Recensione: Il Freddo – Self Titled
Da Trento l’album d’esordio de Il Freddo
Power trio direttamente dalla landa di band come Grandine, Attrito (un abbraccio a Rupert e ai/alle compagni/compagni arrestati) e Congegno, ovvero Trento. Il Freddo ci presenta questo self titled composto di 10 tracce e prodotto da Teste Ribelli e registrato presso Officine Underground di Montebelluna(TV). Il loro è un hardcore gelido, tagliente come una lama affilata e di stampo nichilista. Difatti all’orecchio balzano subito le influenze di band come i Nerorgasmo e i Pisciosangue. Odio, rancore e visione schietta della vita e dell’esistenza trapelano da ogni testo, urlati con rabbia straziante e grande trasporto.
Musicalmente veloci, potenti e grezzi al punto giusto. Neanche a dirlo, c’è spazio per “Zombie” cover dei Pisciosangue oltre a vari intro presi da film (credo) che rendono il tutto più cupo, tenebroso e che, assieme ai riff acuminati e ad una sezione ritmica a dir poco martellante, creano una sensazione di vuoto.
La cosa più bella di questo disco, forse un po’ troppo nichilista e negativo per i miei gusti, è che alla fin fine è un bellissimo viaggio introspettivo accompagnato da punk hardcore di ottima fattura.
Se migliorano i suoni nei prossimi lavori, possiamo parlare di un gruppone a tutto tondo, per adesso bravi ragà, disco consigliatissimo agli amanti di quel filone accaccì un po’ tenebroso.
Voto: 7,5/10
Ascolta il disco qui:

