Diyno Mixtape: Le uscite di ottobre 2023 – i nostri consigli
Le uscite di ottobre 2023 che vi consigliamo nella nostra rubrica mensile Diyno Mixtape
Rieccoci pronti a guidarvi alla scoperta dei nostri preferiti di questo mese. Se vi siete persi l’articolo con i consigliati di settembre, eccolo qui. Perché Diyno Mixtape? Diyno è un gioco di parole tra dinosauro (la nostra mascotte è un tirannosauro color magenta) e DIY – do it yourself – dato che questa è la nostra etica, la nostra bussola, il nostro metodo e spirito guida, il nostro mondo. Mixtape è per dare l’idea di un collage, di un insieme variegato di contenuti inerenti non solo a musica, ma anche eventualmente a fanzine, libri, film, progetti vari. Ecco quindi che in questo Diyno Mixtape di ottobre 2023 la nostra redazione rappresentata dal nostro dinosauro andrà a mischiare o mixare un po’ di cosucce tratte dal mondo punk e diy! Oltre a ciò che consideriamo letteralmente imperdibile, in fondo troverete una sezione chiamata “da tenere d’occhio anche…” dove inseriremo altre chicche che ci teniamo a menzionare. Qui troverete ad esempio album che ci sono piaciuti, ma leggermente meno di quelli descritti sopra, ma che comunque vi consigliamo perché potrebbero appassionarvi. Potrete trovare anche demo, video, altri progetti particolari, ristampe, contenuti che non abbiamo avuto tempo di approfondire perché scoperti magari tardi o pubblicati a fine mese e altro ancora.
NB: L’elenco è in ordine alfabetico per band/autore e non è una classifica.
Siate curiosx e se avete consigli o pareri da darci sulle uscite di ottobre, scriveteci pure sui nostri social o via mail!
Se vi interessa la copia fisica di questi album scriveteci pure a info@radiopunk.it dato che alcuni sono presenti in catalogo, altri potrebbero essere disponibili su ordinazione.
Big Dog – In The Yard (Mendeku Diskak | 7″)
Buffalo NY, vi dice niente questa città? Sì, anche questo mese vi parliamo di una band nata dal giro dei Violent Way, i Big Dog. Se cerchi dell’Oi diretto, incazzato, ruvido e che ti fa venire voglia di infilare i Docs e dirigerti al primo baraccio di quartiere per scolarti 252565 birre, sei nel posto giusto. Quattro tracce veloci, aggressive e senza fronzoli con qualche assolo di chitarra sapientemente dosato. Testi orecchiabili cantati da una voce roca e prepotente che ci sta a pennello! “Shine Your Boots” e “Violent Thoughts” vi rapiranno immediatamente! Oi!
Chain Whip – Call of The Knife (Drunken Sailor Records, Neon Taste Records | LP 12″)
Il secondo full-length dei canadesi Chain Whip è una bomba. Diciamolo subito. Clicchi play e pare di essere catapultati istantaneamente negli anni ’80 ad un concerto hardcore punk in un pogo impetuoso. Impossibile non pensare subito ai Circle Jerks, anche se poi appena parte la voce di Josh Nickel col suo furioso ruggito dannatamente originale e perfetto ti accorgi che sei davanti ad una creatura assolutamente unica. Una pozione magnifica in cui si mescolano in maniera sontuosa hardcore punk, un pizzico di garage, brani che variano dalla modalità “veloce” a quella “più veloce”, riff sferraglianti, testi arrabbiati e incalzanti su questioni sociali e politiche, una specie di contro tutto e tutti, alla maniera degli anni ’80. Occhio alla canzone “Hatewave”, crea altissima dipendenza. La copertina poi è un gioiellino e vi farà voglia di avere anche il formato fisico. Un disco che definire notevole è poco!
