Recensione: 40127 – Self Titled
Da San Donato al tuo stereo: il primo album dei 40127
Un piccolo quadrato di plastica che, però, ha tutto un altro valore se si tiene conto di quanti sacrifici e sforzi sono stati impiegati per realizzarlo: questo e molto altro è il primo cd della band bolognese 40127, prodotto dalle case discografiche Hellnation e Ansaldi. Oltre ad una grafica minimal molto accattivante, il booklet è ulteriormente impreziosito da alcuni interessanti scatti a cura di Luca Gieri.
Il lavoro è omonimo, 40127, come riconoscimento al quartiere popolare di San donato (di cui, appunto, il numero è il codice postale), in cui tutti i membri sono cresciuti e hanno potuto scoprire la loro passione per la musica e le verità di un quartiere difficile.
Musicalmente parlando, invece, di influenze se ne possono annoverare davvero tante: dal rock’n’roll, all’ oi!, passando dal punk rock più classico stile Ramones e dal grunge dei Nirvana; insomma, sicuramente un mix interessante, che distingue la band sia sul piano dei testi, molto legati a storie di quartiere e ai temi “working class”, ma mai banali o ripetitivi come nella maggior parte delle band oi!, ma soprattutto musicalmente, rendendo difficile la classificazione del progetto in un sottogenere preciso. Ottima anche la costruzione dell’album, in cui si alternano pezzi più carichi a tracce più lente e malinconiche, rendendo l’ascolto una vera altalena emotiva.
Elemento caratterizzante della band è sicuramente la voce, distinta da un cantato oserei dire quasi “delicato”, sicuramente diverso da quello a cui siamo abituati. Molto interessanti sono anche i giochi strumentali che si creano all’ interno delle tracce, grazie a dei riff di chitarra molto fantasiosi e a tratti quasi aggressivi, supportati da un basso virtuoso e una batteria molto precisa.
Secondo il mio gusto personale, degni di nota sono le tracce “Schiavo” e “Senza Te”, che vede la partecipazione di Max, cantante dei Diario di bordo, che innesca uno stimolante gioco di voci.
Insomma, questo album ce lo avete fatto sudare parecchio, ma alla fine è uscito… ed ha fatto il botto!
Recensione di Mik
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