Firenze DIY: intervista al collettivo Bad Taste

Chiacchierata con il collettivo Bad Taste che organizza concerti punk a Firenze

La bio dei loro social recita “cute people in cute places” e visto che conosciamo sia loro che gli spazi che bazzicano, possiamo assicurarvi che è “pretty accurate”! Nell’ultimo anno questo collettivo non si è mai fermato dando vita a tantissime serate e momenti aggregativi genuini e all’insegna dell’autogestione nei centri sociali di Firenze. Cogliamo l’occasione per invitarvi l’1 e il 2 giugno al CSA nEXt Emerson di Firenze dove si svolgerà il primo Bad Taste Festival. Noi saremo presenti col banchetto! Beh, che altro dire, spazio all’intervista!

  • Radio Punk: Ciao! Vi diamo il benvenuto nella nostra ‘zine! Partiamo dalla fine, questo weekend ci sarà il Bad Taste Festival, presentatelo come se foste Alessandro Orlando!

Bad Taste Collective: Ciao Radio Punk! Innanzitutto grazie per l’occasione che ci avete concesso, siamo super emozionatx per questo fine settimana e non vediamo l’ora! Dopo mesi di sbattimento, peripezie e accolli vari, siamo riusciti ad incanalare le nostre forze e a dare vita al BAD TASTE FEST! Riassume e conclude il nostro primo anno tutti insieme, dentro c’è una parte di ognunx di noi, abbiamo deciso di proporre una line up variegata che va dal punk all’emo e dall’hardcore al metal, complice il fatto che tutti noi abbiamo gusti musicali non sempre uguali, però, sempre accomunati dal punk, e questo ne è il risultato. Il festival si svolgerà, come la nostra maggior parte di eventi, al CSA Next Emerson di Firenze, in tutto saranno 10 gruppi suddivisi in 2 giorni, Sabato e Domenica, il sabato l’inizio è previsto per le 22:00 e invece la domenica si svolgerà come matinée (17:00).
Che altro dire, ascoltatevi i gruppi che ci vediamo nel week-end!

  • Radio Punk: Facciamo un salto indietro e partiamo dall’inizio: come nasce questo collettivo? Facevate parte di altri progetti insieme? Raccontateci un po’ la genesi di Bad Taste e i luoghi in cui organizzate concerti.

Bad Taste Collective: Bad Taste nasce ufficialmente nel giugno del 2023 (il fest è anche un modo per festeggiare il nostro primo compleanno). Siamo innanzitutto un gruppo di amicx che va ai concerti assieme e sentivamo la necessità di ricreare nella nostra città quelle situazioni e quelle realtà che spesso andavamo a cercare altrove. Prima di Bad Taste esisteva un altro collettivo (Nuovi Rumori) del quale facevano parte alcuni ragazzx che adesso stanno in BTC.
Generalmente organizziamo i nostri concerti al Next Emerson, a volte è capitato di organizzarli al CPA, non ci siamo preclusx nulla, ma diciamo che, se è possibile, preferiamo rimanere nelle realtà autogestite e diy, antifasciste e antisessiste nelle quali la musica e i rapporti umani sono messi davanti a profitto e numeri.

  • Radio Punk: Parlateci un po’ delle persone che compongono il collettivo. Come vi siete avvicinatx al mondo del punk e degli spazi autogestiti? Ci sono diverse influenze musicali al vostro interno o condividete gli stessi ascolti?

Bad Taste Collective: Le persone nel collettivo sono quasi una decina, tra il più e il meno giovane ci sono quasi venti anni di differenza, però ci siamo avvicinatx tuttx alla scena punk più o meno allo stesso modo e per le stesse ragioni.
Prima di tutto per questioni politiche, iniziando a frequentare spazi come l’Emerson in età adolescenziale (chi prima chi dopo per questioni anagrafiche) e trovando qui quella che è stata per tutti noi una salvezza anche dal punto di vista ricreativo non essendo nessunx di noi una persona in grado di divertirsi nelle situazioni mainstream che Firenze e le zone limitrofe hanno da offrire.
Come potrete vedere gli eventi che abbiamo fatto in questo primo anno di Bad Taste e da quelli che faremo, si intuisce che siamo persone diverse dal punto di vista dei gusti musicali, in un anno abbiamo proposto tanti generi, dal crust all’emo, dall’hardcore al death metal, forse questa differenza di gusti è anche il nostro punto di forza che ci permette di proporre sempre serate diverse in cui comunque l’importante è che chiunque venga, che sia fruitore, o musicista e anche noi stessi, riesca a passare una serata in cui divertirci senza che nessunx si senta mai a disagio per qualunque motivo.
Siamo comunque persone che prima di aver formato questo collettivo sono prima di tutto un gruppo di amicx che hanno condiviso anni di esperienze insieme, sia umane che appunto organizzando concerti, andando ai concerti o anche suonando insieme nel caso di alcunx di noi; quindi, è come se il collettivo Bad Taste fosse sempre esistito e nell’ultimo anno ha assunto una forma concreta, però la sostanza già c’era.

