Intervista ai DEAD NECK

 

 

Con il bellissimo contorno del Punk Rock Holiday ci troviamo con i Dead Neck, punk hardcore band da Manchester, che ha portato con sé grappa, regali e divertimento!

 

I: Cosa pensate di questo festival? Qual è la prima impressione?

DN: Il paradiso! Cosa vuoi di più! Questo è il paradiso!

 

I: Come vi sentite con tutte le persone che salgono sul palco e vanno su e giù? Per il fatto che non ci siano barriere?

DN: Lo sai perché non ci sono barriere? L’ho letto sul sito.. C’era Jello Biafra che suonava è ad un certo punto ha detto ‘qualcuno può rimuovere queste barriere?’ e da quella volta hanno tolto le transenne. Il pubblico è più coinvolto, tutti sono amici. Ok, ho visto qualcuno saltare e atterrare direttamente sul terreno ma…

 

I: Preferite suonare in piccolo festival, club o in grandi spazi?

DN: Beh… se come qua ti invitano a suonare vicino al fiume… è fantastico! Anche se fa troppo caldo per degli inglese! Ma qui è un posto favoloso, la gente è favolosa. Fin dalla strada che abbiamo fatto per arrivare abbiamo detto: wow!

 

I: Piani future per la band?

DN: Suonare ad un altro festival la prossima settimana. Poi qualche data in Spagna e Portogallo, persino in Algarve. E Valencia… Quindi sì, siamo occupati a viaggiare nei prossimi mesi!

 

I: Qual è la cosa più assurda che vi è successa sul palco?

DN: Siamo piuttosto noiosi… Niente di ché a dire il vero… beh, le migliori non si possono raccontare, quindi…

 

I: Giusto! Fate qualche tipo di preparazione prima di salire sul palco?

DN: Cerco di sbronzarmi più possibile, Andy cerca di stare più sobrio possibile e Jim… cerca di concentrarsi!

 

E poi inizia un tasting di grappe. Grappa pura, dalle colline, e vorrei solo dire che erano le 3 di pomeriggio ed eravamo sotto il sole! Salute!

Tornando all’intervista…

 

I: Rimanete tutta la settimana?

DN: Sì! Ci godiamo il festival!

 

I: Quali band volete vedere?

DN: Comeback kid! Siamo dei fan dei Comeback Kid! Almeida…

 

   – E poi Andy dice che non ha mai visto i Bad Religion e parte un coro di oh nooo!! –

… This is a standoff, Rebuke… per la scena, i Rebuke sul main stage è una gran cosa, un grande passo in avanti.

 

I: Parlando della scena, come la vedete oggi?

DN: C’è un festival a Manchester, chiamato Manchester Punk Festival, il nome più creative che possa esserci, insomma, sono tre anni che lo fanno, e c’erano i Propagandhi come headliner.. ed era sold out! Certo, a volte per le piccolo band, suonare di martedì sera può essere difficile, non ci sono molte band locali, ma c’è una scena in crescita, molti locali, tanti promoter, una scena.. mancano le band!

 

I: Qual è il modo migliore per iniziare a suonare al giorno d’oggi?

DN: Beh, scrivere una canzone e suonarla! – risate – no dai, devi avere un’attitudine, pensa alle tue canzoni, alla gente, divertiti! È solo quello!

 

I: E l’attitudine punk cos’è per voi?

DN: Significa che hai qualcosa di rotto ma non hai niente per aggiustarlo, cosa usi per aggiustarlo? Fai quel che puoi e non te ne frega niente! – risate – vuol dire anche non essere un cazzone e prenderti cura degli altri!

 

E un brindisi a tutti!