Goldfinger @New Cross Inn, Londra – 25 Maggio 2018

Andare ad una serata a New Cross Inn mi esalta sempre tantissimo in quanto questo pub a sud di Londra mi ha regalato tante emozioni, fin dal primo concerto a cui ho assistito all’interno di queste quattro mura tappezzate di poster di eventi passati e futuri, tutti all’insegna del punk rock e musica indipendente. Quindi anche in questa occasione ci torno molto volentieri per godermi una serata di ska punk insieme ai Goldfinger.

Ad aprire alla band californiana ci sono i The Bottom Line, quartetto pop punk londinese, senza infamia e senza gloria ma che sanno riscaldare bene l’atmosfera.

Non avendo mai visto il New Cross Inn così stracolmo di gente –  si fa fatica pure ad arrivare al bancone del bar e si inizia a sudare prima ancora di iniziare a saltare – esco a fumare e mi vedo tutta la band al completo, cantante bassista, batterista e fiati, che chiacchierano allegramente con i fan sulla strada. Neanche tempo di un saluto e si inizia!

Che dire, i Goldfinger spingono fin da subito con il loro misto di ska e punk che anche se non vuoi ti inizia a far muovere i piedi a ritmo di musica. Il gruppo è ormai attivo da più di 20 anni ed in formazione, oltre al cantante e chitarrista John Feldmann, c’è al basso Mike Herrera dei MxPx, gruppo e musicista che mi piace molto e che è stato un piacere sentire per la prima volta dal vivo. La band ormai sa bene come intrattenere il pubblico e come creare l’atmosfera giusta, passando da canzoni classiche come Get Up, Open Your Eyes e Superman, a canzoni tratte dall’ultimo disco (a mio parere niente male) come Put The Knife Away e Tijuna Sunrise. C’è spazio anche per le cover, da Just Like Heaven dei The Cure all’immancabile 99 Red Balloons, canzone che credo sia riuscita a far saltare anche i muri del locale.

Insomma, niente da ridire, come sempre una bellissima organizzazione e un concerto spettacolare, con un’energia e una semplicità davvero rare!

Live report di Stef