigli o pareri da darci sulle uscite di marzo, scriveteci pure sui nostri social o via mail!

Se vi interessa la copia fisica di questi album scriveteci pure a info@radiopunk.it dato che alcuni sono presenti in catalogo, altri potrebbero essere disponibili su ordinazione.


Post Punk

Astio – Tempio Inganno (Agipunk | LP / Urticaria Records, Gone Blind Records, A World Divided | Cassetta)

Il gruppo di Trento colpisce ancora! Sonorità post punk solidissime, canzone dopo canzone questo disco ci cattura e ci regala momenti di grande musica. Oltre all’ascolto del tempo va dedicato a leggere l’introduzione al disco e i testi, di gran qualità. “Alza lo sguardo, sii consapevole di ciò che ti circonda e brucia il Tempio dell’inganno
Grandi Astio, continuate cosi!


Utopie – Virage (Symphony of destruction, L’ouïe pleure records, Don’t trust the hype, Dans le vide, Les choeurs de l’ennui, Les âmes d’Atala | LP 12”)

Gli Utopie da Lille escono con questo disco composto da 10 tracce di punk contaminato dal post punk, cantate in francese e caratterizzate da quelle sonorità cold-punk che ci fanno letteralmente impazzire. Basso e batteria profondi e ritmati, riff di chitarra ipnotici e una voce decisa compongono il giusto mix per chi ama le band del filone post-punk francese. Menzione d’onore per l’artwork suggestivo (realizzato da Barreto) e per lo studio di Jacky, dove la band ha fatto il master del disco, nome che ormai è diventato sinonimo di garanzia. Disco da 10+!


Columba Triste S/t (Lada, Une Vie Pour Rien Vinyles, L’ouïe Pleure | 12”)

Arriva da Lille questo 12” dei Columba Triste, con un mix collaudato tra punk e post punk ci ha mandato fuori di testa già dal primo ascolto! Cantato in francese carico di energia, riff freddi e taglienti, basso e batteria solidi e quel mood cold punk ci hanno letteralmente fatto divorare le 5 tracce. Speriamo di vederli presto dal vivo!


Grindcore / Hardcore

Fracture – Consuming Chaos (Radio Punk, Charles Records, THC DIY Prod., Wrong Disk Records, Flames Don’t Judge, Rumori in Cantina | CD)

Abbiamo coprodotto insieme ad altre etichette DIY il nuovo album in CD Jewel Case della band di Modena Fracture. 9 canzoni caotiche ed estreme per chi ama sonorità in sospeso tra grindcore e hardcore con riff taglienti, voce devastante e blast beat e tupa tupa come se piovesse. L’artwork a cura di Illmut Aksam e Matteo Boschini ci proietta perfettamente nell’atmosfera oscura del disco. Fate vostro questo lavoro a dir poco esplosivo!


Crust punk

Languid – Shove Their System Up Their Ass (Desolate Records,D-Takt & Råpunk Records | LP 12″)

La band canadese torna con il quarto disco e noi non potremmo esserne più felici. Era scoccata la scintilla al loro concerto a XM24 nel 2019 dove la band era passata in tour con gli Headsplitters. In questo disco la band ci guida con riff granitici, voce ruvida e carismatica e tiro che ricorda i pionieri Discharge ma anche gli svedesi Meanwhile. 12 tracce deflagranti per amanti di sonorità crust punk dal tocco d-beat! Pochi fronzoli, tanta pacca!


Tetem – Egy másik világ pokla

Esce il secondo album della band ungherese Tetem e fin dalle prime battute ci sconvolge in positivo. Un incredibile miscuglio incendiario di crust punk, d-beat, elementi melodici e metal oscuro. Fin da subito, grazie alla chitarra che alterna parti dritte a parti più orecchiabili (passatemi il termine), il paragone che viene in mente è quello dei Tragedy, His Hero Is Gone o dei Wolfbrigade, ma anche vagamenti degli Hiatus in “The Brain”. La prova vocale è pazzesca e la batteria forsennata corre a tutta velocità per queste 8 tracce di cui 3 cantate in inglese e 5 in ungherese. L’atmosfera solenne che imperversa per tutto il disco lo rende una vera e propria chicca per gli amanti del genere!


Hardcore Punk

The Hell – S/T (Drunken Sailor, Sorry State | 7″)

La band di Cleveland ci fa piombare nell’atmosfera dei gloriosi anni 80′ del punk hardcore, tra chitarre sferraglianti, cambi di ritmo e voce ruvida e graffiante. 5 canzoni di cui le prime 4 veloci e brevissime e l’ultima della durata di oltre 5 minuti che occupa l’intero lato B del 7″, che ci accompagna in maniera ipnotica e lisergica alla fine del disco. Se amate band come Germs, Zero Boys e Lewd, andrete fuori di testa per questo dischetto.


