Intervista agli Astio
Chiacchierata con la band trentina Astio, usciti per Agipunk con
l’album “Bocche Stanche”
Nel 2023 è uscito il loro ultimo Lp “Bocche Stanche” e per noi è stato subito tra i dischi migliori dell’anno. Vengono da Trento e fanno un post punk freddo e introspettivo con un tocco di anarco punk, cupo e melodico al punto giusto.
Partiamo con le domande dell’intervista agli Astio!
- Radio Punk: Ciao ragazzi e grazie per essere qui! Partiamo con una domanda classica per fare un po’ di conoscenza. Come vi siete incontrati e come nasce il vostro gruppo? Avete avuto o avete tuttora altre band o progetti (fanzine, collettivi…)?
Astio: Ciao! La storia degli Astio è abbastanza lunga e travagliata, cercherò di essere breve: è iniziato come progetto solista di Simo, inizialmente era un post punk più classico con drum machine, basso, chitarra e synth. Intorno al 2018 abbiamo deciso di formare un gruppo vero e proprio per uscire dalla cameretta, siamo durati poco e ci siamo presi una lunga pausa che credevamo fosse definitiva. Ma intorno al 2021, nel periodo post-quarantena quando gli altri gruppi in cui suonavamo si erano sciolti, abbiamo deciso di ricominciare con la formazione attuale.
Abbiamo tutti altre band e facciamo parte di collettivi diy.
Simone suona in altri due gruppi: HRTBRKR e Livin’ Gag.
Yarin ha altri due progetti: Nogaar e un progetto solista chiamato Itch Itch Itch
Dale ha un altro gruppo: Sproloquio
Olly ha altri gruppi tra cui Sloi e Livin’ Gag
Facciamo parte tutti di diversi collettivi tra cui il Dirty Carpet Club, che è la nostra sala prove dove organizziamo concerti DIY, poi ETCIÙ, collettivo che organizza una volta all’anno un piccolo festival di autoproduzioni con concerti, workshops e banchetti. Infine Yarin fa parte anche di Trigger Collective, collettivo che organizza concerti ed eventi di musica sperimentale, noise etc, quella che noi altri Astio chiamiamo “spippoli”.
- Radio Punk: Raccontateci come siete entrati in contatto con la sottocultura punk e qual è stato il primo gruppo che vi ha fatto venir voglia di suonare.
S: Grazie alla scena trentina che è stata sempre abbastanza viva, mi hanno svezzato gli Attrito, Congegno e Left In Ruins, poi la prima persona che ho conosciuto del giro è stata Olly, da lì poi ho iniziato a provare fascino verso questo mondo. Quando ho iniziato con Astio, quando ero da solo mi ispiravo agli Havah, quando poi è diventato un gruppo (inizialmente un trio) ero preso bene per i Diät e Marbled Eye.
Ma punk a parte il primo gruppo che mi ha fatto venire voglia di suonare sono stati i Muse, Showbiz tutt’ora per me uno dei migliori dischi di sempre, lo ascoltavo a 8 anni mentre giocavo a Final Fantasy 10 con mia sorella, ricordo che all’epoca avevo costruito una chitarra con una scatola di scarpe e degli elastici, ovviamente non suonava, però è stato probabilmente il primo indizio che mi ha fatto pensare “ok voglio suonare”
O: Quando avevo intorno ai 13/14 anni ho comprato “Never Again” dei Discharge e “Give me convenience or give me death” dei Dead Kennedys (dischi che ascolto ancora oggi periodicamente) più o meno a scatola chiusa perché le copertine mi pigliavano bene e mi si è aperto un mondo. Poi ho visto i Grandine live e lì ho capito che quella musica veloce e ruvida era il modo migliore per esprimere la rabbia che avevo dentro. Da quel momento il punk (inteso come musica ma soprattutto come attitudine) è entrato a gamba tesa nella mia vita e non mi ha più mollato o forse io non l’ho più mollato.
Y: I gruppi che mi hanno ispirato maggiormente agli inizi sono stati Nirvana, Pixies e Sonic Youth, per quanto riguarda il panc è stato invece Give me convenience or give me death dei dei Dead Kennedys il disco col quale ho capito che prima o poi avrei voluto suonare anche questo genere. E non avrei potuto trovare gruppo migliore con cui farlo, gli Astio mi hanno accolto a progetto già avviato e da subito mi sono innamorato di loro, che mi hanno permesso di entrare davvero in contatto con una scena che in parte già conoscevo ma che mi ha stupito scoprire così viva e condivisa da tante bellissime persone con un sacco di voglia di fare e di stare insieme.
