Intervista con Canthc sul suo blog DRESSED TO PUNX
La storia narra che il buon Andrea, Canthc per gli amici, sia un collezionista di merch punk rock e che un bel giorno abbia deciso di mettere nero su bianco sul suo bel blog di tumblr, dal titolo cazzutissimo “Dressed To Punx” (http://dressedtopunx.tumblr.com/), la sua avventura nei meandri dei concerti punk rock. Inoltre è anche un musicista che attualmente suona negli Onoda e nei Ricordi?, entrambe band intervistate da noi. Dunque dai andiamo a scoprire di più sul buon canthc e sul suo blog Dressed To Punx!
R: Radio Punk
C: Canthc
-R: Beh Canth, so che sei un esperto di interviste, dovresti sapere come inizia il tutto…Quindi, parti pure a raccontarci la tua storia e quella del tuo blog…
-C: Ciao ed innanzi tutto grazie per lo spazio che avete deciso di concedermi e l’interesse verso il mio progetto, io mi chiamo Andrea, anche se credo tutti mi conoscano semplicemente come Canth e sono un punk rocker. Sono qui oggi per parlare del mio blog Dressed To Punx che è un viaggio a ritroso nelle mie esperienze partito ormai oltre tre anni fa. Ho trascorso buona parte di questa mia vita in giro per il mondo a vedere concerti, di tutto ciò mi rimangono i miei ricordi ed un’enorme collezione di merchandising, quindi ho unito le due cose, ed indossando volta per volta un pezzo della mia collezione, nel mio blog racconto di quella volta di cui ne sono venuto in possesso, dove ero, con chi e che cosa è successo, è una sorta di mia autobiografia sconnessa ad episodi. Avevo bisogno di tracciare una linea e raccogliere un po’ le idee su quel che mi è successo, ho deciso di farlo pubblicamente su un blog.
-R: Ci siamo chiesti spesso una cosa sul tuo blog, per chi e perché lo fai? Sono sicuro che qualche coscienza l’hai risvegliata era anche questo il tuo scopo?
-C: Come ho detto prima il blog l’ho fatto principalmente per me stesso, avevo una necessità di guardarmi indietro e capire un po’ quello che avevo combinato nella mia vita, il fatto di rendere di rendere il blog pubblico ed avere dei lettori è stato un incentivo ad andare avanti, naturalmente è bello avere un feedback da chi legge, e mi capita ad ogni post che scrivo. Il rovescio della medaglia è il fatto che rendendo il tutto pubblico qualche storia deve essere smussata, purtroppo certi episodi e situazioni non li posso raccontare pubblicamente, se si sapesse tutto quello che ho combinato credo instaurerebbero di nuovo la pena di morte, e farebbero bene.
Per quel che riguarda le coscienze risvegliate, si ne sono conscio, mi capita spesso che in giro per concerti dei ragazzi mi fermino e mi dicano “Oh Canth, lo sai che ho cominciato ad ascoltare la tal band oppure ho scoperto il tal disco grazie a te.” Si indubbiamente mi fa piacere sapere essere stato un canale di conoscenza per qualcuno.
-R: Domanda che più inflazionata non si può, il tuo pezzo preferito della tua vasta collezione, il più strano e quello che magari dopo che l’hai comprato ti sei chiesto: “ma come diavolo ho fatto è bruttissimo”?
-C: La mia collezione è sterminata ma alla fine mi ritrovo a riportare sempre le solite cinque maglie Black Metal, quelle invece a cui sono più legato neanche le porto, per paura di rovinarle, non so dirti quale sia il mio pezzo preferito è come chiedere ad una madre quale figlio preferisce, di sicuro però posso dirti che ho un legame quasi mistico con la maglia che è il post numero uno del blog, quella dei Satanic Surfers con lo skater.
Parlando invece di merch brutto, chi segue il blog, sa benissimo che all’interno spesso c’è uno spin off “Questa l’ho presa mentre ero completamente ubriaco”. Quando sono alterato tendo spesso a fare stronzate, la mattina mi sveglio apro lo zaino e mi dico “ma come cazzo ho fatto a comprare stammerda?” certo prendere una maglia brutta credo sia un po’ il meglio che mi possa succedere, di solito combino cose molto peggiori.
-R: Come ben sappiamo suoni in due band, quindi oltre ad andare ai concerti, li organizzi e ci suoni pure… Qual’è la differenza per te tra suonare e andare ai concerti e quale ti piace di più?
-C: Quando sono ad un concerto in qualsiasi veste mantengo sempre lo stesso atteggiamento, non è che perché suono o organizzo mi nascondo nel backstage e sto li a marcire, stare su una poltrona lurida dove qualcuno ci ha probabilmente scopato sopra di recente non fa per me, io alzo il mio culo e mi vado a vedere il mondo che mi sta attorno. Nel punk rock non ci dovrebbe essere differenza tra chi suona, chi organizza e chi è li a vedere il concerto, secondo il mio punto di vista davanti ai quattro accordi del punk siamo tutti uguali, ma purtroppo credo di essere uno dei pochi a pensarla in questa maniera.
-R: Sai darmi una quantità del tuo merch? Hai mai perso qualcosa e soprattutto, dove tieni tutta la tua collezione? Poi credi di riuscire a postare ogni elemento della tua collezione?
-C: So bene che il mio lavoro rimarrà incompiuto, non credo vivrò abbastanza per riuscire a postare tutto quello che ho anche perché la collezione è in continua espansione, intanto però sto raccontando le mie storie con i miei tempi, ripeto non ho nessuna fretta e nessuna pressione, scrivo quando mi va di farlo e lo farò finché mi divertirò e finché ne varrà la pena. No non so dirti una cifra approssimativa della quantità del mio merch, e dove lo tengo sono affari miei, è un mio posto segreto, una specie di mio tempio, calcola che non ci ho mai portato nessuno.
