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Punk en France: viaggio alla scoperta della nuova ondata punk francese

Ivan Lo Mauro (Iena, Carlos Dunga, Morgana, Destinazione Finale) ci guida, città per città, in un viaggio alla scoperta del punk francese

L’article est disponible ici en français / Qui trovi l’articolo in francese

Quando da Radio Punk mi hanno chiesto di provare a scrivere un articolo sul punk francese mi sono chiesto: perché io? Sanno che più di metà dei dischi che ho comprato ultimamente sono francesi? Che sono stato 5 volte a Disneyland Paris (tutte da adulto e senza mai pagare)? Che una volta ho mangiato 3 baguette di seguito?

Insomma io non lo so, ma provo comunque ad addentrarmi in una delle “scene” punk più prolifiche degli ultimi anni.

Disclaimer: Questo articolo non ha la pretesa di essere né un’enciclopedia né un archivio del punk francese, bensì è un viaggio che rispecchia i gusti e le preferenze personali. Se secondo te manca qualcosa, non esitare a dircelo! (contattaci via mail oppure scrivici sui nostri social)


Iniziamo il nostro viaggio dalla capitale, Parigi. Ho avuto la fortuna di suonarci diverse volte in un anno, ed è sempre stata una bomba!

  • I primi che mi vengono in mente sono i Rixe, forse il gruppo francese attuale più famoso, affondano le loro radici nell’oi primordiale mix perfetto tra primi Nabat e primi Blitz ma con cantato in francese.

  • Sempre nella capitale dell’Île de France troviamo i Bleakness, provate a mettere in un calderone il sound iniziale dei Killing joke con l’hc punk e ne uscirà una creatura simile ai Bleakness. Se ti piacciono i Chain Cult adorerai anche loro.

  • Spostandoci su sonorità più martellanti, freschi di nuovo disco vi consiglio i Turquoise. Scandicore, i Totalitar che cantano in francese!

  • Con gente dei Turquoise ma dediti ad un anarcopunk inglese e cantato in inglese, scuola The mob vi presento i Barren:

  • Quando gente dei Bleakness e dei Turquoise prova a mischiare le carte ed a fare un gruppo ne escono i Going away party: post punk con grandi singalong.

  • Sempre a Parigi troviamo MaryBell loro si definiscono grunge punk femminista, ottimi dal vivo e da poco fuori con un disco nuovo!

  • Oi/post punk, quello che in Francia chiamano Punk Froid (punk freddo), definizione azzeccatissima per descrivere anche loro: Cran. Qui troverete melodia e rabbia.

  • Ora passiamo in rassegna un gruppo nuovo, escono da poco con il loro demo: Saccage, oi! Antifa dal cuore della rabbia di paname.

  • Gli ultimi due gruppi che vi cito oltre ad avere membri in comune, hanno quel suono di chitarrina rock che ti fa muovere il piede ovunque ti trovi: Youthavoiders e Stallen minds.


Dopo questa carrellata di gruppi parigini ci spostiamo nell’alta Francia, al confine con il Belgio, nella capitale: Lille. 

La caratteristica dei gruppi di Lille è che ogni gruppo ha un membro in comune con l’altro. Qui troviamo il mix perfetto tra oi e post punk, quello che ho visto scritto in diversi volantini francesi e che vi citavo più in alto: punk froid.

Partiamo da due gruppi che non esistono più ma che secondo me sono tra i più belli mai usciti dall’esagono francese:

  • Douche Froide, cold wave bellissimo: questo disco l’ho letteralmente consumato su youtube, se chi legge ha una copia da vendermi mi contatti assolutamente!

  • E poi Traitre, melange tra oi e post punk, forse tra i primi a mischiare queste due sonorità: punk froid, miglior definizione ever… anche qui rabbia e melodia!

  • Uno dei gruppi con membri dei Traitre che più mi hanno entusiasmato sono i Kronstadt, purtroppo mi hanno detto che hanno suonato l’ultimo concerto poco tempo fa.

  • Un gruppo attivo di Lille, con cui abbiamo diviso palco e chiacchiere in terra francese sono gli Utopie. Post punk politicizzato, disco con un artwork bellissimo curato dal batterista, il quale ha messo le mani su quasi tutti gli artwork di questi gruppi di Lille, ma non solo.

  • Passiamo agli Short days, con almeno un membro in comune con ognuno dei gruppi sopra elencati, chitarrina punk ma più triste e melodica, qui sotto il loro nuovo disco.

  • Adesso vi presento un gruppo diverso dai precedenti, urlano in inglese e sono più vicini all’hc punk. Gutter!

  • Années zero, un po’ più veloci degli altri e sempre con membri in comune con i gruppi elencati sopra.

  • Tornando verso sonorità più post punk, più fredde, una piacevole scoperta degli ultimi mesi: i Chiaro scuro.

A Lille non stanno mai fermi, infatti quest’anno sono usciti due Demo molto belli, sempre punk freddo!

  • Peur Bleue:

  • Arsou:

  • L’ultimo gruppo in elenco è formato dagli stessi membri degli Année zero, ma molto più violenti! Camellia Sinensis:

Adesso ci spostiamo verso ovest, seguendo il mare del nord ed approdiamo a Brest, dove poche persone hanno molti gruppi, tutti incredibili!

  • Prima di dirvi quali sono quelli attuali, vi presento loro: Tachanka, anche qua siamo davanti ad un mix di oi e post punk, di recente ristampato per Mendeku Diskak, questo disco me lo hanno fatto conoscere degli amici parigini di AIM paname / Red Vibes.
    Solo il titolo vi fa capire di cosa parlano i testi: Vendetta di classe!