D: Pure io devo ringraziare la scena trentina, tra concerti e manifestazioni ho conosciuto tanta gente che ha condiviso con me questa “cultura punk”. Il primo gruppo che mi ha fatto venire voglia di suonare per me penso siano stati i Ramones, il modo in cui Johnny Ramone suonava la chitarra mi faceva impazzire!
- Radio Punk: Il vostro ultimo lavoro è stupendo sia a livello di contenuto musicale sia dal lato estetico. Parlando dei brani, abbiamo notato nei testi una vena introspettiva e nichilista, cosa volete comunicare attraverso le vostre canzoni?
Simone: Grazie! Non so, non me lo sono mai chiesto e non voglio cercarci un senso a posteriori, suoniamo principalmente per divertirci, credo che suonare in giro con i miei amici, conoscere gente nuova con gli stessi interessi e vedere posti nuovi sia una delle cose più belle del mondo. Non mi reputo una persona nichilista, sono semplicemente molto riflessivo e mi faccio tante domande, mi è sempre piaciuto scrivere, mi è utile per dare ordine ai miei pensieri. Astio è il mio progetto più introspettivo in cui provo a rispondere a queste domande e dove incanalo la mia rabbia cercando di trarne qualcosa di costruttivo.
- Radio Punk: Come dicevamo prima, anche dal punto di vista estetico il vostro LP è particolare e curato, l’artwork infatti è stupendo e copertina e lato B sono serigrafati a mano. Chi ha lavorato all’aspetto estetico del vinile? Per voi la forma è importante quanto il contenuto del disco?
Astio: Zach Hobbs è l’artista che ha curato il lato estetico del disco.
Olly ha una serigrafia chiamata Frammenti, quindi abbiamo stampato copertine e lato B del disco tutti insieme da lui, è bello fare cose insieme per il gruppo che non siano strettamente legate solo al suonare.
Olly: Non credo che la forma o l’aspetto estetico siano importanti quanto il contenuto però mi capita spesso di ascoltare un disco che non conosco perché la copertina mi piace quindi penso che anche il lato visivo abbia la sua importanza.
Y: sono d’accordissimo con Olly, vorrei solo sottolineare la disponibilità e l’impegno messo da Zach nel lavoro fatto per la copertina e non solo, si è fatto coinvolgere alla grande e forse anche per questo il risultato è così valido.
Per chi volesse la copia fisica del vinile 12″ può scrivere alla nostra mail, Agipunk o direttamente alla band.
- Radio Punk: Quanto conta per voi l’etica del Do It Yourself? Raccontateci che spazio ha nel vostro progetto musicale e nella vita di tutti i giorni.
Astio: è fondamentale! Bene o male tra di noi riusciamo a cavarcela per quanto riguarda grafiche, stampe merch, registrazioni, organizzazione dei tour ma pensiamo che sia importante non utilizzare “l’etichetta” DIY come scusa per fare le cose fatte con pressapochismo. Fare le cose da soli è molto gratificante ma bisogna anche essere coscienti del fatto che ci sono persone anche nel circuito diy e punk che hanno delle skills maggiori e quindi ogni tanto è buono affidarsi a chi ne sa di più, come nel caso della grafica o delle registrazioni di Bocche Stanche che da soli non saremmo mai riusciti a realizzare con la stessa qualità. Come gruppo cerchiamo di rimanere il più possibile nel circuito diy anche per quel che riguarda i concerti che suoniamo e le etichette con cui collaboriamo.
- Radio Punk: Parliamo un po’ della vostra città: Trento negli anni ha sfornato diverse band punk fortemente politicizzate, ma com’è la scena della città oggi? Ci sono band, spazi dove suonare, collettivi musicali e/o politici?
Astio: C’è gente che ha voglia di suonare e di sbattersi, stanno nascendo nuove band e gasa molto il fatto che ci siano ragazz giovani che hanno messo su gruppi nuovi e che sono carichi per darsi da fare. Purtroppo spazi dove fare concerti non ce ne sono molti, qui se vuoi fare qualcosa lo devi fare da te, forse è anche grazie a questa mancanza e alle conseguenti sbatte che negli anni la scena punk e diy è esplosa.
