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PUNK RADAR: Flamingo Records Store – Genova

In “Punk Radar”, la nostra guida ai luoghi dell’underground, vi portiamo a scoprire Genova e il negozio Flamingo Records 

Questo che state per leggere è il primo capitolo di “Punk Radar” la nostra nuova rubrica che ha l’obiettivo di scovare in giro per l’italia (e non solo) i luoghi e progetti simbolo della nostra sottocultura e affini al mondo del DIY. 

L’intento è sia di far conoscere il progetto scelto per l’articolo, sia di dare qualche informazione sulla città che lo ospita in modo da creare un quadro il più completo possibile sulla scena punk e diy di quel territorio, tra spazi autogestiti, negozi di dischi, baretti di compagnx e altro ancora. Non mancheranno curiosità musicali, un po’ di storia e anche qualche consiglio su cosa non perdere in città. In fondo all’articolo trovate un elenco di contatti utili legati a Genova.

Una rubrica for the punx by the punx per chi come noi vagabonda in giro per il mondo alla ricerca di posti marci dove bere una birra e luoghi pieni di adesivi che spaventano i turisti!  


E’ il 2017 quando Alberto e Emanuela aprono un negozio di dischi in una zona un po’ nascosta della città di Genova. Qualche tempo dopo si aggiunge alla ciurma anche Massimo dando così forma a Flamingo Records, una delle realtà punk più attive in Italia e nel territorio ligure. Nell’ottobre del 2024 il fenicottero rosa si sposta in Via Luccoli 17r, in una location più grande e centrale che permette l’organizzazione di piccoli eventi e soprattutto di avere più spazio quindi più scelta musicale. Flamingo Records però non è un normale negozio di dischi, ma un polo culturale della città, dove la gente può entrare, scambiare informazioni sui concerti, parlare di musica, portare le proprie produzioni o ammirare gratuitamente la mostra di Fabrizio Barile esposta all’interno del negozio. Noi andiamo pazzi per questo progetto e per le persone che ne fanno parte, quindi siamo molto contenti di iniziare questa nuova rubrica ibrida in compagnia del fenicottero genovese!

Lasciamo spazio alla domande!

Radio Punk: Ciao Alberto, Ciao Maso! Ben ritornati nella nostra ‘zine! Raccontateci un po’: come nasce il negozio Flamingo Records e come mai il fenicottero come animale guida?

Flamingo Records: Il negozio è nato da Albe e Emi come negozio di abbigliamento e dischi solo punk, ovviamente abbiamo fatto la fame perché non ci sono abbastanza punk in città per sostenere una roba del genere, in più si trovava in una zona in cui solo i temerari si inoltravano. Qualche anno dopo abbiamo integrato Maso nella ciurma e abbiamo deciso di diventare un negozio di dischi a tutti gli effetti ma sempre incentrato sulla musica più molesta, dall’oi! ai droni, a suonatrici di organo norvegesi allo ska, solo roba che fa cagare ai più insomma. Il fenicottero ha la faccia da scemo, quindi lo amiamo. 

Radio Punk: Nel nuovo negozio sappiamo che avete allestito una mostra molto particolare, in cosa consiste? Avete in cantiere anche altri eventi o progetti per il negozio? 

Flamingo Records: Un nostro caro amico, Fabrizio Barile, è uno dei più grandi collezionisti di materiale sulla cultura punk in Italia.  Da anni organizza mostre per condividere perle rarissime (ha un’intera mostra pronta sul punk in Svizzera, per dire.) Con lui abbiamo pensato di allestire una mostra permanente in negozio e di variare il tema ogni tre mesi circa. La prima è stata su materiale firmato (dischi, foto promozionali, press kit). In questo momento scrivo davanti alle firme dei Ramones, Dead Kennedys, Blondie, Sham 69, giusto per citarne alcuni. L’idea è sempre quella di dare una scusa alle persone per venire in negozio anche solo per guardare la mostra e fare due chiacchiere. Sulla parete opposta invece abbiamo appena iniziato ad esporre le fantastiche serigrafie di Jessica Rassi aka JJ Farfante, che negli anni ha lavorato con band di altissimo livello come Mudhoney, Melvins, Boris, Yob e tanti altri. Le serigrafie sono acquistabili ma come detto prima, qui si può entrare senza l’ansia dell’acquisto anche solo per godere dell’aria che si respira in un negozio di dischi. In questi primi due mesi abbiamo fatto suonare svariati artisti in negozio, abbiamo presentato tre libri, non abbiamo voglia di fermarci, ogni idea è buona per aprire questo spazio alle persone. 

Radio Punk: Da luogo di aggregazione importantissimo per la città, vi va di consigliare altri posti underground/punk/diy di Genova in cui incontrare altra gentaglia malvestita e dai dubbi gusti musicali come noi?

