Lost and Found 11 – Libri su calcio e ultras
Nell’undicesimo episodio di Lost and Found scopriamo quattro libri con tema calcio e ultras
In questo articolo della rubrica Lost and Found andiamo a parlare di quattro libri letti di recente. Oltre a toccare il vasto mondo del calcio o degli ultras il minimo comun denominatore di questi libri è che sono usciti per Hellnation – Red Star Press, casa editrice che su questo macro-universo primeggia decisamente sia per pubblicazioni che per il fatto che chi ha scritto i libri che descriveremo brevemente è quasi sempre interno a questo tipo di dinamiche. I libri potete richiederli anche a noi ordinando qui, altrimenti potete contattare direttamente la casa editrice, in questo caso Hellnation Red Star Press.
“A Skeggia. Una Storia di bolognese di tifo, passione e aggregazione” di Andre HC, Catallo, Davide Z, Liucs, Pietro (Hellnation – Red Star Press)

Questo libro di circa 150 pagine parla di A Skeggia, spazio aggregativo sede dei Forever Ultras 1974 situato dietro la curva Andrea Costa del Bologna FC. Un volumetto semplice, diretto, che parla al cuore ed è in grado di parlare a più tipi di audience: difatti lo consiglierei ad ultras, simpatizzanti, persone che non ne sanno nulla o ricolme di pregiudizi. Lo consiglio intanto per la sua schiettezza e sincerità e poi sicuramente perchè è scritto a più mani sia da appartenenti a questa controcultura sia da chi bazzica e partecipa attivamente alla vita di Skeggia. Questo libro può dare uno scossone, dare modo di riflettere e vedere che ci sono persone si sono messe in gioco e hanno deciso di occupare il proprio tempo libero – la risorsa forse più preziosa di chi aderisce a forme aggregative come questa – in maniera affascinante, impegnata, libera e ribelle. In questo libro troverete in breve la sua storia (dall’occupazione alla trattativa col comune), le sue attività ma anche tante testimonianze di chi lo ha vissuto anche solo per una sera, a dimostrazione dell’enorme patrimonio collettivo che questi tipi di spazio rappresentano. Con i lavori del nuovo stadio il futuro è incerto, ma conoscendo lo spirito di A Skeggia, siamo in buone mani!
“Un sovietico nella cattedrale. Storia politica e sentimentale dell’Athletic Bilbao” di Eduardo Rodrigalvarez (Hellnation – Red Star Press)

L’Athletic Club di Bilbao è la squadra di calcio dell’omonima città basca. Una squadra con un palmares di tutto rispetto (8 campionati, 23 Coppa del Re, 3 supercoppa di Spagna) e una delle tre squadre della Liga (la massima serie calcistica in Spagna) a non essere mai retrocessa in serie B. Oltre a ciò l’aspetto più peculiare, interessante e che la rende unica è che schiera solo giocatori baschi, con origine basca o cresciuti nel vivaio di un club basco. Un’atteggiamento che non va minimamente inteso come prevaricazione, ma anzi come forte amore per il proprio territorio, la propria cultura, oltre ad esserci tutto il complesso discorso dell’indipendentismo basco, tema tutt’altro che leggero e scontato, visti i soprusi e la repressione che hanno subito i baschi durante il franchismo e che continuano tuttora con tutta una serie di leggi repressive. Una tifoseria fedelissima e tendenzialmente antifascista antirazzista, anche perchè come si evince dal libro “il tifo per l’Athletic Bilbao, esattamente come la militanza nel movimento operaio, implica già la volontà di contrapporsi allo stato di cose presente.” Ci sono poi un sacco di altre belle storie sull’Athletic e sulla questione basca ma non voglio dilungarmi, magari le affronteremo più avanti in un successivo articolo. Arrivati a questo punto sì lo so, non ho parlato minimamente del libro, ma questo perchè “Un Sovietico Nella Cattedrale” è una stupenda storia d’amore che trascende il calcio e potrete capirla solo se avrete chiaro che l’Athletic Bilbao è molto più che un club calcistico e il San Mames è molto più che uno stadio, ma “La Cattedrale”, come viene denominata. Motivo per cui troverete gente che “non è nata a Bilbao, non vive a Bilbao, ma è dell’Athletic”. Da leggere tutto d’un fiato, con gli occhi a cuore.
“Il Miracolo di Castel di Sangro” di Joe McGinniss (Hellnation – Red Star Press)

Il vero miracolo lo raggiunge la CEP Castel Di Sangro salvandosi all’ultimo respiro nel 2022 e rimanendo così in Eccellenza. Risultato miracoloso – come scritto nella prefazione dallo storico tifoso del Castel di Sangro e fondatore di Hellnation, Roberto Gagliardi – perchè questa era una squadra iscritta con la formula dell’azionariato popolare. Partiamo giustamente dalla prefazione perchè questa funge da vero e proprio disclaimer ed è una novità relativa a questa ristampa del libro acclamato e considerato tra i migliori libri sul calcio. Grazie alla prefazione infatti si arriverà giustamente incanalati verso la corretta chiave di lettura di questa storia. Perchè questo libro descrive una storia in alcuni punti piuttosto torbida e con toni sensazionalistici, ma rimane spassoso, fluente e vi emozionerà anche se non ve ne frega assolutamente un tubo del campionato calcistico di serie B 1996-1997. Vi affezionerete a qualche personaggio, ne odierete altri, rimarrete perplessi su altri ancora. Ma fidatevi che vi divorerete queste oltre 400 pagine per la quantità di personaggi assurdi e l’indiscutibile capacità dello scrittore americano di tenervi incollati e guidarvi nella stagione calcistica e non del club abruzzese. Un libro consigliatissimo per passare del tempo godibile e rilassarsi un attimo, anche perchè l’immaginario tuffo nel passato nel calcio degli anni ’90 mette sicuramente allegria e spensieratezza a paragone dell’osceno calcio moderno.
“EUZKADI. La Nazionale della Libertà” di Edoardo Molinelli (Hellnation – Red Star Press)

“La storia mai raccontata della selezione basca di calcio: una squadra antifascista”. Si presenta così, con la foto della squadra, questa dicitura e la composizione dei colori che formano l’ikurrina (la bandiera basca) questo libro che parla di Paesi Baschi, Resistenza e Indipendenza. Euzkadi (con la Z, non con la S che altrimenti significa Paesi Baschi in basco) ha una storia antica, una storia gloriosa e fin dall’inizio Partigiana. Una storia che sono felicissimo di aver letto e che consiglio per l’importante e minuzioso lavoro di ricostruzione delle partite disputate. Ma soprattutto perchè narra le vicende di una squadra che nel biennio 1937-1939, con alcuni dei migliori giocatori di calcio del mondo, intraprende una tournée tra Francia, URSS, Scandinavia, Centro e Sud America per raccogliere fondi per le vittime di guerra e per sensibilizzare l’opinione pubblica su ciò che stava accadendo nei Paesi Baschi e nella Penisola Iberica con Francisco Franco che stava guidando la Spagna verso la dittatura fascista. Questa dell’equipo de hermanos, come viene soprannominata la selezione basca, è una storia di solidarietà e impegno politico che non troverete sui libri di scuola.
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