smashsound fest modern love

Due giorni di solidarietà allo Smashsoundfest vol.2

Vi raccontiamo i due giorni dello Smashsound vol.2

Partiamo per la due giorni dello SmashSound Fest 2 al csa next Emerson di Firenze con il morale a terra. La notizia dello sgombero della Marzolo Occupata ci ha fatto parecchio incazzare, ci terremmo dunque a ribadire la nostra solidarietà ai compagni e le compagne dedicando loro questo report.
Nonostante ciò facciamo il tragitto insieme ai ragazzi della palestra popolare di Verona e ci tiriamo su il morale a vicenda. Arriviamo all’Emerson prestissimo e dopo un breve tour del posto diamo una mano ad allestire per la cena e la conferenza di Zerocalcare. Ad aspettarlo c’è una sala gremita di gente. La presentazione del libro “Kobane Calling” è molto interessante, infatti, il suo racconto del viaggio compiuto insieme ad altre persone scorre liscio e tra i vari sorrisi che ci strappa con la sua brillante dialettica abbiamo modo di scoprire vari retroscena che si celano dietro al fumetto. La parola poi passa a due ragazzi che ci parlano della loro recente esperienza collegando la situazione attuale a quella raccontata nel libro. Chi ha avuto la fortuna di incontrare Zerocalcare avrà notato sicuramente la sua incredibile disponibilità e umiltà delle quali noi siamo rimasti fortemente colpiti. Dopo questa coinvolgente iniziativa, prendiamo parte alla cena benefit per la palestra popolare di Verona e, dopo aver preparato la distro, ci beviamo una meritata birra godendoci lo show dell’asta di quadri benefit, altro che banco dei pugni! Una volta terminata l’asta attendiamo l’inizio del live.
Cominciano i Balls Of Fire, band composta da simpatici fiorentini dedita ad un punk rock grezzo, diretto e a tratti goliardico. La chimica tra i quattro è notevole e rende molto piacevole la performance. Ottimi riff e divertimento assicurato! Ragazzi in gamba anche fuori dal palco con cui ci siamo intrattenuti per svariate chiacchiere ed alcol durante la due giorni.
Attaccano poi i Nido di Vespe, che col loro mix letale di grindcore e thrash metal aprono in due i punx accorsi. Mostrano tutta la loro esperienza un brano dopo l’altro conquistandoci a suon di tupa tupa. Pogo costante e scaletta devastante.
Dopo molte birrozze ce ne andiamo in branda per ricaricare le pile.

Il secondo giorno abbiamo modo di fare due passi per la bellissima Firenze, dopodiché torniamo all’Emerson dove inizia l’allenamento della palestra popolare di Boxe ed una volta finito piazziamo la distro e andiamo a sentire il racconto delle compagne fiorentine riguardo la loro esperienza nel Kurdistan irakeno e in quello siriano. Ne scaturisce un interessantissimo dibattito, ma ci limitiamo a consigliarvi di informarvi riguardo la situazione in Rojava se non ne siete al corrente e di assistere quando possibile a queste iniziative su queste tematiche negli spazi sociali.
Finito ciò mangiamo la pizza con visuale sullo striscione in solidarietà alla Marzolo a cura di SmashSound, Emerson e Palestra Popolare Verona. Ben fatto!
Nel frattempo iniziano i concerti, i primi sul palco sono i Modern Love direttamente da Oslo!
I norvegesi suonano un punk rock melodico e incredibilmente catchy, con brani che rimangono in testa già dal primo ascolto. Aiutati dal cantante più energico della storia, tra verticali, stage diving e corse in giro per il palco, tengono in piedi uno show fantastico, conquistando tutti i presenti. Avremo modo di scambiare una parola con Erik (il cantante) e gli altri a fine concerto e ci hanno pure regalato un paio di fanzine delle loro parti. Davvero dei grandi!
Dopo di loro partono i tedeschi Schwach, hardcore duro e senza compromessi da Berlino. Vivaci anche loro, suonano alla velocità della luce con riff granitici e urla potentissime. Precisione chirurgica nel suonare e grande intesa. Complimenti a chi ha puntato su di loro, tanta roba. Da menzionare il batterista Martin che ha cercato, riuscendoci piuttosto bene, di parlare italiano per tutta la sera e col quale abbiamo bevuto un caffè e scambiato due piacevoli chiacchiere.
Dietro il palco campeggia la bandiera sarda e noi, muniti di vino toscano, ci fiondiamo davanti perchè è l’ora dei C4. La band ci propone uno street punk/oi molto influenzato da quel filone combat rock che subito ci ricorda band come Nucleo Terco e Zeman. La band di Silì presenta il nuovo album “Disterru e Catenas” (recensione in arrivo) e la loro scaletta trasuda rabbia, amore per la propria terra e voglia di riscatto. Decisi, compatti e grintosi i quattro mori vanno forte prima sul palco e poi dietro al bancone coi limoncelli, ma questa è un’altra storia. Speriamo di non dover aspettare tanto per rivederli fuori dall’Isola, i C4 spaccano! Siamo catafratti, ma mancano ancora tre gruppi, ora tocca ai NoWhiteRag. Era parecchio che non li vedevamo ma con grande piacere ci portano sul palco qualche vecchia hit più il sontuoso “Resilience”, ultimo loro capolavoro. Tra “Come a Kobane”, “Antisociale”, “Vomito Sul Mondo” il live scorre liscio. Sul palco sono impeccabili, d’altronde quando hai impegno politico, passione, esperienza e tecnica, non può che uscire una bomba!
A seguire gli eroi di casa, i giovanissimi Plankton! Forse vi ricorderete di loro per la recensione dell’album “Space Impact” (frase da leggere col tono di Troy McClure dei Simpson). Ad ogni modo la band hardcore, melodica al punto giusto, sa suonare molto bene, nessuna sbavatura e il talento c’è. Carismatici, brillanti e decisamente originali. Prima volta che li vedevamo, ci sono piaciuti parecchio!
Si avvicina l’alba e mancano ancora i CGB. La storica band di Imperia finalmente inizia, purtroppo ad attenderli non c’è la folla che si meriterebbero, ma gli ultimi zombie rimasti, vista l’ora. Nonostante ciò tirano su gli ultimi superstiti e non si fanno minimamente scoraggiare, dimostrando come la passione sia il loro motore. Hardcore punk vecchia scuola, ben suonato e con riff taglienti, l’apice come sempre lo raggiungono con “Brucia”, “Icaro” e “Così Distante”. Gippy alla voce è travolgente e usciamo dalla sala con una grande soddisfazione. A breve uscirà il nuovo album, rimanete sintonizzati che ne vedremo delle belle!
Finiti i concerti sbaracchiamo tutto e ce ne andiamo a dormire. L’indomani dopo la tappa al bar in cui un po’ tutti i punx sembrano dei morti beventi, ripartiamo e nella nostra macchinata ci sarà anche colui che viste le attitudini danzerine del giorno, si auto-nominerà “tekToniz”, chi ha visto, sa!
Ringraziamo ognuno di voi che è passato a salutarci, le band, Sola, Tozzini e tutto lo Smashsound Collective, il csa next Emerson, i nostri compagni di viaggio Deni, Max e Fier, Gloria, Julia e un pensiero speciale alla Marzolo. Anche oggi is picius (giusto C4?) se ne tornano sani e salvi e l’autogestione ha vinto ancora! Ci si vede venerdì a Modena allo Stella Nera per la serata QueersAndPunks! 

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