Diyno Mixtape: il meglio delle uscite di settembre 2024 – i nostri consigli
Le uscite di settembre 2024 che vi consigliamo nella nostra rubrica mensile Diyno Mixtape
Da questo mese in poi Diyno Mixtape cambia leggermente struttura. Per facilitarvi la consultazione abbiamo deciso di inserire le nostre uscite preferite del mese appena trascorso dividendolo in sottogeneri, per potervi guidare ancora meglio all’ascolto e quindi alla scoperta di nuova musica. Buon ascolto!
NB: L’elenco è in ordine alfabetico per band/autore e non è una classifica.
Siate curiosx e se avete consigli o pareri da darci sulle uscite di settembre, scriveteci pure sui nostri social o via mail!
Se vi interessa la copia fisica di questi album scriveteci pure a info@radiopunk.it dato che alcuni sono presenti in catalogo, altri potrebbero essere disponibili su ordinazione.
Hardcore / Punk
22 Longs Riffs – Défiance (Katabomb Records, Général Strike, Riot Bike Records | LP 12”)
Prima di premere play, è bene sapere che l’ascolto di questo ultimo (nel senso di più recente ma anche – sigh – di definitivo) disco della band bretone vi spezzerà il cuore e vi farà versare più di una lacrima. Perché, dopo la decisione di porre fine alla loro avventura, testamento spirituale più emotivamente toccante non avrebbero potuto scrivere. 4 brani, 15 minuti, in perfetto stile 22 Longs Riffs: hardcore potente e rabbioso ma al tempo stesso melodico e poetico. Il messaggio è chiaro: i potenti ci dividono, senza unità la lotta non è efficace; violenza, disuguaglianza, ingiustizia avvelenano il mondo. Però, quando tutto sembra perduto, bisogna farsi forza, rialzarsi e tornare a lottare. Con la traccia conclusiva, “Kenavo” (arrivederci in lingua bretone), la band saluta e ringrazia chi ha amato la loro musica e invita a continuare a combattere anche senza di loro. Che dire? Ci mancheranno. Grazie di tutto, ragazzi, e kenavo!
Shove – Agency (Rack Off Records, Drunken Sailor Records | LP 12″)
13 mazzate in faccia che non lasciano scampo. Questo è quello che viene da pensare dopo aver ascoltato questo disco che scorre fluido e veloce. Un piacere per amanti di quel punk hardcore anni ’80 dai ritmi serrati, chitarre al vetriolo, basso solido e urla a squarciagola. I testi affrontano tematiche politiche e sociali, un grido lacerante di protesta e odio verso il patriarcato, la violenza opprimente del sistema e l’apatia generalizzata che divora il mondo. La band australiana di Melbourne ha tirato fuori dal cilindro un’autentica magia con questo disco. Sparatelo a tutto volume, lo amerete!
Punk con varie influenze
Alldeepends – No Shallow Ends (TNS Records | CD/LP 12”)
Questo trio – e collettivo artistico – scozzese, che si definisce “internazionalista, anarchico e diy”, può stupire, divertire, emozionare e spiazzare al tempo stesso, sfuggendo a ogni confine di genere musicale. Voce, basso, batteria e banjo dànno vita a 9 tracce dai titoli originalissimi e che con disinvoltura spaziano dal folk-country all’hip hop, dal jazz al powerviolence, con testi intelligenti e sagaci che esplorano le contraddizioni dell’animo umano e della società, con un occhio di riguardo alle tematiche queer. Il primo singolo estratto, “My Transgender Dysphoria Waltz” (qui il video), racconta col ritmo altalenante del valzer il conflitto tra la gioia del mostrare il proprio vero sé e il timore delle reazioni negative, nella speranza che a prevalere sia la gioia: “Aren’t you so proud to be alive?”. Capolavoro assoluto!