Extensive Slaughter – More Than a Nightmare (Neon Taste Records | LP 12″)
Da Vancouver arriva questo gruppo crust punk che prende il nome da un brano degli Excrement of War, storica band inglese attiva negli anni ’90. 8 tracce violente, con un tiro devastante e suonate in maniera forsennata. Un disco che può mettere d’accordo un po’ tutti gli amanti di sonorità quali crust punk, d-beat, death metal e anche i fan dell’hardcore punk più marcio…insomma palati estremi! Dal primo ascolto questi riff ti rimangono in testa con questi suoni a dir poco perfetti e queste ritmiche al fulmicotone. Un disco pazzesco, in loop da quando è uscito il 4 ottobre, attendiamo con trepidazione il vinile, intanto schiaccia play qui sotto e lasciati trasportare in questo vortice di devastazione sonora!
Golpe – Assuefazione Quotidiana (7″ | Static Shock Records, Beach Impediment Records)
Sound, artwork e testi ci trascinano in un buco spazio-temporale ritrovandoci risucchiati improvvisamente negli anni ’80. 5 tracce di hardcore punk ruvido infuso con d-beat e raw punk che, considerando la provenienza della one man band, rimanda immediatamente ai milanesi Wretched. I testi, sintetici ma non sloganistici, parlano di questi tempi inquieti analizzando e criticando lucidamente la realtà politica e sociale che ci circonda. Una frase su tutte: “Ogni idea nasce e muore in teoria se non è messa in pratica” contenuta nell’ultima canzone “Teoria in Pratica” è tanto semplice quanto esplicativa. EP incredibile, una sequenza martellante e caotica di punk hardcore aggressivo, energico e forsennato. Da ascoltare all’infinito!
Mary Bell – Cerbero (Destructure Records | CD, LP)
Per le persone – come chi sta scrivendo – appassionate di truculente storie di True Crime, il nome Mary Bell accende subito una lampadina: Mary è stata infatti una baby-assassina che, dopo un’infanzia disfunzionale caratterizzata da abusi e violenze, appena undicenne uccise brutalmente due bambini di 3 e 4 anni. Con questo nome a fare da premessa, il quartetto feminist di Parigi, ci teletrasporta immediatamente negli anni ’80/’90 con il suo sound ruvido e cupo. Grunge-punk fatto come si deve, con un tocco di post punk, tipico di quest’ultima ondata underground francese, insieme a voce e cori urlati a dovere. Mettici anche che l’artwork è davvero pazzesco e chicca finale, la canzone “Inferno” è cantata in italiano. “Cerbero” è pura rabbia riot grrrl, imperdibile!
Nafarroa 1512 – Askatasun Haizea (Tough Ain’t Enough | EP)
Tutto di questo disco invita all’ascolto. Partiamo dal nome: Nafarroa è il nome basco della Navarra, parte dell’Euskal Herria (la terra di chi parla basco) ma non della comunità autonoma di Euskadi (Paesi Baschi) o almeno non ancora… 1512, al contrario di quello che pensavamo, non è un errore tipografico per 1312 ma bensì l’anno in cui la Navarra è stata conquistata e annessa alla Spagna… e per concludere il titolo Askatasun Haizea: vento di libertà. Se questo non fosse abbastanza per spingervi a premere subito PLAY aggiungo che le 4 tracce sono di ottimo street punk/Oi!, coinvolgente e diretto, da sparare a tutto volume. I testi sono combattivi e incisivi, pieni di riferimenti alla storia basca… Viene voglia di imparare l’Euskera solo per cantare i cori!
The Mistakes – A good hill to die on (Time & Matter Records | CD/LP 12”)
Questo del quintetto inglese è un album estremamente intelligente. Niente è buttato lì a caso, tutto ha un senso, a cominciare dal titolo e dalla copertina, che introducono al tema della guerra come fenomeno mediatico. Ma nei testi, molto curati e carichi di riferimenti, giochi di parole e sarcasmo, si parla anche di amicizia, controculture, hacker, alcool… Ha una logica perfino un pezzo “ubriaco” come “Drink up boys”: ascoltatelo una volta e non ve lo toglierete più dalla testa. Sapiente è il dosaggio di streetpunk e punk rock con giusto un pizzico di ska, e l’equilibrio tra strofe, ritornelli e cori, il tutto suonato con tecnica, energia e cuore. Non perdetevelo!
