Recensione: Slang Poor Kids – No Borders No Nations

Dalla Lombardia con furore arrivano i Slang Poor Kids

 

Altro giro altro ascolto, e stavolta il buon Tommaso mi propone il secondo Ep degli Slang Poor Kids da Orzinuovi, “No Borders No Nations”. Nonostante i ragazzi vengano dalla Lombardia, il loro Street Punk / hardcore mi riporta con la mente alla California di band come Anti-Flag e The Unseen, fra ritmi tirati ma non eccessivamente frenetici e un cantato in bilico fra l’urlato e le melodie “sporche”.

Nei 4 pezzi dell’Ep i sing along si sprecano e chiaramente i testi non le mandano a dire ad una classe dirigente che non fa altro che reprimere chi prova ad alzare la testa (1984), mistificare la realtà attraverso i media (Everything is a lie) e creare guerre fra poveri con parole d’ordine come “razza” e “nazione”. Contro questo teatrino gli Slang Poor Kids, in linea con i valori punk, ci propongono un mondo senza barriere, proprio come recita il titolo dell’Ep!

Voto: 8/10

Recensione di Riccardo Santi