Nonostante le poche opzioni che offre Trento credo che tutto sommato sia una città viva per quanto riguarda questo mondo, chiaro non è una città grande dove ogni giorno hai concerti di tutti i tipi ma forse anche meglio così. La nostra città non è poi così male, non sopporto chi si lamenta che a Trento non c’è mai niente senza però fare niente per cambiare le cose. Fai, agisci, cambia la situazione in cui stai se non ti piace.

- Radio Punk: State suonando parecchio in giro per l’italia e anche in Europa, noi abbiamo avuto il piacere di vedervi live al Ligera di Modena in un contesto davvero molto punk, infatti avete suonato in mezzo al centro storico con metà degli strumenti dentro allo spazio e l’altra metà fuori dalla porta d’ingresso ahaha! Come vedete la scena italiana attualmente? Raccontateci se avete notato differenze con le città europee in cui siete stati.
Astio: Quel giorno a Modena eravamo KO, era una domenica, il weekend era stato impegnativo, mi pare avessimo fatto una scaletta mega breve, ma ci ha fatto piacere conoscervi!
Differenze ce ne sono parecchie. Credo che la più evidente sia che spesso quando vai all’estero e specialmente nel nord Europa la gente che organizza i concerti ha un modo di porsi un po’ diverso rispetto ai gruppi. Ogni tanto in Italia sembra che chi organizza i concerti stia facendo un piacere al gruppo, all’estero invece è il gruppo che sta facendo un piacere a chi organizza. È bello sentirsi accolti e “a casa” anche a migliaia di km.
Altra cosa che abbiamo notato è che all’estero nella scena punk ci sono molte più ragazze o persone queer coinvolte.
Credo che con il punk ci sia un filo conduttore che in un certo senso ci rende simili nonostante magari siamo distanti migliaia di chilometri, ma credo sia normale quando si hanno interessi in comune.
Un gruppo italiano che negli ultimi anni ci ha stupito molto e che amiamo sono gli A/lpaca, quando abbiamo sentito che dal vivo fanno una cover dei Total Control siamo impazziti.
L’estate scorsa abbiamo suonato all’ultimo Fluff Fest in Repubblica Ceca e i gruppi italiani non avevano proprio nulla da invidiare a tutti gli altri: Aldo Morto, Spirito di Lupo e Sloi, hanno fatto tutti la loro sporca figura
- Radio Punk: Riguardo al tour che avete fatto con i Nag, come vi siete conosciuti? Com’è stato, ci sarà un seguito a questo tour con la band americana, magari andrete voi in nord-america?
Astio: Li avevamo fatti suonare a Trento ad uno degli eventi del nostro collettivo ETCIÙ, avevamo suonato anche con Astio e ci siamo subito innamorati gli uni degli altri. Ricordo ancora questo aneddoto molto divertente: quel giorno pioveva a dirotto, il concerto si teneva sotto una tensostruttura, ma in alcune parti pioveva dentro e ogni tanto dovevamo spazzare via l’acqua per non fare allagare tutto, Micky il bassista dei Nag ci guardava affascinato mentre spazzavamo via l’acqua e ci fa “posso provare?” Gli abbiamo passato la scopa e si è messo ad aiutarci. Una volta ricordandogli di quell’episodio mi aveva detto che è stato uno dei migliori concerti che abbia mai fatto.
Il tour è andato benissimo, probabilmente la migliore esperienza della nostra vita, e con loro ci siamo trovati benissimo, ci siamo innamorati! È un po’ triste saperli così lontani, ma sì ci rivedremo sicuramente. Ci piacerebbe molto andare in America, ma non prima del nuovo album che si spera registreremo quest’estate.
- Radio Punk: Facciamo una pausa dalle domande musicali: consigliateci un libro e un film che dobbiamo leggere e vedere prima di morire!
S: Film: “L’estate di Kikujiro” di Takeshi Kitano
Libro: “La società senza dolore” di Byung Chul Han
D: Film: “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman
Libro: “La collina dei conigli” di Richard Adams
O: Film: “Fratello, dove sei?” dei fratelli Coen
Libro: “I ragazzi del mucchio” di Silvio Bernelli per chi ama la scena punk hardcore italiana degli anni ‘80.

- Radio Punk: Tornando al vostro ultimo LP, come nasce la collaborazione con l’etichetta Agipunk? Avete dei progetti in cantiere per il futuro?
