Recensione: Fukuoka – Spaccati di Vita Quotidiana
Dodici spaccati di vita quotidiana, l’esordio dei Fukuoka
Formatisi a Cuneo nel 2015, i Fukuoka esordiscono quest’anno con il loro primo full-length, ”Spaccati di Vita Quotidiana”.
Dodici tracce di sano hardcore che strizzano l’occhio tanto all’Italia degli anni ’80 quanto alla California degli anni ’90, con un pizzico di grunge in stile Seattle a completare il tutto.
Partendo dal titolo, non si può dire che non sia azzeccato. É infatti proprio di vita quotidiana che si parla nei testi, i quali ci accompagnano in un viaggio tra esperienze e disagi, tra rabbia e rassegnazione, senza però rinunciare all’attualità e alla critica sociale. Le parole, mai scontate e sempre dritte al punto, dipingono con notevole lucidità un quadro in cui risulta difficile non immedesimarsi.
Musicalmente il disco oscilla tra riff aggressivi e giri melodici, trovando un equilibrio che lo rende solido e mai stucchevole. Il sound è ben strutturato, assolutamente non scontato, e denota uno stile che ha già preso una direzione ben precisa, nonostante si tratti del primo disco della band.
Certo, la scuola piemontese si fa sentire, ma l’album non è privo di soluzioni originali e azzeccate.
Tutte le tracce sono immerse in un’atmosfera vagamente cupa, che rende il disco molto particolare all’ascolto e, a mio parere, ancora più figo.
È difficile trovare un pezzo che spicchi rispetto agli altri, anche se, dovendo sceglierne uno, tra tutti mi ha molto colpito ”Confini”, la quarta traccia del disco, per il sound e soprattutto per il testo, con quella frase finale che ancora mi riecheggia nella testa.
Da segnalare infine la collaborazione con Mariano degli Ape Unit, in ”Nero”, traccia numero tre.
Tirando le somme, si tratta di una bomba di disco, che ho apprezzato dalla prima all’ultima canzone e che sicuramente non farà storcere il naso né agli amanti dell’hardcore alla vecchia maniera né a chi invece predilige un sound più ”fresco” e melodico.
Come da tradizione insomma, le lande piemontesi continuano a regalarci gruppi di un certo spessore: ebbravi Fukuoka!
Voto: 8/10