Intervista con Hardcorella 2000
Chiacchierata col quotidiano online di satira Hardcorella 2000
Radio Punk: Oggi abbiamo il piacere di intervistare “Hardcorella 2000” la pagina web satirica che fa impazzire tutti i punk e che li fa spettegolare come delle vere “siorete” venete.
Partiamo, quindi, con le presentazioni!
Hardcorella 2000: Ciao amici di Radio Punk, iniziate subito a chiederci la cosa più difficile perchè come saprete viviamo nell’anonimato e ci teniamo a mantenerlo. Possiamo dire che siamo gente tutto sommato normale per il nostro ambiente, andiamo ai concerti, compriamo dischi, ascoltiamo musica… siamo tra voi insomma.
RP: Partendo dai vostri albori, come nasce l’idea di questo progetto?
HC2000: Il gossip nella scena c’è sempre stato, a un certo punto ci è sembrato naturale farlo diventare qualcosa di scritto, anche perchè nessuno l’aveva mai fatto. Molti ci paragonano a The Hard Times ma per quanto ci piaccia e sia un esempio sotto molti punti di vista ci sono anche molte differenze: loro si basano molto più di noi sul mainstream e su storie totalmente inventate mentre molte delle nostre partono da avvenimenti realmente accaduti. Aggiungiamo anche che i nostri pezzi “veri” vengono letti sempre molto di più di quelli totalmente inventati.
RP: Hardcorella 2000 non si identifica in nessun volto, nessuno sa di dove siete, quanti siete e chi siete.
Come mai questa scelta? L’anonimato vi permette di essere più pungenti nella vostra satira?
HC2000: Si ma anche perchè se ci conoscessero rischieremmo di diventare la buca delle lettere di chi magari con la scusa di fare satira riverserebbe su chi gli sta meno simpatico le sue frustrazioni. Non attacchiamo mai gratuitamente qualcuno, magari qualche errore nei primi tempi da questo punto di vista l’abbiamo fatto, ma ci teniamo a rimanere nell’ambito della presa in giro, non ci piace avere nemici o gente a cui far scontare qualcosa. Mica siamo Feltri o Mario Giordano.
RP: Ad oggi siete molto seguiti nella scena e tanti sono i punk che condividono i vostri articoli. Vi
aspettavate tutta questa “fama”? C’è un lato negativo?
HC2000: Quando parliamo con qualcuno e quella persona se n’esce con “ma cos’è, Hardcorella?” la cosa ci imbarazza sempre, ma ci abitueremo. Il lato negativo è che c’è anche tanta gente che non ci sopporta, ma è impossibile piacere a tutti.
RP: Qual è il vostro articolo preferito? E qual è l’argomento più amato dai fan?
HC2000: Questo è un altro risvolto negativo: l’argomento preferito è sempre la droga, ogni volta che scriviamo qualcosa a riguardo va sempre bene. Sui preferiti abbiamo idee diverse, ma tra i più gettonati ci saranno sempre quelli della saga degli Agathocles.
RP: Spostandoci un pochino dal focus principale, vi facciamo una domanda che siamo soliti porgere ai nostri intervistati: che cos’è per voi il punk? Come vedete la situazione in Italia?
HC2000: Credo che per tutti noi si possa dire che il punk è quella cosa che ci ha cambiato la vita, credo in meglio. Poi ognuno se la vive a modo proprio e finchè gli si porta rispetto e dedizione a noi sta bene. Come sta il punk in Italia è difficile dirlo, le visioni sono troppo diverse da aree diverse. Come qualità dei gruppi diremmo che sta bene. Come attivismo della scena in molti posti si potrebbe fare di meglio. Come spazi va sempre peggio e il pensiero che gli sgomberi crescenti degli spazi sociali rischino di relegare il punk a una faccenda di locali ci fa venire la pelle d’oca. Il diy resta uno dei cardini imprescindibili.
RP: Spesso muovete delle critiche pungenti e molto provocatorie. Vi chiediamo quindi, la vostra satira ha il solo intento di far ridere o volete anche provocare per stimolare la scena a migliorare? Qual è la vostra idea di ironia?
HC2000: No, impossibile che qualcuno si senta stimolato a migliorare a causa nostra, sarebbe bello da credere ma è una cosa da libro dei sogni. Quando siamo un po’ più cattivelli è perchè spesso raccogliamo anche dei disagi che percepiamo in giro, spesso non sono solo i nostri ma dopo di questo non ci capita mai di ascoltare in prima persona cosa ne pensano i diretti interessati, tranne quando ci scrivono incazzati neri! Sull’ironia abbiamo idee discordanti, ma spesso i nostri pezzi sono immediati, quando ci ragioniamo più del solito finiscono cestinati.
RP: A volte ai concerti se ne vedono di cotte e di crude, vi è mai capitato un episodio in cui la realtà ha superato la fantasia? Raccontateci un aneddoto particolare!
HC2000: Le cose più divertenti ce le perdiamo sempre, però abbiamo informatori segreti in qualche città che periodicamente si fanno sentire. Comunque è triste da dire ma le cose più irreali ormai accadono quasi più sul web e sui social network che ai concerti.
RP: Siamo quasi alla fine, ci togliamo ancora una curiosità: vi è mai capitato che qualcuno prendesse per serio un vostro articolo?
HC2000: Succede quasi ogni giorno, ve lo possiamo garantire.
RP: Eccoci arrivati alla fine! Vi ringraziamo ancora per aver risposto a tutte le nostre domande! Come sempre nelle nostre interviste, vi lasciamo lo spazio finale per dire ciò che volete. Alla prossima, e come direbbe il re del trash italiano: allegria!
HC2000: Grazie a voi dello spazio e scusateci se ci abbiamo messo un po’ a rispondervi! A chi ci segue inviamo un grande grazie e la promessa che presto ci daremo da fare con certi progetti che avevamo dimenticato, primo tra tutti lo Scenebrity Death Match!