Crust Punk
Portal Tomb – Last Frost (SoreMind | Cassetta)
Questo quartetto di Montréal esce con una demo stenchcore / crust punk vecchia scuola di tre tracce della durata di circa 12 minuti. Potente, cadenzato e cupo come nella miglior tradizione stench, a tratti si infiamma e parte all’impazzata in incursioni veloci e a dir poco esplosive. Se il vostro pane quotidiano sono i primi Bolt Thrower, Deviated Instinct o per citare band più recenti, Terminal Filth e Warkrusher, questa demo glaciale e devastante vi farà impazzire.
Wolfbrigade – Life Knife Death (Metal Blade Records | LP 12″ / CD)
Tornano gli alfieri del crust punk made in Svezia dopo due anni dal precedente EP dal titolo “Anti-Tank Dogs”. Tornano più esplosivi che mai con una smitragliata di 12 brani per un totale di circa mezzora che come nella più classica tradizione della band può mettere d’accordo amanti di sonorità hardcore punk, crust d-beat e death metal di scuola scandinava. I suoni sono come al solito cristallini ma allo stesso tempo ruvidi, ormai un marchio di fabbrica dei Wolfbrigade insieme alla sempre sontuosa prova vocale di Micke Dahl. Questo perfetto miscuglio tra riff più complessi e l’urgenza e la ferocia tipica del crust punk rende questo nuovo tassello nella discografia della band un gioiellino da avere e ascoltare in loop.
Compilation Benefit
AAVV – Yes Liberation: A Benefit For Mutual Aid In Gaza
Questa compilation benefit curata dai The Dissidents è uscita in digitale e cassetta e contiene 23 canzoni benefit per la Palestina. I proventi sono devoluti alla Gaza Soup Kitchen, alle organizzazioni non profit elencate qui – dove trovi anche maggiori info – e all’aiuto diretto attraverso gazafunds e Connecting Humanity. La compilation include brani per lo più rari e inediti di: Alement, Aus-Rotten, Burning Kitchen, Chain Cult, CLASS, Disappearances, Fairytale, Golpe, Gurs, Hellshock, Khassarat, Mujeres Podridas, Neutrals, Nightfall, Nightwatchers, Nuevo Cuerpo, Piñén, Pura Mania, Quarantine, Rogo, The Masochists, Vaaska, Zounds. PALESTINA LIBERA!
Post Punk
Chain Cult – Harm Reduction (La Vida Es Un Mus | LP 12″)
Dalla caotica e affascinante Atene tornano i Chain Cult, uno dei gruppi punk più interessanti degli ultimi tempi. Le sonorità malinconiche e angoscianti tipiche del post punk incontrano la carica e la rabbia punk creando una miscela molto personale e che fa spiccare questo gruppo fra i tanti del genere. “Harm Reduction” arriva dopo un full length e altri lavori come ep, demo e split, capolavori che avevano alzato a mille le nostre aspettative. Che dire, non siamo rimasti delusi nemmeno un secondo, 8 tracce una più bella dell’altra caratterizzate da riff limpidi e malinconici – senza rinunciare a qualche parte più sporca e punk – sostenuti da basso e batteria che mantengono alto il ritmo. Anche il cantato pulito, che riesce a collocarsi egregiamente tra i due mood valorizzandoli, gioca un ruolo importante nel progetto con temi introspettivi ma allo stesso tempo sociali e politici. Un lavoro veramente pazzesco, adatto soprattutto a chi ama farsi trasportare dalle fredde tonalità autunnali del post punk ma allo stesso tempo non vuole scivolare nello sconforto e nella pura malinconia reagendo con determinazione!
Cold Summer – Altlasten (Kink Records, It’s Eleven Records | 7″)
Cold punk affilatissimo da Lipsia. 4 tracce caratterizzate da un cantato in madrelingua, urlato e straziante, da basso e batteria possenti come un monolite e da linee melodiche di chitarra che ti rimangono in testa già dal primo ascolto. Gelidi e taglienti come l’inverno in una grigia città tedesca. I fan del post-punk più tendente all’hardcore non possono assolutamente perdersi questa perla!