-R: Da qualche tempo hai passato i trent’anni, trovi gli stessi stimoli in quello che stai facendo rispetto ai tempi in cui hai iniziato? Come è essere punk con un tre davanti? Per quanto andrai avanti ancora?
-C: C’è una bellissima canzone dei The Lawrence Arms che si chiama “Seventeener” che parla del fatto del non essere riusciti a morire giovani, ecco in quel pezzo mi ci rivedo parecchio, infatti ad essere sincero non avrei mai creduto di arrivare a questa età, ingenuamente ho sempre pensato che vivendo in una certa maniera mi sarebbe successo qualcosa o in alternativa il mondo si sarebbe mandato a puttane da solo, morale della favola ho 32 anni e sono anche piuttosto in forma, ed il mondo purtroppo va avanti, quindi cosa ti posso dire, cito Kerouac che in “Big Sur” scriveva “C’è ne è ancora di strada”.
Riguardo agli stimoli vale il discorso di prima, finché mi divertirò andrò avanti, e si, mi sto ancora divertendo parecchio, avere un tre davanti alla propria età non mi da fastidio, non sento il peso dei miei anni, forse a volte quello dei miei ricordi, ma questo è un problema mio.
-R: Hai una maniera di scrivere accattivante e coinvolgente, hai scritto molti articoli per riviste, webzine, hai avuto vari blog, hai mai pensato di sperimentarti in qualcosa di nuovo?
-C: Ah dire il vero si, negli anni ho scritto sotto diversi pseudonimi alcuni racconti, invece ora sto lavorando ad alcune storie che saranno firmate probabilmente con il mio nome, sarà un modo per poter rielaborare alcuni fatti che mi sono successi e che nel blog come ti dicevo non ho potuto raccontare, non so dirti come e quando usciranno, molto probabilmente mi produrrò da solo visto che i contenuti saranno molto forti e politicamente scorretti.
Recentemente invece sono stato invitato a partecipare ad un progetto di scrittura sperimentale, una cosa totalmente da pazzi, secondo me finiamo in gabbia.
-R: Oltre a viaggiare in giro per concerti, collezionare merch e scrivere quali sono i tuoi hobby ed i tuoi altri interessi?
-C: A dire il vero niente di trascendentale, molto del mio tempo lo dedico ai miei studi universitari ed al mio lavoro, per il resto mi piace girare in bicicletta, nuotare, leggere, ascoltare dischi, seguire la Juventus FC, trascorrere del tempo con le persone che mi fanno stare bene, bere vino e riflettere.
-R: Ah proposito di dischi quali sono i tuoi ascolti recenti hai qualcosa da consigliare?
-C: Per i consigli ti rimando al blog, è li che do le mie “tip”, se vuoi guardo in cronologia gli ultimi cinque dischi che ho ascoltato così so anche io cosa ho ascoltato ultimamente:
The Holy Mess “Comfort in the Discord”
Tom Waits “Closing Time”
Harry Fotter “Nient’altro che un Punk Rocker”
The Gaslight Anthem “Get Hurt”
Giorgio Canali & Rossofuoco “Nostra Signora della Dinamite”
Strano non ci sia stato niente di Black Metal, di solito i miei ascolti propendono verso quel genere, si vede che in questi giorni sono particolarmente spensierato.
-R: Che rapporto hai con i tuoi lettori? Leggevo in un’ altra tua intervista che ti è capitato che qualcuno ti contattasse in privato per confidarsi con te.
-C: Si è capitato anche questo, sai io mi rivolgo al lettore sempre in seconda persona, per creare un rapporto di confidenza, poi capita che mi si incontra dal vivo e si ha la sensazione di conoscermi come se fossi un vecchio amico, ma io non so neanche chi ho davanti e questo a volte è un po’ alienante. Per il resto mi capita spesso che qualcuno dopo un mio post mi scriva in privato per darmi il suo punto di vista su un determinato argomento, mi piace molto questo confronto ed il fatto che si crei un dialogo.
-R: Se adesso ti diamo carta bianca, come “costruiresti” la tua maglia o felpa ideale?
-C: Vai sulla pagina facebook di dressed to punx ( www.facebook.com/dressedtopunx ) e guarda l’ultima grafica che ho realizzato per il blog, ecco li avevo carta bianca…particamente ho fatto un ripoff della copertina “Transilvanian Hunger” dei Darktrhone aggiungendo il mio logo e la scritta “Punk blog in nome di Satana”, si mi piacciono le grafiche molto oscure e no prima che tu me lo chieda non sono Satanista, ma sono affascinato dal mondo dell’occulto.
-R: Grazie mille Canth è stato un piacere come al solito, ti lasciamo il solito spazio libero, alla prossima e buona fortuna.
-C: Innanzi tutto grazie a voi ragazzi, per il bel lavoro che state realizzando e per l’interesse verso il mio progetto, è stato un piacere rispondervi. Il mio spazio libero lo dedico a chi vorrebbe partire con un progetto come quello che potrebbe essere il mio e non ha il coraggio di farlo, credo sia importante mettersi in gioco, un giorno guardandovi da un’altra angolazione capirete che ne valeva la pena, così almeno è stato per me.
Chiunque mi volesse contattare può farlo tramite i vari social network, ho sempre risposto a tutti e sempre risponderò, in alternativa mi trovate ai concerti punk rock, quello è e sarà il mio habitat naturale, venite a dirmi ciao, io sono quello con Lovercraft tatuato sul braccio.
PEACE.
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