No Reason To The Fest 2016 – ITA
Il ritorno della punk mobile coincide con un concerto punk rock composto da gruppi che io non avevo mai visto. Sto parlando del No Reason To The Fest organizzato il 10 agosto al Phobic club di Marghera da NoReason Booking in collaborazione con Trivel e Venezia Hardcore.
Si parte piuttosto presto con i Frode Alimentare, band che purtroppo non siamo riusciti a vedere.
Il primo gruppo che invece riesco a vedere sono i Second Youth, band con membri di Gold kids, The Legacy e Miles Away che fa del “Long Live Nostalgia” un motto e un’attitudine. Difatti il loro punk rock melodico è su toni piuttosto malinconici ma non per questo risulteranno stucchevoli. Mi sono piaciuti parecchio e il songwriting fa sperare bene.
Si prosegue poi con gli Edward In Venice da Pesaro di cui tanto ho sentito parlare e finalmente ho capito perchè. Ad una tecnica invidiabile dei musicisti va abbinata un’alchimia tra tutti i 5 membri a dir poco ottima e il cantante scheggia impazzita da il giusto tocco punk al loro personalissimo hardcore melodico e devastante.
I Regarde da Vicenza invece propongono un punk rock/emo d’altri tempi dove la nostalgia è il principale ingrediente. Non li conoscevo e non è proprio il mio genere ma la band ci sa fare, credetemi.
Arrivano poi i Such Gold, gruppo che ho provato ad ascoltare ma che apparte qualche traccia non mi entra proprio in testa. Sul palco sono spettacolari, specialmente cantante e bassista che hanno un’intesa spaventosa. Sanno suonare e sono anche piuttosto simpatici anche se i pezzi tranne qualche eccezione tipo “Two Year Plan” (in scaletta il secondo brano) non mi catturano più di tanto. Non mi sento di essere cattivo e anzi vedrò di approfondirli e dargli un’altra chance in futuro visto che il loro mix tra pop punk e hardcore mi intriga.
Ma il vero motivo per cui ero presente sono i Flatliners, band dell’ Ontario che io ho iniziato ad ascoltare grazie al pezzo “Liver Alone” anni fa. Sono rimasto piacevolmente sorpreso perchè davanti ho trovato dei musicisti preparati e il cantante Chris ha interagito davvero bene col pubblico, anche se proprio non capiva che uno dei ragazzi urlava “Fate i Nabat” non gli “Fate gli Abba”…Ma va bè. La sua voce poi è ruvida, potente eppure così versatile. I riff melodici ma mai banali sono un marchio di fabbrica della band che in ogni album ha saputo mettere la propria identità al servizio di una crescita artistica imponente. “Monumental”, “Eulogy” e “Liver Alone” sono i punti più alti di quest’ora abbondante di grande punk rock. Gruppo strepitoso da vedere e rivedere e soprattutto da rispettare per quel tocco magico che sa trasmettere attraverso i loro testi e le loro canzoni.
Chiudo ringraziando No Reason, Trivel, il Phobic, Venezia Hardcore e tutti i gruppi e i presenti. Serata tranquilla ma di punk rock qualitativamente alto!
Live report by T.S.
Traduzione di E.C.