Recensione: Fronte Della Spirale – s/t
Album di debutto dei Fronte della Spirale da Campobasso
I molisani Fronte della Spirale ci girano questo album di debutto, self titled e registrato al noto Hell Smell Studio di Roma, uscito proprio in questi giorni grazie a Mastice Produzioni. La band, già nota col nome di Disagiadattati e poi Polvere, si forma nel 2016 e ha all’attivo una demo e un’apparizione con la canzone “La Mia Città” pubblicata come Polvere per la compilation della fanzine “Esse Emme”. Quest’oggi, come già, detto affronteremo il loro primo album, contenente la bellezza di 11 tracce (le ultime due sono una specie di outro). Il disco è molto interessante, con un punk hc che mi ha ricordato molto gli Affluente di “Moltitudine Suina” e con liriche tipiche dell’hardcore che affronta, in maniera spesso introspettiva, temi come la voglia di libertà (vedi “Me Stesso”) e critiche alla società avanzate a volte in maniera semi-poetica, a volte in maniera leggermente più sloganistica. Un disco parecchio originale secondo il sottoscritto, perchè ha uno stile unico e, nonostante di base sia hardcore vecchia scuola, il basso e la batteria fanno di raro il compitino, ma anzi, propongono giri e ritmi di grande impatto. La chitarra poi, intreccia melodie talvolta inusuali – ma azzeccatissime – e accordi power con grande naturalezza. Voce assolutamente promossa, splendide le linee vocali e la proposta di cantato e cori fatti come si deve.
Non sceglierò un brano preferito perchè il disco è estremamente omogeneo e va ascoltato e riascoltato tutto d’un fiato! Bravissimi Fronte Della Spirale, che in una città sicuramente non semplice per la controcultura punk hardcore, hanno dimostrato di stare sul pezzo. Grandi!
Voto album: 7,5
Recensione di Tom