Spam Caller – Bad Connection (Phage Tapes | LP 12″, cassetta)

Queste nove canzoni arrivano direttamente dalla sala prove della band di Novato in California, dove sono state registrate in maniera assolutamente precisa. Una grandissima lezione di hardcore punk alla vecchia. Un disco veloce, potente, incazzato, con stacchi violenti, sfuriate a go go e la voce furibonda e urlata per tutto l’album che pare strattonarti e suonarti la sveglia! Che bomba!


M.A.I. – Morte Agli Infami

Punk hardcore vecchia scuola che infiamma i nostri cuori con queste 5 tracce alla Attrito, Tear Me Down, Grandine, giusto per dare qualche riferimento. Bei testi, dritti al punto e cantati con grande rabbia, sound tagliente e grande prova di tutti gli strumenti in campo. Un disco che suona come una molotov che si rompe!


Punk Rock

The Useless 4 – S/T (Wild Honey Records | LP 12″)

Questo giovanissimo quartetto di Bergamo è composto dalle gemelle Elisa e Sara, chitarrista e cantante e dai fratelli Federico e Claudia, batterista e bassista. La band pensate si è formata nel 2019 quando avevano solo 12/14 anni! Gli Useless 4 escono a marzo con il loro disco d’esordio con 7 canzoni a cavallo tra punk rock e grunge, infatti i primi nomi che ci vengono in mente sono Ramones, Nirvana e L7. Questo S/T è una bomba sia come artwork, tanto semplice quanto efficace, sia come stile e sound. Tra gli aspetti da sottolineare di questo disco ci sono il fatto che questo lavoro sia stato registrato in una sola ripresa, dal vivo e che il tutto è partito con la proposta “Se venerdì salti la scuola, ti registro un album”. Date fiducia a questo LP, non ve ne pentirete!


Boss’ Daughter / Big Time – Party Twister Split (Asteroid M Records | 7”)

Split composto da quattro brani, due per band, dei Boss’ Daughter da Reno, Nevada e i Big Time da Seattle. Punk rock dall’energia super travolgente e dal ritmo veloce che vi conquisterà sin dal primo ascolto. E che dire degli splendidi felini in copertina (Party e Twister, appunto!) ritratti da Joe Raposo (RKL, Lagwagon)?


No Drama – Tensión Perdida

Ottimo esordio per questa nuova band di Madrid, che definisce la sua musica “canzoni di amore e lotta”. Il quartetto, nella classica formazione voce, chitarra, basso e batteria, si inserisce nel ben consolidato filone del punk rock cantato in spagnolo, energico e con testi dal forte contenuto politico e sociale. Nell’album, composto da 8 tracce, è presente anche un featuring della band militante femminista e antifascista Caña y Media nel brano “Desapercibidx”. Tenete d’occhio questi ragazzi, perché promettono molto bene!


Heathcliff – Postcard from a ParaHell Universe (SBÄM Records, Bearded Punk Records, Double Helix Records, Pee Records | LP 12”)

Immaginate un viaggio dal metal al reggae e ritorno, con in mezzo tanto velocissimo e adrenalinico skatepunk stile anni ’90: questa è la spettacolare cartolina che ci inviano gli Heathcliff, da Monaco di Baviera ma con la California nel cuore. 10 nuovi brani cantati in inglese più una cover di “Friends ‘til the End” dei Millencolin, che amerete se tra i vostri ascolti preferiti ci sono Bad Religion, Pennywise e No Use For a Name. Da avere assolutamente!


20 Minutes – Sucks (Venti3 | LP 12”)

La band di Domodossola spacca dal vivo e questo disco conferma che sono una mina fotonica. Citando la presentazione “20 minuti di nome e di fatto”, dato che il concetto è semplice: punk rock diretto senza fronzoli, con un sound a metà tra Iggy Pop e il primissimo punk hardcore. Album grandioso!


Post-Hardcore

Irma – Del Nostro Scontento (Tutto Il Nostro Sangue, Entes Anomicos, Dancing Rabbit Records, Salto Mortale Music, Longrail Records | LP 12″)

L’album, così come il nostro progetto, è dedicato a Irma Bandiera, partigiana e medaglia d’oro della Resistenza. In tempi bui, non diversi da questi, un esempio di speranza, forza e fede incrollabile nell’essere umano. Passeranno i morti, ma resteranno i sogni

Con queste parole imponenti e importantissime facciamo partire il disco dei lodigiani Irma. Band che abbiamo già visto dal vivo e che tanto ci aveva convinto. L’artwork perfettamente in linea con la proposta musicale ci accoglie nel mood generale del disco, dove i testi, magnifici e ad alta Resistenza, ci portano in una montagna russa di cambi di ritmo in sospeso tra post-hardcore, emo e hardcore punk. I suoni sono perfetti e cristallini mentre la voce straziante e a volte pulita si intreccia alla grande con i cori inferociti. La chitarra e il basso si mescolano alla perfezione e quando si alternando escono fuori in maniera sontuosa, sostenuti dalla batteria, massiccia e devastante. In loop da quando è uscito, capolavoro!


