Il Nostro Punk Rock Raduno 2018!

È passata poco più di una settimana dal Punk Rock Raduno, ed eccomi a spendere due parole sul festival bergamasco che si è tenuto dal 12/07 al 15/07/2018 nella fantastica cornice dell’ Edoné di Bergamo e i suoi dintorni.
Il mio Raduno inizia mercoledì 11, in realtà: al parco Goisis ci sono Nando Senzabenza e Even In Blackouts in acustico e decido che non voglio perdermeli.
È, appunto, Nando dei mitici Senzabenza ad aprire le danze: imbraccia la sua chitarra e suona alcuni brani della sua band storica e alcune cover tra cui Bad Religion, Social Distortion e NOFX.
Tra un concerto e l’altro vado a prendermi una birretta e mi vedo CJ Ramone ai tavoli che chiacchiera. Fisso il mio eroe in modo inquietante ma decido di non disturbarlo e proseguire il mio cammino verso la cassa.
È il turno degli Even In Blackouts. La band ha tra le sue fila John Jughead, fondatore degli Screeching Weasel, che è tornato a trovarci per il secondo anno consecutivo. L’atmosfera è intima e ci pensa la voce di Liz a renderla ancora più magica. Fanno alcuni pezzi loro e alcune cover tra cui “Every Night” (Screeching Weasel) e “Can’t Help Fallin’ In Love” di Elvis.
Subito dopo i concerti mi dirigo a malincuore verso casa, perché il giorno dopo il dovere chiama e il weekend che mi attende sarà infuocato. Saluto gli amici incontrati e via.

Giovedì 12.
Smessi i panni del lavoro, io e il mio gruppo di amici voliamo al Punk Rock Raduno per la prima serata ufficiale del festival. Bene, mi sento a mio agio, mi sento a casa! Salutiamo un po’ di amici e adocchio nuovamente CJ Ramone. Bene, non posso farmelo scappare di nuovo. Lo branco e gli chiedo una foto insieme in cui io esco bene come la figlia di Fantozzi ma sono felice: ho la mia foto ricordo con CJ!
Mi riprendo e mi metto in coda per prendere da bere. Ma in lontananza si sentono quegli accordi che ben conosco e allora via verso il palco (e con me tantissima altra gente) a sentire i Riccobellis. Nonostante sia abbastanza presto la platea si riempie velocemente e il pubblico è carichissimo. Una dopo l’altra, veloci come fulmini, suonano “I’m Going Into Space”, “Somebody To Love”, “My Baby On LSD”, “Only You” ma è il finale con “Drunk & High” che infiamma gli animi, con tanto di coriandoli sparati sul pubblico!
È il turno dei Jagger Holly che, come sempre, sono in forma. Il pubblico conosce ancora poco i pezzi ma loro sanno tenere bene il palco e quindi la loro esibizione va alla grande!
Dopo di loro, proprio lui, il padrino di questo Punk Rock Raduno: CJ Ramone, che per l’occasione si esibisce sul palco con i The Manges. I pezzi di apertura fanno parte del repertorio della band spezzina, mentre nel finale sono i pezzi dei Ramones a fare da protagonisti, tra cui le ben note “Blitzkrieg Bop”, “Rockaway Beach”, “Havana Affair”, “Today Your Love Tomorrow The World”, “R.A.M.O.N.E.S. “.Estasi.
Anche stasera si scappa a casa presto per via del lavoro, ma il weekend è vicino!

