Diyno Mixtape: Le uscite di novembre 2023 – i nostri consigli
Le uscite di novembre 2023 che vi consigliamo nella nostra rubrica mensile Diyno Mixtape
Ecco un nuovo episodio della rubrica che vi fa scoprire i nostri album preferiti del mese. Se vi siete persi l’articolo con i consigliati di ottobre, eccolo qui. Perché Diyno Mixtape? Diyno è un gioco di parole tra dinosauro (la nostra mascotte è un tirannosauro color magenta) e DIY – do it yourself – dato che questa è la nostra etica, la nostra bussola, il nostro metodo e spirito guida, il nostro mondo. Mixtape è per dare l’idea di un collage, di un insieme variegato di contenuti inerenti non solo a musica, ma anche eventualmente a fanzine, libri, film, progetti vari. Ecco quindi che in questo Diyno Mixtape di novembre 2023 la nostra redazione rappresentata dal nostro dinosauro andrà a mischiare o mixare un po’ di cosucce tratte dal mondo punk e diy! Oltre a ciò che consideriamo letteralmente imperdibile, in fondo troverete una sezione chiamata “da tenere d’occhio anche…” dove inseriremo altre chicche che ci teniamo a menzionare. Qui troverete ad esempio album che ci sono piaciuti, ma leggermente meno di quelli descritti sopra, ma che comunque vi consigliamo perché potrebbero appassionarvi. Potrete trovare anche demo, video, altri progetti particolari, ristampe, contenuti che non abbiamo avuto tempo di approfondire perché scoperti magari tardi o pubblicati a fine mese e altro ancora.
NB: L’elenco è in ordine alfabetico per band/autore e non è una classifica.
Siate curiosx e se avete consigli o pareri da darci sulle uscite di novembre, scriveteci pure sui nostri social o via mail!
Se vi interessa la copia fisica di questi album scriveteci pure a info@radiopunk.it dato che alcuni sono presenti in catalogo, altri potrebbero essere disponibili su ordinazione.
The Breed – Kingdom Dolorous (Mendeku Diskak | LP 12″)
Un disco diretto, senza tanti fronzoli. Dopo tre anni dal rilascio del primo demo, il gruppo olandese e` pronto a martellarvi i timpani senza pudore. Suono compatto e deciso, chitarre taglienti, basso poderoso e un probabilmente un abile fabbro alla batteria. 14 tracce rapide e possenti, perfette per schiacciare crani con grosse pietre e godersi in relax un tramonto apocalittico post atomico (almeno così loro suggeriscono). Insomma, prendete dei sassi e sparatevi a tutto volume ‘sto disco!
Citric Dummies – Zen and the Arcade of Beating Your Ass (Feel It Records | LP 12″)
14 canzoni in circa 23 minuti per questo album devastante della band di Minneapolis. I Citric Dummies dal 2016 ad oggi hanno pubblicato diversi lavori, tuttavia questo album, che come potete intuire dal titolo e dalla copertina fa riferimento a “Zen Arcade” degli Hüsker Dü, risalta particolarmente nella discografia per qualità, suoni e coinvolgimento. Le canzoni sono scoppiettanti, caotiche, pregne di un hardcore punk veloce, frenetico e trascinante. Infatti balzano all’orecchio subito i Circle Jerks e i Chain Whip di cui vi abbiamo parlato nello scorso Diyno Mixtape, ma anche Misfits e Ramones per le influenze più “sporche” e punk rock. I testi autoironici e scanzonati fanno umorismo su tutto senza sconti, risultando divertenti e perfetti per il mood generale dell’album. Allacciatevi bene le cinture: la strada è tutta in discesa e siete su una macchina senza freni con l’acceleratore premuto a manetta!
Daydream – Reaching For Eternity (Black Water Records, Sabotage Records | LP 12″)
Tre tizi strani di Portland, con una passione per l’estetica di Jodorowsky, decidono di fare del punk hardcore. Potremmo riassumere così l’attitudine che emerge ascoltando questo album dei Daydream. Un disco che sicuramente richiede del tempo per essere apprezzato nella sua interezza ma, una volta fatto, resta impresso per il suo carattere diretto ma complesso allo stesso tempo. Una sequenza inarrestabile di brani hardcore punk dai ritmi variegati con influenze garage e rock n roll che si sentono nel caratteristico suono della chitarra e della voce, volutamente effettate lo-fi. Il classico album che restituisce diverse sensazioni in base al contesto in cui lo ascolti: dal concerto in un basement marcio, in cui il pogo concitato ti fa venire voglia di camminare sul soffitto, all’ascolto in cuffia che ti permette di cogliere al meglio la molteplicità di suoni. Disco creativo e ricco di sfumature che merita davvero di essere approfondito!
Degrading Spectacle – S/T
Formati all’inizio del 2023 ad Atene, i Degrading Spectacle sono composti da veterani della scena estrema greca e lasciatecelo dire, l’esperienza si sente tutta. Questo debutto di 8 tracce è semplicemente esplosivo! Canzoni di un minuto e poco più che trasudano di una miscela pericolosissima di thrash metal e hardcore punk che scommettiamo faranno impazzire chi ama D.R.I. e Suicidal Tendencies ma anche skater che senza paura si lanciano giù dalla rampa. Questo album ha un sound corposo, ritmi al fulmicotone che vi faranno scatenare, linee di basso e chitarra con un tiro impressionante e un’ottima prova vocale. Speriamo che questo disco esca presto in ogni formato fisico esistente, anche se a breve dovrebbe uscire in cassetta per Read My Feast Records. Nel frattempo, cliccate play qui sotto, ma occhio, crea dipendenza!
