Recensione: LaTebra – Oltre L’ultimo Grido
LaTebra, Peroni e HC dalle strade di Trento
Il Trentino: terra di montagne, boschi e grandi gruppi hardcore (Ludd, Grandine, Attrito e Congegno per ricordarne alcuni): queste vallate stanno diventando una garanzia per il genere e “Oltre l’ultimo grido” conferma senza dubbio questo trend.
Fin dalla prima traccia il disco parte a tutta, come una secchiata d’acqua in faccia la mattina presto.
Sonorità che vanno oltre il classico (ma sempre apprezzato) ‘tupa-tupa’, basi strumentali solide, si sente che sono musicisti in gamba, con elementi thrash metal che non guastano nel contesto, anzi aggiungono varietà al disco: facile riconoscere le influenze musicali del gruppo, svelate da qualche citazione sparsa qua e là (tra le varie ho apprezzato un chiaro riferimento ad un noto mattacchione norvegese: “improvvisamente la vita ha un nuovo significato”).
In tutto ciò riescono pure ad inserirci degli intermezzi tranquilli, ad esempio in “Come una lapide”, arpeggi tetri che contribuiscono a creare un’atmosfera molto intrigante, qualche calibrato momento di pausa in questa tempesta hardcore.
Si trovano inoltre intro e intermezzi presi da diversi film o interviste, ottime introduzioni e integrazioni ai pezzi; testi che oscillano tra la più bella e violenta ignoranza: ad esempio “voglio solo far casino, voglio solo bere vino” in “Trento Violenta”o “le bionde colpiscono, le rosse rapiscono” in “Uccidi un democristiano”, e la politica di strada, con in mezzo qualche apprezzatissima dose di cupa poesia: “Cerchiamo un nemico da combattere / Da sempre il più maligno / e’ dentro il labirinto / Da sempre il più grottesco / e’ davanti allo specchio” in “Come una lapide”. Il tutto risulta in perfetto equilibrio, come ci si aspetta da chi “ha letto abbastanza libri per impugnare un coltello” (“Nella penombra bieca”).
Il disco è inoltre condito da 6 illustrazioni molto interessanti presenti nel booklet, non ci fanno mancare nulla ‘sti ragazzi.
Insomma: sto disco mi è piaciuto! Base musicale solida, tanta energia nei testi… Da ascoltare!
L’unico consiglio che mi sento di dare è di strutturare un po’ di più la voce: molto belle le urla, ma sono convinto che aumentando e impostando un minimo la potenza dell’urlato si possa ottenere un effetto sicuramente esplosivo, viste le premesse che il gruppo mostra. Grandi Latebra, continuate così!
Voto 8/10
Recensione a cura di Max