Stormo – Tagli/Talee (Prosthetic records | LP 12’’, CD)

Potenza e rabbia condensate in 11 tracce di grande qualità. Gli Stormo sono sempre una garanzia! Dopo una breve intro strumentale questo nuovo disco ci trascina in un vortice tagliente di suoni senza sosta, traccia dopo traccia questo album scorre senza perdere un colpo. Non perdetevelo!


Sludge / Hardcore Punk

Moral Injury – Infiltration Tactics

Dal New Hampshire, USA arriva questo album dall’artwork e dal titolo assolutamente evocativi del mood generale del disco. Queste 7 tracce scorrono via in un’altalena di ritmi, con riff sporchi, grattati e questo generale sound fuzzoso tipico infatti della proposta musicale della band: uno sludge contaminato da metal e dall’hardcore punk più marcio. Questo disco sia quando rallenta che quando parte sparato a raffica è una cannonata. Alzate il volume e lasciatevi stordire!


Ska Punk

Skabara – Fyra svåra år (DIY | LP 12”)

“Quattro anni difficili”: è il significato del titolo di questo bell’album, il secondo della band ska-punk svedese. I componenti del gruppo hanno alle spalle diversi background musicali, dal classico two-tone al surf rock, dal metal al reggae-ska giamaicano e da questa pluralità di generi nasce l’eclettico sound del disco, in cui convivono con disinvoltura anche atmosfere “cold” stile anni ’80 e ballabilissimi swing. I testi, tutti in svedese (grazie, traduttori automatici!), descrivono efficacemente diversi stati d’animo, dalla sensazione di avere tutto il mondo sulle spalle alla claustrofobia di una relazione tossica, all’ossessione dei ricordi che opprimono come fantasmi, il tutto inserito nel difficile contesto sociale attuale. Da non perdere!


Swigfoot – S/T (DIY | CD)

Da Tucson, Arizona, arriva questa divertentissima band dedita a uno ska-punk scoppiettante, frenetico e super ballabile. E il divertimento non si limita all’aspetto musicale: anche i testi regalano momenti esilaranti, come per esempio quello del brano “Me, Myself, & Idioms”, costruito interamente con frasi fatte e modi di dire (ideale per un ripasso dell’inglese!). Oltre a 13 brani originali, la band si cimenta anche con due personalissime interpretazioni di canzoni leggendarie: “Fat Bottomed Girls” dei Queen e “The Bad Touch” dei Bloodhound Gang. Premete play e scatenatevi!


Irish Punk

The Cloverhearts – Loving in Squalor (Dead Ferret Productions | LP 12″)

Nel mese in cui ricorre la festa di San Patrizio non poteva mancare un disco in stile Irish punk, anche se proveniente dall’Australia. La band, che non ha bisogno di presentazioni per chi ama il genere, con questo album ci regala 11 pezzi che sin dal primo ascolto piantano le radici nella nostra testa per riemergere inaspettatamente nei momenti più improbabili e metterci una voglia irrefrenabile di danzare al suono di banjo, fisarmonica e tin whistle. I testi deliziosamente ironici prendono di mira le assurdità del mondo contemporaneo, dal complottismo all’ossessione da cellulari e computer, ma cercano anche (seriamente) umanità e solidarietà per contrastare avidità e ingiustizie. E, come da tradizione, non si può non inneggiare a whiskey e birra!


Oi!

Zeman – Ancor Non M’Abbandona (Hellnation Records, Rusty knife Records, Tough Ain’t Enough Records, Relaxomatic Vibrator Records | LP 12”)

Con questo titolo che cita Dante Alighieri, evocativo e solenne quanto la copertina, andiamo a poggiare la puntina sul disco e immediatamente veniamo trasportati negli anni ‘80, con questo oi! che strizza l’occhio ai Nabat. Le altre band riferimento su sound e riff sono – come detto nell’intervista – Beton Armè, Aresi, Ultra Razzia… e si sente! 11 tracce dinamitarde che scorrono via alla grande, tra riferimenti alla classe operaia e alle sottoculture skinhead e ultras. 


Fléau – S/T (Contra Records | LP 12″)

Se vi piace l’oi! combattivo dalla potenza deflagrante, alla Battle Ruins, Rixe, Lion’s Law per intenderci, questo disco farà per voi e vi farà impazzire. La band francese ci delizia con questo LP contenente 10 tracce incluse quelle dell’EP del 2021 che aveva subito fatto impazzire gli amanti di questo filone. Bell’artwork e grandissimo tiro!