Recensione: Sangue – Sangue

Alcuni di voi già sapranno della mia simpatia e ammirazione verso la Sardegna, terra incantevole ricca di paesaggi stupendi, persone di cuore, pietanze abbondanti, pecore, fenicotteri, e valide band. Ed è proprio di una di queste che tratterò oggi. Si chiamano Sangue, vengono da Olbia e hanno pubblicato da poco il loro primo lavoro omonimo: 8 tracce di puro hardcore intitolate con nomi di film conosciuti (idea carina, e dopo vi spiego anche il perché), della durata che va dai 30 secondi a quasi 2 minuti (com’è giusto che sia) che le contraddistingue ancora di più. La copertina è semplice, ma rispecchia pienamente l’atmosfera creata dall’album.
Il disco si apre con “Grano Rosso Sangue”, nonché primo singolo estratto dallo stesso: molto carico e potente, credo che con questo pezzo la band voglia fare una sorta di “piccola presentazione” di sé prima di procedere con “Shining”, dall’impronta ‘alla Skruigners’ (come un po’ tutto l’album) che mi garba tanto tanto tanto.
Segue poi “Pulp Fiction”, una delle mie preferite in assoluto: la ritmica cambia e il tempo rallenta, si vira verso un punk più “tranquillo” ma pimpante, una combinazione secondo me azzeccatissima che ti fa venir voglia di ascoltarla all’infinito. “Vi giuro che sono sincera”, per fare una mezza cit.
Con “Forrest Gump” si ritorna a uno stile più hardcore anni ’90 che accompagna un testo veramente ben scritto, nel quale sono sicura molti di noi si possano rispecchiare, me compresa. Di questo brano è stato fatto anche il video, molto figo, se non l’avete ancora visto dateci un’occhiata!
“X-Men” è la traccia più hardcore melodica del disco. Molto varia e avvolta da un tono malinconico, sfocia poi in un ritornello davvero catchy che ti rimane subito in mente. Bellissima!
La successiva “Basic Instinct” picchia di brutto: è infatti caratterizzata da uno stile decisamente potente e determinato che dà molta carica.
“Blade Runner” con il suo testo stupendo e una melodia “afflitta” (se si può dire) davvero unica, si piazza senza ombra di dubbio tra le mie preferite; scelta stilistica ottima e centrata in pieno. Complimenti!
Tutto ciò si conclude con “Un Giorno Di Ordinaria Follia”, la cui primissima frase mi ha fatto subito innamorare di questo brano; le parole che seguono sono intrise di cattiveria e violenza, ma che nel complesso diventano di grande impatto e si incastrano alla perfezione con la musica. La consiglio per i momenti di incazzatura, fa scaricare la tensione.
Detto ciò, io non sono un’esperta di cinematografia (ANZI), ma da quel poco che so, sono riuscita a trovare in ogni canzone dei riferimenti al relativo film, arricchiti poi con i pensieri della band. Devo dire un’idea geniale nonché originale che dà un punto in più al tutto. Essere artisti vuol dire anche questo.
Siete curiosi di sapere quali sono? Allora ascoltate questo fantastico disco, ve lo consiglio assolutissimamente!!

VOTO: 9 ½

Recensione di Chiara Piva