  • Radio Punk: Visto che organizzate concerti nei centri sociali, ci sembra abbastanza chiaro il vostro legame con il mondo antagonista. In particolare, quali sono le lotte e le pratiche che avete più a cuore e che volete veicolare attraverso la musica? Ci sono collettivi in altre città che essendo rimasti orfani di spazi sociali, pur di portare avanti la proposta musicale organizzano in locali e circoli. Voi cosa ne pensate? Riuscireste a raggiungere questo compromesso? Ci sono dei paletti fondamentali per voi come collettivo?

Bad Taste Collective: Partiamo dal fatto che il motivo per cui organizziamo concerti nei centri sociali è principalmente perché sono i luoghi che frequentiamo e che ci danno la libertà di mettere in atto determinate pratiche, che sia un concerto o una presentazione o qualsiasi forma di aggregazione e socialità. Dato che veniamo da questo mondo, ne abbracciamo anche tutto ciò che ne consegue, in particolare l’attitudine diy è quella in cui ci rispecchiamo di più e che siamo più abituatx a mettere in pratica, la musica quindi è un veicolo per esternare tutto quello che siamo e che viviamo.
Il collettivo nasce principalmente grazie al supporto e al legame che ha con determinati spazi e ora come ora sarebbe difficile da pensare inserito in un contesto di locale, se i collettivi di altre città si sono trovati ad organizzare concerti in locali o circoli probabilmente è perché in assenza di altri posti hanno trovato, o comunque loro stessi sono inseriti in situazioni di locali o circoli, quindi più facilitati a organizzarvi eventi, e non è detto che una strada sia meglio di un’altra, giustamente ognuno si organizza come può con quello che ha a disposizione.
In una realtà come Firenze è diverso in quanto non ci sono molti legami personali, lavorativi o ideologici con chi gestisce locali che propongono concerti al difuori del circuito underground, in passato in città c’erano molti più posti che spingevano proposte musicali legate all’underground anche non essendo inseriti in tale realtà di cui alcuni di noi hanno fatto parte, ma i tempi cambiano e la situazione attuale ci ha portato a prendere le distanze dalla realtà dei locali proprio perché sono su un piano umano e organizzativo inconciliabile al nostro. Uno dei motivi per cui il collettivo esiste è stato anche per ribadire che ci possiamo divertire e contemporaneamente creare qualcosa anche senza dover spendere cifre esorbitanti o raggiungere compromessi per godersi i gruppi che ci piacciono essendo artefici del nostro svago.
Per quanto riguarda paletti, non ci siamo impostx nulla in particolare, ci siamo aggregatx in funzione di quello che potevamo fare e non di quello che non potevamo; quindi, direi che ci siamo prefissatx di fare tutto quello che ci sentiamo cercando di rimanere presenti a noi stessi.

  • Radio Punk: Come nasce una vostra serata? Da cosa partite per creare la lineup di un vostro concerto? Contattate voi i gruppi o venite contattati? Quali sono i generi di maggior interesse e quali quelli che non rientrano nella vostra proposta? Se volete lasciare un contatto per le band o lanciare un appello per farvi scrivere mettete tutto nella risposta.