Ora passiamo alle punte di diamante di Brest, ma forse di tutta la Francia, gruppi che non hanno bisogno di presentazione:

  • Syndrome 81: con il loro ultimo disco, che è una cannonata, si sono guadagnati anche una chiamata all’Hell fest, forse il festival di musica estrema più famoso al mondo. Oi, post punk, punk rock, tutto molto bello dalle musiche ai testi.
    Se li hai visti a Bologna sei d’accordo con me…

  • Litovsk: qui il loro ultimo album, una delle forme migliori di post punk mondiale.

  • Un altro bel gruppo che mischia punk rock e new wave sono i Secteur Pavé. Anche a Brest sembra che le persone siano sempre le stesse, infatti qua dentro troviamo gente di Syndrome e Litovsk.

  • Adesso ci muoviamo verso la vecchia scuola: bassista e cantante dei Syndrome, il primo agli strumenti il secondo alla voce hanno fatto uscire un demo hc old school bello tirato. 
    Mentalité 81 (il nome vi ricorda qualcosa?):

  • Squadra che vince non si cambia dicevano un tempo, infatti i nostri eroi Fab e Jacky (aka cantante e bassista dei syndrome, sempre loro…) sfornano un altro gruppo nuovo, Grisaille. Possono sembrare i syndrome “meno oi” ma qua c’è tanto punk scandinavo di inizio secolo (Gorilla Angreb e Masshysteri su tutti)

  • Sempre col bassista dei Syndrome, di cui vi parlerò anche più avanti, e un altro losco figuro che troverete sempre più avanti, vi presento i Coupe Gorge fresco di un Lp niente male: veloce, melodico e arrabbiato.

  • L’ultimo gruppo che presento è una One man band, il bassista dei Syndrome e batterista dei Coupe Gorge ha recentemente suonato e registrato da solo, sì perché ha uno studio di registrazione, e praticamente tutti i gruppi di Brest, (ma non solo) registrano/mixano/masterizzano da lui: at the movie recording… e mi pare di capire che sia una garanzia. Sempre post oi, punk freddo, insomma chiamatelo come vi pare resta il fatto che questo disco spacca.
    Prisonner Du Temps:

Adesso ci spostiamo un po’ più a sud:

  • Litige, quartetto punk rock di base a Lione,anche qui le melodie fanno da padrone.

  • Vicino a Lione, a Saint Etienne troviamo i Deletar. Qua sotto potete ascoltare il loro ultimo disco, con membri in comune di Litige e Bleakness, scandicore diretto come un pugno in faccia!

  • Sempre a Saint Etienne troviamo gli Zone Infinie, sempre quell’ibrido tra oi e post punk, con dei ritornelli che vi rimangono in testa. Punk rock francese con un tocco di oi.

  • L’ultimo gruppo di cui vi parlo che viene dalla capitale della Loira sono i Surface Tangibile, a volte punk hc sparato a volte post noise punk.

Andiamo ancora più a sud, più precisamente a Tolosa per parlare di quattro gruppi, che mi pare di capire, hanno almeno un membro in comune.

  • Nightwatchers: quartetto che mischia post punk e punk/garage/rock e che fa della melodia la sua arma più tagliente, insieme a testi molto interessanti: un loro disco parla del periodo coloniale francese.

  • Nohz: raw punk, sporco cattivo e diretto!

  • Ultimi ma non per importanza, Filature, freschi del nuovo disco, anche qui punk freddo, se ti piacciono le sonorità post punk sei nel posto giusto.

  • Ultimo gruppo che cito di Tolosa sono Trholz, Riot Girl contro il patriarcato!

Adesso muovendoci a caso nella nella Francia vi faccio l’ultima carrellata di band:

  • Da Lorient, Bretagna: Cuir. Un altro progetto solista, questa volta synth punk. Col cantante dei Coupe Gorge. Immaginatevi di metter un disco di Billy Idol al doppio della velocità, conditelo con un po’ di droga ed ecco a voi Cuir.

  • Spostiamoci a Bordeaux per parlare dei Bombardament. D-Beat di matrice svedese, da ascoltare tutto d’un fiato!

  • Da Nancy città del grande est vengono i Rancoeur loro si definiscono Cold oi, dopo un demo e un full. E da poco con un interessantissimo 7 pollici. Una delle realtà più interessanti di questa nuova ondata oi/post punk.

Gli ultimi due gruppi di cui vi parlerò sono:

  • Oi Boys da Metz, batteria elettronica, synth ma cantato come se fosse punk. Un disco raccomandatissimo!

  • Hinin, Trio post punk di Tulle che ha recentemente fatto uscire uno split con i Litovsk

Marsiglia:

Non ho citato nessun gruppo di Marsiglia perché il buon Francesco Zio ciko ha fatto un ottimo report qua.
Oltre a tutti questi gruppi la Francia tutta pullula di concerti, etichette, artisti e più in generale controcultura che si rifà al punk.


Adesso vi cito un po’ di etichette da tenere d’occhio, infatti molte delle band che trovate sopra escono per queste etichette, spesso portate avanti da gente che suona nei gruppi sopra elencati:

Destructure
Une vie pour rien
Symphony of destruction
No glory records
Offside records
Les Chœurs de l’ennui
Dirtyslap records

Che dire ascoltateveli tutti, prendetevi bene con il punk “freddo”!

Oi!

Articolo a cura di Ivan Lo Mauro (Iena / Morgana / Carlos Dunga / Destinazione Finale)

Per chi volesse approfondire ulteriormente qui trovate una guida al punk francese scritta nel 2019.

Questo articolo è un inedito scritto da Ivan Lo Mauro per Radio Punk, frutto di mesi di ricerca e di lavoro. La sua condivisone è libera ma se lo vuoi ripubblicare o citare scrivici a info@radiopunk.it

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