I migliori album punk del 2020 secondo Radio Punk
Quali sono stati i migliori album punk del 2020 secondo noi? Ve li raccontiamo in breve!
Iniziamo questo 2021 raccontandovi quali sono stati secondo noi i migliori album punk del 2020. Infatti questa non è una vera e propria classifica, bensì un riepilogo dei dischi che ci hanno colpito di più e che hanno segnato il nostro 2020. Troverete stili e generi molto diversi perché come sapete siamo una crew di più persone con gusti differenti. Nella speranza di farvi scoprire o rivalutare questi lavori, vi lasciamo di seguito a questo nostro “best of 2020”. Mettiamo per comodità gli album in ordine alfabetico coi relativi player, proprio perché non vuole essere una competizione. Come in ogni articolo di questo tipo vi invitiamo a condividere con noi i vostri preferiti e i vostri pareri sulla nostra “classifica”, al fine magari di farci conoscere o riscoprire nuovi album.
Anti-Flag – 20/20 Vision
Era appena iniziato il 2020, ancora tutto tranquillo, e la band di Pittsburgh faceva uscire 20/20 Vision, scagliandosi contro il razzismo e la politica vomitevole degli Stati Uniti.
Bad Cop/Bad Cop – The Ride
Album uscito per l’etichetta Fat Wreck Chords. Le Bad Cop Bad Cop fanno uscire il loro terzo album in cui si percepisce un sound molto più maturo rispetto ai precedenti, senza però distaccarsi dalla loro attitudine punk rock!
Beans on Toast – Knee deep in Nostalgia
Beans on Toast è un progetto solista folk ma con un’attitudine punk fino al midollo. Dalla Brexit al razzismo inglese, dai party di droga ai cambiamenti climatici: Jay McAllister e la sua chitarra sputano fuori il marcio del mondo.
Call Me Malcolm – Me, Myself and Something Else
Ancora un album che esplora i misteri della psiche per una band che colpisce per l’originalità del suo sound. E come fai a non voler bene a una band che dà un titolo palindromo a un pezzo sul disordine ossessivo-compulsivo?
Culto del Cargo – Memorie in Lingua Morta
Se vi piace il crust questo è un disco da ascoltare, una tempesta di suoni che vi investe dal primo all’ultimo secondo, tra un ascolto e l’altro i testi meritano pure una letta.
Drömspell – Barbarie futura
uscito per Timebomb records è vera e propria manna dal cielo nel filone crust/d-beat. Violenza sonora e cantato graffiante almeno quanto i testi, suoni a dir poco perfetti. Consigliatissimo l’LP, se vuoi farti un’idea più approfondita, leggi qui.
Dropdead – Dropdead 2020
La band di Providence torna con un full-length dopo anni e lo fa in maniera magistrale. 23 canzoni in 24 minuti descrivono alla perfezione quello che sono stati gli ultimi anni culminati in questo tragico 2020, tra crescita dell’estrema destra, distruzione del pianeta terra e fallimento della società capitalista. Un mix di punk hardcore veloce, d-beat e suoni estremi e caotici. Spettacolo!
Guerilla Poubelle – L’Ennui
Punk rock sofisticato e testi culturalmente e politicamente impegnati, i Guerilla sono sempre una garanzia. Album uscito a inizio anno, abbiamo fatto appena in tempo ad ascoltarlo dal vivo, prima che il 2020 colpisse…
Hyle – Weapons I’ve Earned
Death n’Crust di qualità, un viaggio tra suoni cupi e riff sferzanti. Album dal ritmo incalzante, impossibile non consumare il disco una volta finito il primo ascolto.
Krav Boca – City Hackers
Un disco che vi farà viaggiare, dalle sonorità tipiche greche alle banlieue francesi, un bel disco di hip hop hardcore che vi stupirà pezzo dopo pezzo! Da non perdere. Ne abbiamo parlato qui.
La inquisición – Tenevrae
Altra meraviglia della band street punk di Barcellona. Tematiche occulte e il cantato grezzo e aggressivo si sposano alla perfezione con il sound scuro e melodico allo stesso tempo.