Astio: Olly conosce ed è amico di Koppa da molti anni anche perché suonavano insieme nei Tuono. Abbiamo suonato insieme al suo gruppo, gli Horror Vacui, a Parma nel 2021. Dopo il concerto è venuto da noi Masbu, un altro ragazzo che all’epoca faceva parte di Agipunk e degli Horror Vacui e ci fa “siete piaciuti molto a Koppa, non ve lo dirà mai, ma gli siete piaciuti molto.” Lì è stato un po’ dove è iniziato tutto e la prima volta in cui abbiamo cominciato a pensare: “mh, forse quello che facciamo allora vale davvero qualcosa”. Quando abbiamo registrato ci è venuto abbastanza naturale chiedere subito a Koppa se gli interessava farci uscire il disco e si è preso bene il resto è venuto da sé.
Per quanto riguarda i progetti per il futuro: stiamo finendo di scrivere il nuovo album, che speriamo di registrare in estate. Questa volta sarà un Lp di almeno una decina di pezzi. Poi un altro progettino che non spoileriamo ma che forse vedrete prima del nuovo disco.
Poi chiaramente cercheremo di suonare il più possibile in giro perché è la cosa che più ci piace fare.
- Radio Punk: Possiamo ascoltare la vostra musica su diverse piattaforme online, oltre che sul formato fisico. Cosa ne pensate della musica in formato digitale? Credete che spotify, bandcamp, youtube siano funzionali alla diffusione della musica fisica oppure che la ostacolino?
Astio: Da un certo punto di vista sono un’arma a doppio taglio, ma per quanto riguarda la diffusione della musica fisica credo siano funzionali e più green. Vedo lo streaming come una sorta di versione di prova, utilizzarlo per conoscere roba nuova, se poi piace si supporta concretamente il gruppo acquistando la copia fisica. Difficilmente al giorno d’oggi si compra un disco a scatola chiusa, lo si fa quando già si conosce l’album, o perché si è ascoltato online o perché si è visto il gruppo suonare dal vivo ed è piaciuto, quindi quello dello streaming lo vedo come un valore aggiunto.
Y: io credo che lo streaming dia la possibilità di scoprire moltissime cose nuove, anche di gruppi che magari hanno pochissimi ascolti ma che a volte ti entrano dentro e non molli più… purtroppo è tutto in mano a poche aziende che riconoscono poco o niente agli artisti ma si può sempre decidere di sostenere le band che si scoprono tramite l’acquisto del merch che queste mettono a disposizione altrove, per questo una menzione speciale va a Bandcamp, tramite il quale ho acquistato nel tempo diversi dischi.
- Radio Punk: Siamo arrivati alla fine! Vi ringraziamo tantissimo per averci risposto e chiudiamo con una domanda un po’ personale: chi sono gli Astio nella vita di tutti i giorni? Che lavoro fate? Quali passioni avete?
S: Lavoro in un’azienda di materiale idraulico, mi occupo principalmente dell’aspetto logistico, burocratico e rapporto con clienti e fornitori. Passioni oltre la musica direi scrivere e disegnare, ogni tanto mi diletto nel fare qualche fanzine di illustrazioni, fumetti o poesie.
O: Grazie a voi per l’interesse nella nostra band, è molto gratificante sapere che c’è qualcun che apprezza quello che fai. Come si diceva più su, sono serigrafo full-time nella mia Frammenti, passo la maggior parte del mio tempo tra inchiostri, telai e racle e mi piace tantissimo. Ho scelto di fare questo lavoro per stare il più possibile vicino al mondo della musica infatti fortunatamente mi capita spessissimo di stampare merchandising per band, il ché mi permette anche di conoscere un sacco di gruppi e artisti che non conoscevo prima.
Da qui si capisce che la mia passione più grande è la musica: ascoltarla, suonarla, organizzarla. Ogni tanto faccio grafichette per flyers, magliette, ecc.
D: Lavoro per un’azienda che produce schede elettroniche e mi occupo di tutta la parte di assemblaggio di componenti su le PCB. Come passioni mi piace molto andare a camminare in montagna, leggere libri e fumetti e ovviamente il mondo della musica in generale.
Y: Lavoro in una cantina che produce spumante e il resto del tempo è tendenzialmente dedicato alla musica. Oltre ai gruppi con cui suono, ho un sintetizzatore modulare (al quale non riesco più a dedicare molto tempo, in realtà) ed ho una grande passione per la registrazione che spero dia i suoi frutti nel prossimo disco Astio, che vorremmo registrare e mixare internamente al gruppo. Ultimamente la fotografia mi stuzzica parecchio.
Credit foto:
Immagine live a colori: Nicola Stenico
Foto in b/n nell’articolo: Jacopo T.