Flamingo Records:  escludendo gli spazi occupati, non ci sono luoghi di aggregazione strettamente punk, ma locali come Fitz, Kowalski, Mescite e Neat sono importanti spazi di aggregazione serale dove vengono anche promossi eventi validissimi. Esistono poi tante associazioni che promuovono cultura sotto ogni forma come Disorder, Drama, Metrodora, Adescite e tanti altri. Spesso mi viene chiesto dai turisti dov’è un locale dove si beve ascoltando musica punk, beh non c’è, se qualcuno dei lettori volesse lanciare un business fallimentare…
Per i concerti vi direi, oltre a Zapata e Pinelli, Villa Rossi, Cinemino Ad Astra, Luzzati. A Genova manca un locale come il Raindogs di Savona, il top per quanto riguarda la programmazione musicale in Liguria.

Radio Punk: Sappiamo benissimo quanto non amiate il turismo selvaggio, tuttavia, se qualcunx del nostro giro passa a Genova, dove può trovare la miglior focaccia? Consigliateci cosa e dove mangiare e bere senza finire spennati. Infine, domanda culturale: cosa consigliate di andare a vedere nella vostra città o nei dintorni che non sia una turistata? 

Flamingo Records: In centro è un bel delirio trovare della focaccia decente, il turismo selvaggio ha abbassato la qualità, vi consiglio di prenderla in periferia. Per me la migliore focaccia di Genova è quella di Marinetta a Voltri, c’è chi non la pensa così ma sono persone senza senso del gusto.
Per me la cosa migliore da fare è una giornata a perdersi nei vicoli, mezza giornata in Villa Pallavicini a Pegli e se avanza tempo prendere una macchina, fare il passo del Faiallo e guardare il panorama dai monti.

Radio Punk: Negli ultimi anni hanno sgomberato diversi spazi sociali, tra cui il Buridda, Utopia, il TDN e lo Zapata che oltre a rivestire un importante ruolo politico e culturale, sono stati importanti per le sottoculture. Com’è cambiata la scena punk cittadina rispetto a qualche anno fa? Che cosa continua a resistere oggi? 

Flamingo Records: la musica underground a Genova ha sempre avuto nei centri sociali il suo spazio naturale. I recenti sviluppi politici ci hanno portato via la maggior parte dei luoghi di aggregazione, anche se Zapata e Pinelli resistono, sono tempi duri. Al riguardo vorrei dire che, nonostante io sia un negoziante e quindi in teoria più tutelato da una politica di destra (nella teoria, ovviamente è un’idea idiota), i centri sociali mi hanno sempre supportato molto di più di quanto mi sarei aspettato, capendo sin da subito quale fosse il mio progetto e quali fossero i miei ideali. D’altronde questa è una città piena di contraddizioni, sapevate che nel nostro porto arrivano migliaia di container di merce dalla Cina ma nelle zone del centro storico più chic non si possono vendere le cosiddette cineserie? 

Comunque la scena punk è in ottima salute nonostante tutto e ci sono tanti giovani ai concerti. 

Radio Punk: …E invece come Flamingo Records, vi sentite la responsabilità di trasmettere controcultura e aiutare il ricambio generazionale? E nella pratica come si può fare?

Flamingo Records: Io penso che la spinta verso una sottocultura sia qualcosa di personale che ognuno matura in solitaria. Diciamocelo chiaramente, il punk o il metallaro della classe sono degli stramboidi solitari, non c’era nessun punk nel mio quartiere, nessuno che ascoltasse la mia stessa musica, che volesse andare a un concerto, eppure ho sentito una spinta irrefrenabile verso questa cosa. Gli amici li ho trovati attraverso il punk crescendo ma ascolterei questa musica anche se fossi l’ultimo uomo sulla terra. Quindi no, non sento nessuna responsabilità né particolare desiderio di tramandare ai giovani; ho voglia di promuovere buona musica e un certo tipo di etica e se uno è interessato può avere 12 come 70 anni. Comunque, per farvi ridere, qualche giorno fa è entrato in negozio un nanerottolo pazzesco con cappello borsalino e scarpe lucide, mi ha chiesto dove fossero i 45 giri beat…era un Mod di 9 anni!

Radio Punk: Chiudiamo ringraziandovi e facendovi una domanda come se fossimo dei clienti del vostro negozio: ci consigliate qualche band di Genova da ascoltare assolutamente?

Flamingo Records: C’è l’imbarazzo della scelta e mi posso vantare del fatto che le band buone sono tutte sotto Flamingo records, quindi andate sul nostro bandcamp e avrete una panoramica del punk genovese. Vi consiglio per il futuro di segnarvi il nome Demo Dum, pischelli veramente avanti.

CONTATTI UTILI GENOVA:

Questo articolo è un episodio pilota della rubrica Punk Radar, per consigli, proposte di modifiche e aggiunte ai contatti utili non esitate a scriverci a info@radiopunk.it