PWRUP – Just devils (Ska Punk International | CD/LP 12”)
Si definiscono “Working class ska punk & thrash” e vengono dal Massachusetts. Tenetevi forte perché si tratta di un bizzarro mix di ska-punk, hardcore, metal e prog: armonie vocali, chitarre impazzite, ritmi velocissimi e melodie con i fiati. Un mix che all’inizio sorprende e disorienta ma poi cattura inesorabilmente. I testi si addentrano nei profondi recessi della psiche, come “Castigation: The Simulation” o affrontano questioni sociali, come “Corner/Office” (featuring Efrem Schulz, vocalist di Voodoo Glow Skulls e Death by Stereo). Per chi non ha timore di “assaggiare” accostamenti improbabili!
Svalbard – The weight of the mask (Nuclear Blast | CD, LP)
Prendendo lo spettro dei generi contenuti nel punk qua ci troviamo ai suoi contorti confini, dove questo si sovrappone alle periferie del metal. Difficile definire le sonorità degli Svalbard: c’è chi parla di metal/post-hardcore con influenze shoegaze ed elementi d-beat, c’è chi aggiunge un pizzico di black metal, insomma difficile dare una definizione ma una cosa è certa… le loro radici affondano nell’hardcore e la loro attitudine anche. Musica diretta e di impatto, continue martellate e ottimo d-beat, con dello spazio per momenti in cui si sente la forte influenza di gruppi come Alcest o Mono. Caratteristica fondamentale del gruppo: i testi. Semplici, dritti al punto e su tematiche sempre importanti. Se negli scorsi lavori del gruppo questi spaziavano (contro misoginia e sessismo, sull’inclusività, etc), questo disco si focalizza su un tema principale: la salute mentale. Tema estremamente attuale ed importante. Insomma, se siete incuriositi non perdetevi questa bombetta!
Da tenere d’occhio anche…
–Brux – Working Class Drama (Cassetta). Nuovo EP della band di Barcellona che mescola efficacemente elementi punk oi! come ritmiche e voce grezza e massiccia con melodie tipiche di post-punk e new wave. Il risultato è fighissimo!
– Conferência inferno – Pos Esmeralda (LP 12”). Trio badwave da Porto, 8 tracce ipnotiche cantate in portoghese che vi teletrasporteranno nel lato oscuro degli anni ’80. Da ascoltare fissando il soffitto.
– Doom Scroll – Pyrrhic victory (Fat Wreck Chords). Banjo, mandolino e washboard e complesse armonie vocali per quattro tracce melodic punk wave sul tema dell’alienazione da dispositivi elettronici. Raffinato e coinvolgente.
– Neallta Fola – Hemen eta orain (Tough Ain’t Enough | LP 12”). Street punk melodico dai Paesi Baschi con un sound molto particolare e orecchiabile. Sei tracce con testi tra il sociale e l’introspettivo.
–Private Mind – The Truth You See (Triple B Records | LP 12″). La band di Long Island sforna 8 tracce strabilianti, una montagna russa che ti porta da sonorità più melodiche e pulite tipiche dell’emo a parti più intense ed energiche proprie del post-hardcore. Il risultato è spettacolare!
–Rampage! – Delusions of Dominance. Da Atene viene questa band incredibile con il suo hardcore punk velocissimo e vecchia scuola. Che siate ad un corteo o vi stiate per lanciare dalla cima di una rampa da skate alzate il volume a palla!
– Yellow plague – Et voi voittaa. Punk rock molto catchy dalla Finlandia. Quattro tracce cantate in finlandese che restano in testa fin dal primo ascolto.
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