La Ska Brass – Mírela
Per gli amanti dello skapunk in lingua spagnola, il terzo album della band catalana getta uno sguardo critico su politica, società e mass media. Impossibile restare fermi durante l’ascolto. Clicca qui per saperne di più.
Laura Jane Grace – Stay Alive
Beh, Laura è sempre Laura, come si fa a non amare la sua voce che si unisce al sound della chitarra punk senza mai dimenticare il folk e la vena poetica. Un album giusto per questo difficile anno.
Los(K)soS – Dans l’Urne jusqu’au Cou
Un gruppo che finge di essere un partito, ma è più credibile dei politici veri. Skapunk impreziosito da sonorità jazz-swing e graffiante ironia su religione, politica, società. Un’opera prima di alto livello, un’autentica rivelazione. Ne abbiamo parlato più ampiamente qui.
Maleducazione Alcolica – Chiacchiere da Bar
Gli alfieri del Tuscia ska non sbagliano un colpo e questo album arricchito da illustri collaborazioni ne è l’ennesima riconferma. Atmosfera da bar di paese in bilico tra baldoria e malinconia. Clicca qui per approfondire.
Menagramo – Ribcage
Si potrebbero definire i Days N Daze italiani. I Menagramo da sempre si fanno spazio tra i cuori delle persone in punta di piedi con il loro folk punk pulito e innocente, con la loro ultima fatica “Ribcage” non smentiscono questo pensiero. Impossibile non ascoltarlo almeno 10 volte! Ne abbiamo parlato qui.
PEARS – PEARS
Uno dei tanti lavori usciti quest’anno per la Fat Wreck Chords. L’omonimo album dei PEARS, band hardcore di New Orleans, non lascia spazio ai pensieri e tira dritto dalla prima all’ultima traccia con qualche riff “impazzito” che fa da intermezzo.
Secoli Morti – La Paura
Una chicca hardcore made in Italy, dove i ritmi veloci ed incalzanti sono accompagnati con testi da brividi! Il secondo album dei Secoli Morti è uscito per Professional Punkers prima del lockdown totale (dentro il disco troverete una canzone intitolata “Contagio”, avevano già previsto tutto!).
Sempre Peggio – Anni Buttati
questo 7” è un piccolo capolavoro della band oi! milanese. Quattro pezzi che diventano dei veri e propri inni da cantare sotto il palco, grazie anche alla buona dose di ironia e alla musica di forte impatto. Se vi è piaciuto il loro primo disco, amerete “anni buttati”! Qui la recensione completa.
Stiglitz – S/T
I figgeu sfornano sei canzoni che rappresentano al meglio la loro città: Genova. Un album fresco e originale che affonda le proprie radici nell’oi! più aggressivo. Sorpresa assoluta che già dal primo ascolto ti cattura e ti trasporta tra i caruggi e il porto!
Strike Anywhere – Nightmares of the West
Non servono presentazioni per questa band, che fa finalmente ritorno sulle scene con un album bello incazzato, e che ancora una volta vomita fuori il male e gli incubi dell’occidente.
Tenia – Altrove
Gruppo rivelazione del 2020, HC dai toni cupi, molto energico, che trova però pure lo spazio per intermezzi melodici davvero interessanti.
The Network – Money Money 2020 part II
Come fosse una profezia, i The Network spezzano il silenzio dopo ben 18 anni! Tornano con un disco accattivante dalle sonorità che vanno dal punk rock alla new wave, dà seguito al primo album “Money Money 2020” uscito nel lontano 2003.
War on Women – Wonderful Hell
Se non conoscete i War on Women non perdete tempo e sparatevi nelle orecchie questo Wonderful Hell, ultimo lavoro per la band di Baltimora. Femminismo, misoginia, diritti umani e animali, come nei precedenti album, anche in Wonderful Hell, la musica incontra l’attivismo.
Zona d’ombra – Tensioni e Distanze
Punk hardcore vecchia scuola, ritmo incessante, suoni sferzanti e testi impegnati. Un disco dove la musica non è il fine ma un mezzo, una valvola di sfogo. Qui la nostra recensione.
Ti è piaciuto questo articolo? Allora corri ad ascoltarti la playlist best of 2020 che abbiamo creato insieme a voi!