Venerdì 13
Dopo due giorni super è, finalmente, arrivato il venerdì! Il giorno in cui avrei avuto la possibilità di vedere dal vivo Dan Vapid che avrebbe suonato l’intero set dei Riverdales. Tutto stava andando per il verso giusto e infatti ecco che arriva la brutta notizia, puntuale come una cartella di Equitalia: a causa di problemi con il passaporto, Dan Vapid non riuscirà ad essere al Raduno. La delusione c’è ma the show must go on. Arriviamo dopo il lavoro e purtroppo mi perdo gli acustici di Tough, Midrake e Kurt Baker in giro per Bergamo e la tattoo session all’Ink Club. Sul palco si alternano Cocks, 7 Years Bad Luck, Neck e Neon Bone. Il posto lasciato vacante da Dan Vapid & The Cheats viene riempito egregiamente dagli Zatopeks con il supporto di Mike e Matt dei DeeCRACKS. Il concerto è uno spettacolo, non mi aspettavo nulla di diverso ma il fatto che sia stato tutto improvvisato lo ha reso ancora più bello. Sia il pubblico che la band stessa si scatenano sulle note dei loro grandi classici tra cui “Quality Footwear”, “Turkish Bread Chronicle”, “Jimmy’s Girl”, “City Lights”. Si dimostrano ampiamente all’altezza della situazione. Eroici.
E’ l’ora degli Even In Blackouts. L’acustico era stato una piacevole scoperta e anche in elettrico se la sono cavata alla grande grazie all’ottima interazione con il pubblico e agli ospiti sul palco che si sono divertiti a fare qualche cover degli Screeching Weasel con la band (tra quelle che ricordo “My Brain Hurts”, “Hey Suburbia”, “Every Night”). La festa si sposta poi all’interno dell’Edoné con il DJ set punk rock che ci farà ballare fino alla fine!

Sabato 14
Eccoci al sabato. Sul palco dal pomeriggio Colvins, Andead, Lone Wolf (al posto di Radio Buzzkills), 20 Belows, K7’s, Patsy’s Rats e Steve Adamyk Band. Dopo di loro Gli Impossibili. Una menzione speciale a loro che hanno tirato giù il palco del PRR con le loro hit “Sul Sedile Con Te”, “La Mia Ragazza 3.20”, “Cani Blu”, “Ritardato”, “Odio Brenda e Melrose Place”. Grandi! Dopo di loro Windowsill e infine i Queers. I Queers. Concerto pazzesco. Il parco dell’Edoné esplodeva. Uno dei concerti più belli a cui abbia assistito. Una dopo l’altra “Debra Jean” (lacrime), “Fuck The World” (lacrime), “Punk Rock Girls” (lacrime), “Love Love Love”, “Monster Zero”, “I Met Her At The Rats”, “You’re Tripping”, “Tamara Is A Punk”, “Ursula Finally Has Tits”, le cover “Cindy’s On Methadone” e “It’s Cold Outside”. Ma quando pensavo di aver visto il meglio ecco apparire CJ Ramone su palco ed è subito Ramones con “The KKK Took My Baby Away”/”Sheena Is A Punk Rocker”/”Oh Oh I Love Her So”. I-M-M-E-N-S-I. Anche se nel mentre il mio vicino di concerti ha deciso di far uscire la scimmia che era in lui arrampicandosi sull’impalcatura e versandomi la birra in testa…ero felice! DJ set e via di nuovo a casa.

Domenica 15
La mattina dopo arriviamo presto in Edoné per il pranzo (gli hamburger, ragazzi!). Riesco ad assistere al primo gruppo, gli Haermorrhoids da Amburgo e al progetto Punkability, di cui avevo visto il documentario poco prima e che ero curiosa di sentire dal vivo. Un gruppo di ragazzi disabili hanno portato sul palco alcuni brani famosi tra cui Blitzkrieg Bop dei Ramones in chiave italiana. Mi sono commossa…è stato molto toccante! E ahimè il Punk Rock Raduno per me finisce qua poiché per un impegno familiare torno a casa. Ma anche i gruppi successivi (Deaf Lingo, The Dutts, Sewer Rats, Andrea Manges And The Veterans e The Bombpops) ho sentito dire che se la sono cavata alla grande. Grazie di tutto agli organizzatori, allo staff Edoné, alle band e a tutti gli amici incontrati. Ci vediamo l’anno prossimo!

Live report di Valentina Piazzola