Oi! / Punk
La Inquisición – Mundo Invisible (HFMN, Contra Records, LSM Records, Longshot Music, Clockwork Mx Records, The Firm Records, Common People Records, No Hay Emoción Records, Cargo Records | LP 12” / HFMN Crew | CD)
Riff di basso un po’ sporco e aggressivo, chitarra che segue a ruota, e via che il nuovo disco dei La Inquisición parte a tutta. ‘Mundo Invisible’ è il nuovo disco della band di Barcellona, un disco solido, che cattura fin dalla prima nota e si fa ascoltare a ripetizione senza mai annoiare. Ci siamo trovati spesso a parlare di questo gruppo, li abbiamo anche intervistati (recuperate qua l’articolo)… ci hanno sempre convinto con le loro sonorità dalle tematiche mistiche e oscure, questo ultimo lavoro va a rafforzare il nostro pensiero.
Ottimo punk da una grande band, c’è poco da dire, disponibile in tutti i formati, non fatevelo sfuggire!!
Ska Punk
Kill Lincoln – No Normal (Bad Time Records | CD/LP 12”)
L’atteso nuovo album della band statunitense non delude affatto le aspettative: mezz’ora di ska-punk velocissimo ed energico che lascia senza fiato. Il titolo è un riferimento ironico alla cosiddetta nuova normalità che avremmo dovuto ritrovare dopo i fatti del 2020, e infatti i testi parlano soprattutto di disagio sia a livello individuale che sociale. Una curiosità: il testo della title track, che chiude l’album, contiene un gran numero di citazioni di band di Bad Time Records (fondata da Mike Sosinski, chitarra e voce dei Kill Lincoln), divertitevi a trovarle tutte!
The Sensations / Hans Gruber and the Die Hards – Tokyo Two Step (I hate Smoke Records, Ska Punk International | 7”)
Dopo l’album di Mutiny e Frail, Ska Punk International prosegue la sua collaborazione con il Giappone mettendo insieme i texani Hans Gruber and the Die Hards con i giapponesi The Sensations in questo split in cui ciascuna band esegue un brano inedito e una cover. Il risultato è un mix non scontato di ska-punk e influenze eterogenee, dal country al rock and roll, dalla cumbia al metal. Tutto da ballare!
Turn Off – Avidité (Double Seven, Kanal Hysterik, Le Keupon Voyageur, Mass Prod, Trauma Social, Zone Onze Records | CD)
Se amate il filone dello ska-punk francese stile Los Tres Puntos, questo EP, il primo di una trilogia il cui secondo e terzo episodio usciranno nei prossimi mesi, è quello che fa per voi. Le quattro tracce affrontano argomenti politici con testi carichi di sarcasmo e ironia che acquistano maggior efficacia grazie alla potentissima voce della frontwoman. Da ascoltare in loop in attesa degli altri due pezzi del trittico!
Punk Rock
Fahnenflucht – Molotov Zitrone (Aggressive Punk Produktionen | CD/LP 12”)
“Quando la vita ti dà i limoni fanne un cocktail. Nessuno ha detto che devi berlo”. Con questa frase la band tedesca riassume il senso di questo settimo album, in bilico tra punk rock e hardcore melodico, tra riflessioni personali e impegno politico e sociale. Suoni esplosivi, dunque, in cui accanto a chitarre e batteria troviamo sintetizzatori e una sorprendente balalaika, e un’aspra disamina di temi di scottante attualità come la pericolosa deriva verso destra dell’Europa. Un disco carico di contenuti, sia dal punto di vista musicale che da quello dei testi, da avere assolutamente!
Hatsnriver – Good for nothing (DIY | LP 12”)
Nata come progetto solista acustico, questa band di Vienna presenta ora un punk rock molto catchy con un pizzico di folk, e un piacevole mix di chitarre distorte e acustiche. Le 12 tracce, cantate in inglese, affrontano temi importanti quali la vita e la morte e le ingiustizie sociali, ma con un’attitudine molto positiva che le rende la colonna sonora ideale per un viaggio spensierato nell’arietta settembrina.