napoli violenta radio punk

Recensione: Napoli Violenta – Self Titled EP

Grindcore e grinta: l’EP d’esordio dei Napoli Violenta

Arriva nella mia casella di posta elettronica, pronto per la recensione, il nuovo e primo ep del quartetto incappucciato Napoli Violenta.
La copertina si presenta molto accattivante, e vede raggruppati, rigorosamente in bianco e nero, i grandi protagonisti del cinema poliziesco, di cui la band si definisce un “tributo grindcore”; il tutto in contrasto con uno sfondo aggressivamente giallo rappresentate il Vesuvio in eruzione. Ma più di tutti spicca, al centro della nube semi tossica del vulcano, il logo della band: giallo, frastagliato e decisamente old school grindcore. Insomma, un vinile  che, una volta capitato fra le mani, non può che ispirare grande curiosità.
Ma è quando viene poggiato sul giradischi (o, nel mio caso, quando si preme il tasto play) che la faccenda si fa davvero interessante: l’EP è saturo di suoni complessi. La costante, oltre ai testi rigorosamente in napoletano e alle citazioni cinematografiche disseminate qua e là, è una batteria martellante e precisa, che fa da base a giochi di chitarra molto intriganti. La prima track, che è poi quella che da il nome al disco, ci accoglie mettendo subito le cose in chiaro: tracce brevi ma potenti, caratterizzate da una voce in growl perfettamente inserita nella melodia complessiva, cosa, a mio parere, abbastanza rara nel genere.
I pezzi sono tutti degni di nota, ma ad aver occupato un posto nel mio cuore sono decisamente “I figli… So
piezz ‘e Grindcore” e “Goremorra”. Impeccabili anche le cover: l’immancabile “you suffer” dei Napalm Death, trasformata in “You lota” per l’occasione, e un’interessantissima “iron fist”, tributo ai Motorhead, che sancisce la fine dell’album.
Complimenti ragazzi, se questo è il debutto, non vedo l’ora di ascoltare il resto!

Voto 8.5/10

Recensione di Mik

Se sei interessato al vinile contattaci scrivendoci a info@radiopunk.it