Intervista con i Marsh Mallows
15, ormai quasi 16 anni sulla scena musicale nostrana non sono pochi e i nostri amici Marsh Mallows lo sanno bene coi loro 5 album in studio e una valanga di date. Ormai per i fans della band, ma soprattutto del genere hardcore-punk sono una garanzia. Cos’altro aggiungere, spero che i ragazzi continuino a martellarci le orecchie ragazzi che gliene siamo grati, ma adesso vi lascio all’intervista!
Line-up:
Jim (Francesco Rainone) – voce
Andy (Andrea Maestri) – chitarra
Fabs (Fabio Muratori) – basso
Teo (Matteo Mastroianni) – batteria
R: Radio Punk
M.M.: Marsh Mallows
R: Dal 1999 a questa parte avete costantemente fatto uscire dischi belli cazzuti, quale è il vostro segreto?
M.M.: Il segreto dei Marsh Mallows e’ di essere in primis degli amici. Quando componi, o registri album il groove tra i componenti della band e’ l’elemento principale.
R: La scena hardcore punk sta prendendo sempre più piede fra i giovani, cosa consigliate a queste band?
M.M.: Ci sono tante band in Italia ma anche tanta gelosia. E in un paese come il nostro con poche possibilità di live e con una visione sbagliata della musica e’ come sparare sulla Croce Rossa. Un consiglio? Fare musica perché si ha nel cuore, non fare musica perché è’ di moda o perché fatta così potrebbe piacere.
R: Qual’è stato il vostro disco che più vi ha fatto divertire in sala di registrazione?
M.M.: Sicuramente “Qualcosa di Nessuno” perché siamo rimasti 20 giorni a Cascina (Pisa) chiusi in un appartamento. E tra una registrazione e l’altra ne sono successe delle belle.
R: Avete mai pensato ad una possibile collaborazione con qualche band hardcore d’oltreoceano?
M.M.: Sarebbe un sogno ma ai Marsh e’ sempre mancata una persona/etichetta che potesse aiutarli in questo (boysetsfire su tutti!)
R: Secondo voi ci sono tante differenze fra la scena hc nostrana e quella americana???
M.M.: Enormi! Li si fanno 90 concerti all’anno, con la possibilità di confrontarti anche su palchi importanti, con una cultura del “suona qualcuno? Lo vado a sentire e se è’ cool lo seguo”. In Italia no!
R: Ormai avete dato all’hardcore italiano la vostra impronta, ma all’inizio a chi vi ispiravate???
M.M.: Siamo strani! Ascoltavamo Guns’n’roses, Metallica, Megadeth, Bad Religion, NOFX, Offspring … Un mix strano che ha creato il sound Marsh Mallows
R: Chi sono le persone che più volete ringraziare dal 99 a oggi???
M.M.: Sembrerà mieloso, ma le nostre famiglie di prima e di adesso. Genitori che ci hanno permesso da 17 anni di suonare viaggiare capendo la nostra passione, mogli/compagne e figli ora che con lo stesso cuore capiscono che la musica per noi è vita e nelle 1000 difficoltà di ogni giorno e’ un modo per sentirsi vivi!
Intervista di C.Q.