Ego – Grob (Agipunk | LP 12”)
Stai sfogliando alcuni vinili di una distro, fra tutti gli LP scorgi una copertina oscura e inquietante che ti incuriosisce. Nell’artwork, su cui vale davvero la pena soffermarsi, vediamo una piccola persona stilizzata dalla quale si irradia un’enorme mezzo busto ramificato. Il nome della band poi, oltre che in evidenza sulla parte superiore, si ritrova ripetuto su tutto il perimetro della copertina a formare una catena. Ti attira, lo prendi, lo ascolti e te ne innamori. “Grob” (tomba in serbo) della band berlinese Ego è un incredibile album punk dal sapore anni ‘80, caratterizzato da riff taglienti e da una batteria cupa e cadenzata che, insieme al basso, ti avvolge e ti ipnotizza. I testi, dalle tematiche introspettive e tenebrose, sono cantati in serbo da una voce pazzesca che è forse il punto forte di questa band. Le urla solide e riverberate sembrano provenire da un’altra dimensione dalla quale, dopo aver ascoltato il disco, sarà difficile uscire.
Flying Raccoon Suit – Moonflower (Bad Time Records | CD/LP 12″)
La band ska-punk del Mississippi, giunta al suo terzo album, sforna un piccolo capolavoro che già al primo ascolto lascia letteralmente a bocca aperta e con la pelle d’oca. La voce sublime di Jessica Jeansonne volteggia con agilità sui generi musicali più disparati, dal jazz al metal, dal surf alla musica balcanica, spennellandoli con i colori dello ska, e ti trascina su un rollercoaster emotivo fatto di disillusione, amarezza per il tempo che passa e voglia di continuare a sognare nonostante tutto. 13 brani uno più incredibile dell’altro e, punto bonus, anche l’artwork di copertina è delizioso. Decisamente in corsa per l’album ska-punk dell’anno.
Resistenz ’32 – Gegen alle Bedenken (Fire and Flames, Riot Bike Records, Black Cat Tapes | LP 12″/ cassetta)
Secondo album per la band di Lipsia, Germania, a due anni da «Krisenzeiten». Dieci pezzi esplosivi, un po’ anarchopunk un po’ hardcore melodico, in cui l’urlato non sostituisce mai il cantato, anzi le due voci si rincorrono in un botta e risposta di grande effetto. Se non conoscete il tedesco, prendetevi il tempo di tradurvi i testi (presenti su Bandcamp) con un traduttore automatico, perché sono uno dei punti di forza dell’album: pieni di rabbia ed emozione, orgogliosamente antifascisti, anticapitalisti e antimilitaristi. Un esempio? «Perché non combattete voi stessi al fronte, inebriandovi del mare di bandiere? La vostra guerra non è la nostra – no, nessun servizio alla patria. Non prendete mai le armi per lo Stato o per il capitale!» (Rassen der Säbel).
Da tenere d’occhio anche…
– Arrogants – Demo (Core Strength | Cassetta). Demo possente e devastante con suoni ruvidi e primordiali per questa band di Richmond. Fan degli Slapshot e dell’hc anni ’80 a stelle e strisce alzate a palla il volume!
– Batec/Groggy Rude – No és un simulacre/Riure o plorar (Tropical Riot | LP 12″). Il lato dei Batec era già stato pubblicato a marzo, ma ora esce come split con i Groggy Rude, e il sodalizio tra le due band prosegue in un tour congiunto. Street punk con testi politici in catalano, da ascoltare a tutto volume!
– Chain Circuits – Demo (Menace Records | Cassetta). Raw hardcore punk dall’Indonesia. 5 canzoni frenetiche, dritte al punto e dal carattere deciso racchiuse da un artwork davvero calzante!
– Drea – Gloria o cementerio (Contra Records, La agonía de vivir | CD/LP 12″). Quintetto formato da facce note della scena madrilena, in bilico tra street punk e punk rock. Molto coinvolgente!
– Funerary Spell – Spell Of Mass Destruction. Da Boston arriva questa band che crea questa pozione a base di hardcore, punk estremo e mood tenebroso e caotico. Tre canzoni da mandar giù come uno shot di veleno!
– Parca – Demo. (Mendeku Diskak | Cassetta). Hardcore apocalittico e straight-edge da Iruna (Pamplona). Primo disco per il gruppo che si presenta con la giusta dose di spavalderia!
–Slope – It’s Tickin’ (Century Media Records | EP). 4 brani per la band hardcore/funk tedesca che tornerà a gennaio con un nuovo album: il mix giusto di beat potenti e catchy sounds!
– The Sensitives – Patch it up and go! (Kidnap Music | LP 12″). Punk rock dalla Svezia cantato in inglese. Etica DIY e testi contro razzismo e sessismo. Energico e orecchiabile.
– Uguaglianza – Sogni Persi (Motorcity | LP 12″). La band di Savona torna alla grande con un EP di quattro brani oi!/street punk tutti da cantare con il giusto mix di rabbia e melodia!
– Wolfbrigade – Progression / Regression (Agipunk, Havoc | LP 12″). Nuova veste grafica e audio riarrangiato rispetto al master originale per questa ristampa del primo full-length della storica band svedese. Capolavoro da avere in collezione!
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