Punk gems: Lost and Found Volume 2
Il Lost and Found di Radio Punk: Poker di dischi – speriamo di no – dimenticati
No Choice – Quando tutto è compromesso / 2000 (Vacation house)
Quattro album completamente diversi per il lost and found di Radio Punk… partiamo dall’anno 00 con un disco che ancora ora mi provoca la pelle d’oca.
Parliamo dei No Choice, gruppo di Bolzano al secondo album (il primo secondo me era ancora troppo grezzo e poco personale), esce con questo Quando tutto è compromesso che resta un capolavoro di mini – album, per songwriting – esecuzione – registrazione e testi.
La Vacation era alla continua ricerca di una “eredità” dei Sottopressione, che lasciano in quel periodo un vuoto enorme nel cuore di tutto noi hardcore kids. Ma i No Choice non vogliono imitare né loro né altri. Il disco parte con una specie di “talking”: Quando una persona non reagisce agli eventi sceglie una strada che la porta nel buio, questa è la morte che nutre la vita di chi vi sta uccidendo.
Poesia pura.
Anche la frase: Morso dentro, ma non morto dentro mi accompagnerà per anni. In Cittadini dell’eternità compare addirittura una citazione recitata tipo mantra in tedesco. Nelle note del booklet infatti si scoprono ispirazioni letterarie che mai da un disco hc ci si aspetterebbe.
Il disco è comunque una randellata musicale, contrastata da una voce molto pulita e linee vocali in realtà parecchio “catchy”. Compaiono anche assolazzi metal degni dei Suicidal. E il finale con una traccia fantasma di chitarra classica è il top per un 20enne che come me all’epoca si trovò fra le mani questo cd – ora consumato – con una copertina assurda formata da collage di locandine e una serigrafia cd ancora più assurda (che non vi svelo).
C.S.C.H. – Se fossi una ragazza / 2002 (Ammonia)
Nel 2002 Ammonia pubblicò questa band veneta che già conoscevo dal cd uscito per Agitato Rec. e dallo split 7” con “L’amico di Martucci” che uscì accompagnato da un video stramboide. Mi ricordo che acquistai questo alla Feltrinelli – Ricordi di Alessandria e lo consumai ben presto. Ciclicamente lo riascolto anche perché mi ricorda anni particolarmente spensierati. Moltiplicare, L’uomo radioattivo, Il C.a.t. e Se fossi una ragazza sono vere e proprie perle in bilico fra punk rock grezzo / scumpunk e rock’n’roll alla Motorhead. Sinceramente avrei preferito una registrazione dell’album grezza come quella de “Il C.a.t.” che rimane invece l’unico brano registrato in maniera così aggressiva. Il cantato in italiano in questo caso faceva la differenza, denotando l’originalità della band.
Ouzo – Less bibles, more doubts / 2008 (coproduzione D.I.Y.)
Il cd degli Ouzo lo pescai invece in qualche distro, ma non ricordo in che occasione. Rimasi subito colpito dal fatto che fossero di Perugia, ma sembravano americani. Inoltre il disco, pur essendo melodico, non risulta affatto ruffiano e non va a sbattere nell’emo che in quel periodo ancora poteva essere pericoloso. Tecnica di esecuzione e registrazione sono ineccepibili, pur essendo una autoproduzione gli standard sono alti. Gli Ouzo fanno tornare i 90s migliori, quelli ancora sinceri e acerbi… incontaminati.
Smart Cops – Per proteggere e servire / 2011 (Sorry State, Tempesta)
L’ultimo asso di questo poker non poteva che essere Per proteggere per servire degli Smart Cops disco garage punk per me clamoroso. Dall’immaginario che creano con il loro look ai testi grotteschi questa band mi ha sempre entusiasmato e, quando ancora capitava, il cd in questione finiva nei miei dj set riscuotendo grande successo fra i “profani”. Suoni che pescano dai 60s si amalgamano ad un cantato maleducato e ben poco edulcorato, nonostante il genere possa richiederlo. Per non parlare del video clamoroso di Il cattivo tenente. La morte non è un limite, le droghe non sono ostacoli, la merda non la cancellerò mai… what else!
Paolo Merenda
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