loud summer fest

Loud Summer Fest 2019 @Acrobax, Roma | 22 Giugno

Live Report della sesta edizione del Loud Summer Fest 2019!

Sesta edizione del Loud Summer Fest per aprire alla grande la stagione dei concerti capitolini all’aperto, stavolta al Loa Acrobax, occupazione rigorosamente Antifa Roma Sud. Tante band Hc Punk, Grind e simili nel bill e si comincia quindi alla buonora nonostante il caldo.I Krangs fanno da apripista con un Hc vecchia scuola che scorre rapido davanti purtroppo alle ancora poche persone arrivate, mentre inizia a venire un po’ più di gente durante l’esibizione dei romani Tibia, con un Hc con venature Metal e Grind molto poco da climi estivi! In compenso dopo di loro salgono on stage i Closed Speech con un Punk Rock molto in stile Nofx, portandoci in tema col caldo afoso di oggi che non se ne và! Dopo di loro si torna a sonorità accacci/metallozze con l’hardcore/Grind dei Max Carnage con un live breve ma intenso, mentre fra una Distro e una chiacchiera i cambi palco si susseguono rapidamente per far suonare le tante band in programma. E’ la volta poi dei miei amici Short Fuse, col loro Hc con attitudine positive che scatena del gran mosh e tanti tanti stage diving fra i presenti, non dimenticandosi però di spendere una parola per chi viene sfruttato e oppresso e non ha voce come noi per gridarlo! Si continua con l’Hc “Pma” e arrivano dalla Pescara Hc i 217, con uno stile Old School fra Slapshot, Madball et simili che non manca di far esplodere il pit; si cambia genere ma non energia con gli Azione Diretta da Perugia, band che personalmente amo e che fa uno Streetpunk Oi! con testi che parlano di fratellanza, ribellione e attaccamento alla propria città e alla propria curva, facendo cantare a squarciagola i propri cori agli skin, ai punk e agli hc kids presenti, con una dedica speciale nell’ultimo pezzo della scaletta. Band successiva i Rake Off, con un Hc con tante venatura Thrash da bandana e cappellino da skater (uno dei loro del Merch lo han regalato a me, grazie ancora ragazzi!) e gli stage diving e il pogo si fanno assai violenti! Continua l’ondata di violenza sonora con i No More Lies del prode Marinaio, che snocciolano uno dopo l’altro i loro anthem con testi molto Oi! in stile “odiati e fieri” ma con sonorità e approccio rigorosamente Hc, e ancora una volta il pit esplode fra un sing along su un coro e uno stage diving! E’ la volta dell’unica band straniera della serata, i Boot Boys dalla Spagna con uno Streetpunk veloce e diretto che ricorda si i gruppi Skin, ma anche un po’ la roba in stile Exploited, e vengono accolti in maniera assai calorosa dal pubblico presente. Purtroppo presi dalla stanchezza io e la mia dolce metà siamo andati via prima che suonassero le ultime band, ovvero i Raw dalla Sardegna e gli storici Cgb, e per finire in bellezza il ritorno seppur momentanea della storica Ska band Shots In The Dark, ma il prode Capò mi ha raccontato che i “ragazzi” hanno fatto la loro porca figura anche stavolta con dei Live impeccabili e con le loro canzoni cantate a memoria dai presenti rimasti fino alla fine del Fest! …. E allora avanti cosi’ aspettando un nuovo concerto, forza Teschio, Marinaio e Rotten Inc. che si sbatte da anni per portare bei concerti rigorosamente DIY nella capitale!

Live report di Riccardo Santi