Bad Taste Collective: Le serate nascono partendo dalle nostre assemblee dove proponiamo una serie di nomi di band che ci piacciono, abbiamo scritto una lista lunghissima nel corso degli ultimi mesi e contiamo di fare suonare tutti i nomi che abbiamo tirato fuori prima o poi. Molti di noi suonano in band da anni, chi non suona ha sempre usato il proprio tempo libero andando a concerti in giro per l’Italia; quindi, in tanti anni di concerti, abbiamo creato una fitta di rete di contatti. Ognunx ha i suoi amicx sparsi per l’Italia, molti di questi amicx hanno delle band e molte date sono nate proprio per aiutare band in tour che ci hanno contattato personalmente o sui social del collettivo in cerca di una data a Firenze. Non sempre è possibile riuscirci ma stiamo facendo di tutto per aiutarli, anche questo mese abbiamo organizzato due concerti infrasettimanali, un mercoledì e un giovedì, appunto per sostenere band che ci piacciono e che in questo periodo stanno suonando in giro.
Per quanto riguarda i generi spaziamo molto, all’interno del collettivo abbiamo ascolti molto diversi tra di noi, lo si vede dalla varietà delle serate, abbiamo iniziato con una serata crust l’anno scorso, il secondo concerto fu invece screamo, nel corso dell’anno abbiamo avuto una varietà di generi non indifferente; la differenza di gusti musicali delle persone del collettivo però secondo noi non rappresenta un limite, anzi, probabilmente è uno dei nostri punti di forza, il primo e il due giugno abbiamo un festival dove, come potete vedere, suoneranno band di generi diversi insieme e chiunque si rivede nella filosofia DIY secondo noi è il benvenuto ai nostri eventi.

  • Radio Punk: Com’è attualmente la scena fiorentina? Rispetto al passato che differenze riscontrate?

Bad Taste Collective: Pensiamo che la risposta possa essere l’età anagrafica dei membri del collettivo: c’è qualcunx che ha più di 40anni e chi ancora non arriva ai 30. Purtroppo, dai primi duemila c’è stato poco ricambio generazionale sia tra pubblico che tra gruppi e negli anni a seguire questa tendenza non è cambiata molto.
Ci sembra invece, che da dopo il COVID la situazione sia migliorata. Ovviamente non si parla di numeri stratosferici, ma ci sono stati momenti intorno al 2010 in cui ai concerti eravamo veramente pochx e ci conoscevamo davvero tuttx, andavi a suonare a giro o organizzavi qualcosa a Firenze e i membri dei gruppi erano quasi sempre gli stessi. Adesso, da dopo il COVID, si vedono facce nuove, molte ragazze, tantissimi giovanx e questa cosa fa altro che piacere. Secondo noi la reclusione forzata ma anche e soprattutto una società che si sta spostando sempre più velocemente verso valori che limitano la libertà, la mancanza di contenuti nelle nuove tendenze giovanili, il mondo dei social in cui si ricerca la perfezione e per finire la quasi assenza di prospettive lavorative solide stanno quasi facendo rivivere le sensazioni che hanno fatto nascere il punk alla fine degli anni 70/inizio 80.

  • Radio Punk: Guardandovi indietro, pensate di aver contribuito a tenere in vita la scena punk fiorentina? Sentite di aver effettivamente aggregato persone con i vostri concerti? Quali sono i vostri obiettivi futuri come collettivo? Avete in previsione di fare altro oltre ai concerti?

Bad Taste Collective: Il collettivo ha un anno, non crediamo stia incidendo più di tanto perché, appunto, ancora non abbiamo finito la “prima stagione”. Ma guardando le esperienze pregresse, noi siamo natx da quelle. C’è chi già organizzava concerti insieme a che si è avvicinato al punk anche grazie a quei concerti. Alcuni gruppi, alcune amicizie, e non solo, sono nate ai nostri “eventi”, sia del collettivo Bad Taste, sia con le esperienze passate. Ci piacerebbe in futuro fare qualche mercatino di autoproduzioni, presentazione libro fumetti e proiezioni, vediamo come si evolve il tutto!

  • Radio Punk: Vi ringraziamo, salutiamo e lasciamo uno spazio libero per dire quello che vi pare a chi legge l’intervista!

Bad Taste Collective: Vi ringraziamo per lo spazio messoci a disposizione. Che dire, pensiamo di aver veramente detto tutto quello che potevamo. Vi invitiamo a seguirci sui nostri social e, se passate da Firenze, date un’occhiata alle nostre pagine per vedere se organizziamo qualche evento, così da poter toccare con mano quello che vi abbiamo descritto. Se non doveste passare da Firenze, un altro consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di sostenere il più possibile le vostre realtà locali autogestite e le iniziative che propongono, siano esse concerti, presentazioni di libri, proiezioni di film o altro ancore. Se dove vivete non esistesse situazioni del genere, ma vi piacerebbe che ci fossero: CREATELE!